PASQUALETTI BLOG
NON PENSARE AL TUO PASSO.O A QUELLA FASTIDIOSA PIOGGERELLA.O AL FATTO CHE SIANO LE 2 DI NOTTE.NON PENSARE ALLA DESTINAZIONE CHE DEVI RAGGIUNGERE.O COME LA RAGGIUNDERAI.NON PENSARE A COME STAI E NEMMENO COME CORRI... RUN RUN RUNN !!!
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Post n°111 pubblicato il 12 Marzo 2012 da stefy.71
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Post n°110 pubblicato il 30 Novembre 2011 da stefy.71
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Post n°109 pubblicato il 19 Novembre 2011 da stefy.71
DOMENICA 27 NOVEMBRE 2011 IN OCCASIONE DELLA FESTA DELLA TOSCANA CERTALDO ORGANIZZA QUESTA CORSA PODISTICA COMPETITIVA SU STRADA DI KM 11,500 E UNA PASSEGGIATA LUDICO-MOTORIA NON COMPETITIVA DI CIRCA 6,100 KM
IL RITROVO ALLE ORE 7,30 PRESSO piazza della liberta a certaldo partenza alle ore 9,00 iscrizioni: 5,00 euro con premio di partecipazione 1,00 euro senza premio
per info palestra oasi tel.fax 0571,663410 |
Post n°108 pubblicato il 24 Giugno 2011 da stefy.71
Ciao a tutti coloro che misurano la distanza e la velocità delle proprie corse. E' circa un anno che sono un possessore di un cardiofrequenzimetro. I puristi sono contrarissimi ad utilizzare qualsiasi tecnologia, altri non ne farebbero a meno. Io faccio parte della seconda categoria. Esattamente ho un Suunto T3C (lo vedete anche dalla mia firma) con tanto di Foot POD. Dalle mie parti (Finlandia) o si compra Suunto o si compra Polar. Sono entrambe ditte finlandesi, e quassù essendo abbastanza protezionisti li trovate in tutti, ma proprio tutti i negozi di articoli sportivi, mentre l'altra marca che "oligopolizza" (se si può dire così) il mercato mondiale dei cardiofrequenzimetri, la Garmin, è praticamente assente! Solo via internet si può ordinare... Ma vengo al punto della mia domanda iniziale: Foot POD o GPS? Sì perché io l'anno scorso quando ho comprato il mio apparecchio l'ho preso subito con il Foot POD, mentre il GPS l'ho "abbandonato" a malincuore perché mi piace tutto ciò che è ricezione via satellite (è l'altro hobby che ho). Perché ci ho rinunciato? Perché mi sono informato. Ho letto tantissimo (è mia abitudine farlo prima di un acquisto importante) diversi siti, forum, blog, ecc specializzati e ho imparato che il Foot POD è più preciso di un GPS. Ovviamente se ben settato! Il GPS per sua natura non ha l'immediatezza è la precisione di un aggeggio che si trova a circa 1 metro dal polso. Se vogliamo ad esempio misurare la velocità in tempo reale mentre corriamo, con il GPS, dobbiamo pensare che il segnale arriva da un satellite posizionato a circa 20.000 km di distanza, giungerà al cronografo inevitabilmente con un certo ritardo. Per non parlare del margine d'errore della posizione. Lo so, si parla di pochi metri, ma accumulati su diversi km può trasformarsi in un gap notevole rispetto alla reale distanza percorsa. Il Foot POD, almeno quello della Suunto, rasenta la perfezione (ho detto rasenta!), infatti la sua precisione è pari al 98-99%. Ho la fortuna di vivere in un Paese dove lo sport viene praticato da quasi tutti e rispettato da tutti. Dunque andare in uno stadio d'atletica a settare il Foot POD è una cosa facile da fare, gratuito e soprattutto un piacere (allo stesso tempo si fa una sessione di allenamento). Voi, in Italia, sembra che praticamente usiate solo i Garmin, che sfruttano il GPS integrato (molto meglio che averlo separato come fanno i Suunto o i Polar). E sembra che vi troviate tutti benissimo. Devo ammettere che mi incuriosite! Di sicuro mi manca il GPS, perché vorrei avere anche il riscontro dei miei dati a livello "geografico", ovvero "dove sono stato a correre?". Sono un preciso, è mi piace collezionare tutti i dati delle mie corse e l'assenza dei percorsi su di una cartina tipo Google Earth o altro, ammetto che mi manca (in compenso nei miei dati salvati al computer riporto una descrizione del percorso svolto, ma non è immediato come un tracciato su delle strade). E' per questo che sto pensando ad un Garmin, ma mi spaventa la meno precisione del GPS e l'assenza di segnale che potrei avere perché qua le foreste non mancano di certo e quando corro potrei finire sotto gli alberi e perciò addio segnale GPS... Ho visto che anche la Garmin ha in dotazione come optional il Foot POD (tra l'altro esteticamente è identico a quello della Suunto...), e si potrebbe abbinare, e togliersi la curiosità di vedere chi tra il GPS o il Foot POD è più preciso! E poi ricordiamoci che comunque passare da un cardiofrequenzimetro all'altro non è così traumatico, per gli altri dati che vengono rilevati, quelli tipici e fondamentali dell'atleta (battito cardiaco, calorie, TE, EPOC, ecc...), infatti avvengono per mezzo di sofisticati software creati da una società finlandese (sempre loro!) chiamata Firstbit Athletic, che incredibilmente rifornitrice tutti e tre i grandi marchi! Non è dato sapere se allo stesso modo... ma credo proprio di sì. Dunque la differenza sta nell'hardware e negli "extra" come può essere il GPS. I dati ricavati dal Foot POD, non ne sono sicuro al 100%, ma quasi, vengono elaborati dal software della Firstbit Athletic... Ho scritto troppo! E' un mio difetto. Il fatto è che ho voglia di parlare di questo argomento con gente in gamba ed esperta come voi, e avevo bisogno di una buona premessa per stimolare il dibattito! Allora mi consigliate di passare alla concorrenza Garmin e abbandonare i fidati finnici? (Ah.. tra l'altro qua l'assistenza è straordinaria, ma gioco in casa , una volta si è rotta la fascia cardiofrequenzimetra e me l'hanno cambiata subito!). |
