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Lo Sport sta morendo

Post n°7 pubblicato il 04 Febbraio 2013 da dizetap
 

Sabato sera sono andato a vedere una partita di pallacanestro femminile di Serie A3, caso emblematico di sport cosiddetto minore. C'erano circa 150 spettatori non paganti, quasi la stessa cifra di persone che oggigiorno vanno a vedere le partite di calcio di 1a o 2a divisione (spesso sono tra 200 e 800 spettatori paganti) cioè la ex serie C, dove soldi ne girano molti di più. La società ospitante si regge su un presidente tuttofare e uno sponsor che ha dato tutto quello che aveva.

Domenica sera ero al palazzetto di Mestre a vedere una partita di pallacanestro machile di serie A1 con altri 3.400 spettatori paganti e a fine partita è stato bellissimo vedere i ragazzini e i bambini entrare in campo e occuparlo giocando gioiosamente. Sulle tribune tante famiglie, gente di tutte le età dai 4 ai 90 anni e anche molte donne. La società poggia su un mecenate come ce ne sono pochi di questi tempi

A prescindere dallo spettacolo offerto, a me personalmente piace il basket e la partita femminile è stata qualitativamente bella mentre quella maschile di un buon tasso agonistico, il problema è che lo sport sta collassando e non solo nelle serie minori e nemmeno il calcio riesce più a sopravvivere.

Spesso le società sportive professionistiche hanno vissuto gli ultimi ventanni, ben aldisopra delle loro possibilità economiche, pensando di cavalcare un'onda lunga di economia positiva.

La crisi degli ultimi cinque anni sta mietendo vittime e negli ultimi due campionati la morìa di società professionistiche e semiprofessionistiche nei campionati maschili e femminili di pallacanestro e pallavolo è mostruosa.

Questo anno le società stanno falendo anche in corso di campionato falsandone le regolarità stesse e imponendo cambi di regole per promozioni e retrocessioni, ma molte ancora sono quelle economicamente e finanziariamente in bilico.

Immaginate cosa accade con gli altri sport che hanno ancora meno visibilità mediatica perché il Grande Calcio onnivoro mangia tutti gli spazi. Calcio che comunque è in difficoltà e il fairplay finanziario incombe.

Una soluzione stava nei fondi distribuiti dal Coni, ma i recenti tagli della politica si sono abbattuti anche su questi e chi ne paga di più sono soprattutto i piccoli sport e le piccole società. Poi ci si lamenta se non ci sono talenti che crescano in Italia: per forza chi si metterebbe a praticare sport spendendo un mucchio di soldi per ripianare i buchi delle società sportive?

Così bambini e bambine che fanno sport attivamente sono sempre di meno e il sistema sta implodendo drammaticamente su sè stesso. Chiunque vinca queste dannate elezioni dovrà mettersi una mano sulla coscienza per affrontare questo problema, che è di natura sociale poiché facndo meno sport la gente cresce pigra e obesa, oltre alla formazione del carattere che è uno degli aspetti positivi del fare sport (sia di squadra che individuali con il raggiungimento di obiettivi e l'accettazione di sfide e la comprensione del significato delle sconfitte e delle vittorie).

Altri paesi investono molto più di noi sullo sport e i risultati si vedono, e ripeto non solo a livello di successi sportivi. Qualcuno aiuti lo sport, grazie.

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Commenti al Post:
robi97O
robi97O il 09/02/13 alle 00:40 via WEB
ciao, sono un allenatore di pallavolo e posso confermare quel che scrivi sulla crisi degli sport cosiddetti 'minori'. tuttavia non concordo al 100% con le motivazioni che te adduci: lo sport, in italia, ha sempre viaggiato sulle ali di finanziamenti 'illeciti' (sponsor che ricevevano fatture gonfiate ecc). la crisi attuale ne ha evidenziato di più proprio questo lato: le società sportive non possono più permettersi di gonfiare troppo le fatture e quindi anche chi avrebbe i soldi non trova più quel vecchio 'incentivo' a sponsorizzare sport di poca visibilità. e questo, a mio parere, è pure logico e dimostra solo quali fossero i 'veri' interessi precedenti la crisi finanziaria attuale. giocatori di volley (ma credo di poter dire anche di basket) che pretendono caché troppo onerosi per lo sport che fanno. e quel che è peggio ci sono presidenti che sono stati pronti a darglieli. questa cosa ha 'drogato' il mercato dello sport! ad un certo punto le federazioni (prima la FIP, poi la FIPAV... ora sarà la volta del rugby?), vedendo tutto ciò, hanno pensato che i loro sport minori potessero emulare il calcio nei ritorni economici, ma, come era logico, non è successo. per approfondire meglio circa quello che penso su questo mondo, ti invito a leggere il forum "per chi non ci sta" e il blog del mio sito: http://cambiopalla.jimdo.com/ un saluto
 
 
dizetap
dizetap il 09/02/13 alle 11:29 via WEB
Grazie di aver partecipato al mio blog con una opinione comunque condivisibile. Probabilmente la mia analisi era troppo superficiale. La cosa che mi lascia perplesso è che, anche a fronte di una ipotesi di sponsorizzazione con ritorno garantito (progetto per portare in Italia un atleta dotato di un notevole appeal mediatico) a cifre contenute, non riesco a trovare una medio-grande azienda italiana disposta a investire. Adducono tutte quante la motivazione che non è il periodo adatto. Comprendo che sia finito il periodo delle fatture gonfiate e rimborsate, ma in questo caso si tratterebbe di un progetto che garantisce pubblicità reale, eppure non è sufficiente. La cosa che mi rattrista di più è che anche società storiche sono sull'orlo del fallimento, per ultima la Juvecaserta di pallacanestro maschile A1. Ciao
 
   
robi97O
robi97O il 09/02/13 alle 23:26 via WEB
mi fa sempre piacere poter confrontarmi su argomenti seri :) . mi pare che stiamo cercando di analizzare lo stesso problema, ma da due punti di vista opposti tra loro: te ti chiedi come non possano esserci aziende pronte ad investire sulle squadre di serie A, mentre io mi chiedo come ci possa ancora essere interesse a sponsorizzare le squadre di provincia o le giovanili. è vero che parliamo di due sport (basket e volley) che sono molto diversi tra loro dal punto di vista 'appeal' (l'uno con maggioranza di iscritti maschili, l'altro femminili), ma entrambi mostrano gli stessi problemi. anche nella pallavolo, infatti, sono innumerevoli le società, persino di A1, che hanno chiuso i battenti o si sono autoridimensionate (sisley treviso, ecc), ma è anche vero che nell'ormai lontano 2000-01 la Piaggio Roma (appena nominata campione d'italia) non si iscrisse al campionato perché la PiaggioSpA ritirò la sponsorizzazione lasciando così un 'vuoto' da appena 1 miliardo di lire. purtroppo, ho idea che il calcio abbia inculcato l'idea che un giocatore di un qualsiasi sport, se arriva ai vertici, debba guadagnare tanto da doverlo far vivere di rendita. beati coloro che ci riescono, anche se non si rendono conto (o non vogliono farlo) che così stanno distruggendo proprio lo sport ('complici' delle società di scommesse). ma, personalmente, mi stupisco sempre di più delle federazioni e elle loro politiche
 
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Un blog di: dizetap
Data di creazione: 02/01/2013
 
 

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