Creato da giulia19680 il 18/02/2007
LE PAROLE CHE USO OGNI GIORNO

immagine

 

immagineimmagine

 

Area personale

 

FACEBOOK

 
 

Ultime visite al Blog

marinovincenzo1958mariomancino.mmokalito_expresszannisslucinitomaspiancapaoloRobby.37strong_passionGO.RINGOV_I_N_C_E_N_Tadoro_il_kenyasanti1955anymalove69sara.cantoresaverio970
 
Citazioni nei Blog Amici: 9
 
PPC ROI
 

 

« VIVERE IN UN CARTOONMY LIFE »

Un sabato qualsiasi

Post n°5 pubblicato il 24 Marzo 2007 da giulia19680
Foto di giulia19680

Il bello sta nel fatto che non riesco più a godermi due giorni liberi, ne vogliamo parlare? mi sveglio alle 8 di sabato mattina e guardo la sveglia, ma la sveglia stamattina non c'è, che bello, si.
continuo a svegliarmi a intervalli regolari fino a che non mi arriva una secchiata di ansia fredda in testa. e allora cominciamo questa bella giornata di relax. devo riempirla di cose, questa giornata di relax, per non incontrare con lo sguardo gli ultimi libri, dell'ultimo esame, che mi chiamano impietosi dall'angolino più misero della scrivania. per non vedere sul desktop l'iconcina sorridente del programma di rendering che ancora non ho imparato ad usare. per non cedere alla tentazione di dare due retinate a quel file del piano di recupero che devo consegnare a lavoro. per non pensare a quando dovrò avere il coraggio di fare le valige e scappare da questo quarto mondo e salutare tutti quanti.
non mi resta che scegliere il solito film frequentato solo da cinquantenni, ma questa volta voglio strafare: in giapponese coi sottotitoli, nel cinema più radical chic del centro storico. tre ore di seconda guerra mondiale endovena e finalmente riesco a non pensare a nient'altro che non riguardi intestini spappolati e crani fracassati. aaaaaah.
se solo non fossi povera ed esistessero più cinema radicalchic, le mie preoccupazioni sarebbero finite.
del fatto che sono povera? probabilmente l'ultima volta che ho ricevuto un compenso dallo studio c'era ancora la lira. e siccome sono sadica e non è giusto che soffro da sola ho coinvolto in questo gioco allo sfinimento un amico dell'università. in realtà con l'unico scopo di usarlo come cane da presa quando avrò il coraggio di chiedere i soldi, adesso lo vedo seduto nel suo angolino buio dello studio a respirare nicotina e disegnare linee di intonaco ad libitum e mi sento un poco in colpa. ma penso a me e mi passa subito.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963