La dottoressa BAK-515, esperta cibernetica, sistemò il circuito micronizzato sul supporto dell’analizzatore.
Aveva lavorato quasi due anni per metterlo a punto, accese il display battendo sulla tastiera una serie di dati ed osservando il risultato del suo lavoro sullo schermo.
Tutto andava perfettamente bene, nel limite delle possibilità analitiche del sistema di controllo.
Rimase ferma ad ammirare la sua opera, tutta la sua vita era racchiusa in quel chip di pochi millimetri di materiale solido. Si concesse una breve pausa dal lavoro, ormai con la sua invenzione i robot avrebbero acquisito tutte le caratteristiche dell’essere umano, anche essi sarebbero divenuti esseri dotati di sentimenti: la barriera tra uomo e robot era ormai abbattuta.
Doveva collaudare il frutto di un’intera vita, chiamò il suo servo-robot e quando questi le fu vicino, lo disattivò.
Continua su Pensieri dell'Anima
Inviato da: alirt
il 23/02/2013 alle 16:02
Inviato da: manuela1966
il 15/09/2012 alle 22:35
Inviato da: bellageometraBn
il 10/09/2012 alle 16:02
Inviato da: flylriv
il 09/09/2012 alle 22:31
Inviato da: flylriv
il 09/09/2012 alle 22:24