Area personale- Login
Cerca in questo BlogMenuUltimi commentiChi può scrivere sul blog
Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
|
Post n°30 pubblicato il 10 Febbraio 2009 da altromestesso
Ovviamente si potrebbe pensare che adesso la cosa migliore sia il silenzio o la preghiera. Ma siccome ogni cosa ha (o deve trovare) un senso, un significato possiamo darlo a questa triste vicenda. Quello di mettere dei paletti. di definire. di capire. in gioco ci sono due fra fra i concetti piu' alti dell'umano: la liberta' e la dignita' della vita. (come per l'inizio della vita, come per la fine della vita) C'e' chi ritiene che in nome della difesa della liberta' individuale si possa sacrificare la dignita' della vita. Il corollario e': spetta al singolo individuo decidere se una vita e' degna di essere vissuta (iniziata o terminata). C'e' chi ritiene che in nome della difesa della dignita' della vita si possa sacrificare la liberta'. Il corollario e': la vita e' sempre degna, la liberta' ha dei confini. E poi c'e' un altro problema forse quello fondamentale: secondo quale principio o regola un'opzione valoriale (che attiene in fondo al senso dell'esistenza) si puo' imporre all'altra? ma attenzione.. non bisogna commettere l'errore che che la prima opzione sia piu' "tollerante" della seconda "totalitaria"..(secondo un relativismo acritico tristemente di moda); faccio un esempio..se ritengo che la via di un mio caro non sia piu' degna (ma quando e quanto una vita non e' piu' degna? una tavola di valori che rimane inevitabilmente e terribilmente relativa) e lo sopprimo, con un colpo di fucile o non nutrendolo (commissione e omissione=idem), io commetto una vilolenza a lui (il soggetto debole da tutelare, al limite anche da se stesso) e a tutti quelli che assistono impotenti ad una ipotetica strage di indifesi. faccio un altro esempio: legalmente una persona incapace di provvedere a se' stessa e' come un bimbo. Se il bimbo non vuole mangiare la sua liberta' va rispettata e tutelata o i genitori che gli impongono il cibo sono totalitari? certo, sono totalitari. ma in nome di un bene piu' alto. e ancora: se il bimbo compie 18 anni e non vuole piu' mangiare che fate? ditemi che fate? vi rivolgete al Tribunale o al Presidente della Repubblica per rispettare la sua volonta' o per rispettare la sua vita? Diro' la mia ovviamente e credo con ragione. Il principio e' quello di maggioranza e non puo' essere che quello (non puo' essere quello degli illuminati, siano essi gli scienziati, i giudici della Cassazione o il Presidente della Repubblica. Spetta alla maggioranza decidere di scegliere. Si, si, no no. (l'ipocrisia tipica di Veltroni di chi ritiene che queste opzioni possano convivere e' fallace. Significa aderire alla prima opzione.) Qui c'era una maggioranza, ma gli illuminati (la Suprema Corte di Cassazione, il Presidente della Repubblica) hanno deciso il contrario. E per la prima (e spero ultima) volta una persona e' stata condannata a morte con tutti i timbri e le autorizzazioni del caso. Un trionfo della liberta'. una sconfitta della vita. una sconfitta per tutti.
https://blog.libero.it/PENSIERIOGGI/trackback.php?msg=6484873 I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio: Nessun Trackback Commenti al Post:
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero. |
Inviato da: luisasogna
il 14/10/2009 alle 17:13
Inviato da: altromestesso
il 11/02/2009 alle 15:06
Inviato da: nejoki
il 10/02/2009 alle 19:20
Inviato da: stellinacheguardiqua
il 06/02/2009 alle 21:45
Inviato da: asia601
il 23/12/2008 alle 16:32