IL PROFUMO DEL MARE Eravamo io e il gabbiano che, immobile guardava fisso chissà cosa...ma ora che ci penso..forse guardavamo la stessa cosa, cioè scrutavamo il mare. Lui bianco, statuario ...ma pure io...caspita, seduto li con le ginocchia all'altezza del mento eravamo incantati dal quel primitivo paesaggio. La brezza fresca mi accarezzava il viso, quasi mi infastidiva costringendomi ad alzare il colletto del leggero giubbino ...lui invece no, il vento smuoveva le sue piume e sicuramente arrivava a contatto con la pelle ma impassibile scrutava il suo mondo dove io ero solo una presenza abusiva. Quel vento continuava soffiarci addosso quasi dolcemente ma poi, quel pezzo di spettacolo si interrompeva allorquando ad invadere il territorio del pennuto interveniva un altro mio simile che passando di corsa inquietava il bianco guardiano e approfittando della tesa brezza coglieva un soffio sott’ala e dopo un primo battito planava liscio sino quasi a contatto del mare accarezzandolo per poi allontanarsi. E restavo da solo, ma non proprio, c’era la brezza che quasi, se sai ascoltare, ti sussurra nell’orecchio e ascolti cose che già sai, già vissute, come per ricordartele. Stai li e ascolti e guardi e pensi, pensi come se ipnotizzato…che spettacolo …e che profumo, si IL PROFUMO DEL MARE
Inviato da: peppe573
il 10/03/2015 alle 19:09
Inviato da: maremosso1958
il 20/03/2013 alle 14:15
Inviato da: peppe573
il 14/03/2011 alle 14:17
Inviato da: peppe573
il 14/03/2011 alle 14:16
Inviato da: dorothy194
il 12/03/2011 alle 10:35