Post n°107 pubblicato il 06 Aprile 2011 da stefy.71
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Post n°106 pubblicato il 04 Aprile 2011 da stefy.71
Molti non lo fanno e dedicano troppo tempo alla corsa continua o , peggio, a quella lenta che sono indispensabili, ma non sufficienti per conseguire risultati apprezzabili. Un altro errore è non inserire la corsa media continua, vero anello di congiunzione tra le ripetute , i ritmi gara e la corsa lenta. La corsa media dovrà essere parte dell'allenamento, specie nei mesi di preparazione invernale. L'errore che fanno molti è quello di pensare che, con un semplice programma per i 10mila metri , si possa partecipare alle mezze maratone senza troppa fatica. Una buona preparazione per gare di 10 chilometri (in pista o su strada) è solo un buon punto di partenza. Occorrerà prolungare la durata temporale e aumentare il numero delle ripetizioni: ad esempio correre a ritmo di corsa media almeno per 50-60 minuti ed arrivare a compiere per 4-5 volte i 3000 metri al ritmo con il quale si correrebbe l'ora di corsa.
L'importanza del lungissimo per la maratona Per quanto riguarda la maratona, l'errore più classico è dato dall'insufficiente numero di chilometri percorsi in allenamento che spesso causa il ritiro alla prima esperienza sui 42,195 km. Per concludere la più classica delle gare in buone condizioni, è indispensabile allenarsi almeno 5 volte la settimana e soprattutto incrementare gradualmente il "lunghissimo" sino a percorrere 34 - 36 km chilometri a ritmo lento . Questo è il "pieno di chilometri" che può davvero garantire la tenuta in una competizione così lunga. Meglio farlo la domenica, o il giorno quando solitamente si ha più tempo libero a disposizione, mai prima o dopo una gara e non più di due volte al mese. L'ultima seduta di lunghissimo prima della maratona va programmata almeno 4 settimane prima. Un altro errore, ben più grave, è quello del principiante che dopo aver da poco scoperto la corsa, vorrebbe preparare la maratona in un mese. Per chi parte da zero ci vuole almeno un anno.
La Domenica non deve essere sempre giornata di gara Un altro errore nel quale si rischia di incorrere è quello di gareggiare tutte le domeniche che oltre a sprecare energie fisiche e psichiche porta ad un accumulo di stanchezza e non permette di rispettare il piano di allenamento. Occorre avere ben chiaro l'obiettivo attorno al quale far ruotare tutta la preparazione . |
Post n°105 pubblicato il 04 Aprile 2011 da stefy.71
L'allenamento di potenza aerobica è il più importante training per lo sviluppo delle capacità organiche di un atleta. In una sorta di ideale piramide fisiologica e di lavoro da costruire nel tempo sta a metà strada fra gli allenamenti a più basso regime della resistenza aerobica (la naturale base della piramide) e le sedute più intense di resistenza e potenza lattacida (il vertice della piramide stessa). Il concetto chiave di questo sviluppo sta nella formula: quanto più sono migliorato nella potenza aerobica, tanto più sarò in grado di effettuare intense sedute di resistenza lattacida con brevi tempi di recupero. Questa filosofia sta alla base del moderno mezzofondo veloce in cui i grandi protagonisti (5.000 e 10.000) sanno disimpegnarsi con discreto successo anche sui 1.500 e viceversa. CHE COS'E' La potenza aerobica è la capacità di un corridore di effettuare allenamenti a velocità così elevate da poter essere considerate in regime aerobico. Un allenamento in cui c'è equilibrio fra consumo e fabbisogno di ossigeno, quindi una situazione che permette di affrontare un'eventuale competizione nel migliore dei modi. MEDIA E VELOCE COME SI ALLENA FONDO MEDIO FONDO VELOCE FARTLEK DI POTENZA AEROBICA Vediamo alcuni esempi. POTENZA AEROBICA MEDIA E VELOCE E INTERVAL TRAINING IN SALITA POTENZA AEROBICA MEDIA O VELOCE + PROVE RIPETUTE MEDIE OPPURE SEDUTA DI RESISTENZA LATTACIDA |
Post n°104 pubblicato il 15 Dicembre 2010 da stefy.71
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Post n°103 pubblicato il 15 Dicembre 2010 da stefy.71
SCHEDA MANIFESTAZIONE 2^ Mezza Maratona di Empoli |
Post n°102 pubblicato il 28 Novembre 2010 da stefy.71
Eccoci giunti alla mia seconda gara competitiva tanto attesa. Un buon risultato oserei dire vista la giornata fredda e piovosa! 12.14 km girati in 53,11.5 minuti ecco i passaggi
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