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Post n°27 pubblicato il 02 Gennaio 2009 da altromestesso
Lampi di luce nella caligine. Il primo giorno di un nuovo anno mi ha portato l'assoluta meraviglia di un'esperienza struggente e vertiginosa. Come uno squarcio morale sul Bene e sul Male. la lettura del Libro di Cornac McCarthy (probabilmente nella grafia fonetica errata) di un impatto emozionale al limite del sostenibile. Lacrime purificatrici, mai cosi' abbandonate e inevitabili. Davanti a qualcosa che sta negli stretti paragggi della Verita'. In un mondo del futuro e senza futuro, la strada (il controcanto a Kerouac non poteva essere piu' amaro) verso il Sud (?la speranza) di un uomo e di un bambino, senza altri nomi che non il loro implacabile attaccamento al loro amore. alla Bonta'. Perche' loro sono i buoni, nonostante Tutto, e non si arrenderanno all'abominio della devastazione ("ce la caveremo papa? si, ce la caveremo. ok. Perche' noi portiamo il fuoco? vero papa? si', perche' noi portiamo il fuoco") Ancora una volta un vecchio di 73 anni americano parla direttamente al cuore. Sperando che questo fuoco acceso in un anno della postmodernita' guidi ancora ogni mia scelta. P.S. chi voglia leggerlo - e tutti dovrebbero farlo- NON legga il commento che riporto. Lo legga dopo averlo letto. "Nessuna lista di cose da fare. Ogni giornata sufficiente a se stessa. Ogni ora. Non c'è un dopo. Il dopo è già qui. Tutte le cose piene di grazia e bellezza che ci portiamo nel cuore hanno un'origine comune nel dolore. Nascono dal cordoglio e dalle ceneri. Ecco, sussurrò al bambino addormentato. Io ho te".
Post n°26 pubblicato il 09 Dicembre 2008 da altromestesso
A che giova all'uomo guadagnare il mondo intero se perde la propria anima? E cosa puo' mai offrire l'uomo in cambio della propria anima? P.S. I soliti raffinati e liberi pensatori potranno innalzare piu' di un ancelottiano sopracciglio dinanzi a espressioni ritenute metafisiche o fantastiche quale "anima" et similia.. ma credo che ognuno possa intimamente capire cosa si intende per anima..la propria feicita' di persona, la propria dignita'. E in ogni caso fare dei distinguo letterali non scalfisce per nulla la terribile domanda di senso che emana da un cosi' semplice e percio' radicale interrogativo.
Post n°25 pubblicato il 03 Dicembre 2008 da altromestesso
Qualsiasi delle seguenti considerazioni non ha alcun pregio rispetto a qualsiasi sequenza dell'ultimo Eastwood e meno ancora rispetto allo sguardo divertito Giovanneo sulle cose e sul resto. Due principi. L'Essere e il Divenire. nihil novi (Parmenide ed Eraclito).La Forma e la Sostanza. La Forma e' astrazione. tentativo di ricondurre ad ordine il magma del reale. Un approccio di Destra. Razionalismo. Trascendenza La Sostanza e' (?quale parola traduce il contrario di astrazione) concretezza. tentativo di inseguire l'in se' (il noumeno o il fenomeno?) della realta'. Empirismo. Immanenza. un approccio di Sinistra? Il primo e' movimento ascendente. Insegue l'assoluto e l'universale. Ha a che fare con la componente cerebrale, forse spirituale. Vuole sicurezza ed eternita'. Il secondo e' movimento discendente. Ricerca il particolare. Ha a che fare con la componente piu' fisica, sensibile, forse animalesca. Vuole autenticita' ed immediatezza. La componente umana partecipa di questi movimenti. La sintesi e' il cuore.
Post n°24 pubblicato il 10 Ottobre 2008 da altromestesso
Parafrasando Goya, una visione allucinata sulla catastrofe. Il dominio della mente, una signoria cerebrale che ormai nutre solo fantasmi. Spettri che soppiantano umanita'. Nell'economia, nella comunicazione, persino nell'amore alla realta' si va sostituendo un universo immaginifico costruito sul diabolico potere del cervello che si pretende libero dai volgari vincoli della materia. Oramai tutto e' linguaggio, suo malefico figlio unigenito. Ed io stesso adorante carnefice ne cado vittima in fuga tra i libri o peggio tra gli altrove telematici di solitudini condivise. Dove ogni cosa e' volonta' o rappresentazione. Non conta ormai la connotazione oggettiva di cosa sei (la geografia, la storia, il sangue, il luogo e le facce, la forma delle nuvole e l'odore dell'aria dove uno nasce e cresce) ma la proiezione di te, il tuo destino, la tua volonta' -vera arbitra di ogni cosa. Che cosa e' vita che cosa e' morte che cosa e' amore. Il testamento biologico (formule di raccappricciante ragionevolezza). Si dimenticano due cose: 1) la Verita' del Verbo presuppone e insieme pretende la sua Incarnazione (su un piano teorico generale) 2) la Pura saggezza degli infanti non ci richiede la Parola ma il calore di un corpo che li abbraccia (su un piano pratico particolare). Piu' si prescinde dai bisogni primari (la serenita' del cibo, del sonno, del lavoro manuale, di un bacio), piu' ci si innalza (?vera elevazione?) da essi, negli empirei inferni di un'economia di servizi, di artifici immateriali in cui il fatto non conta piu'. La strada contro la recessione sentimentale sessuale economica valoriale politica istituzionale? Rifiutare l'astrazione in nome di una concretezza pratica. Per cui quando iniziamo a sentire parlare questi soloni in termini di ---ita' (il suffisso dell'astrazione) conviene iniziare a dire: "ma togliti il tappo".
Post n°23 pubblicato il 18 Settembre 2008 da altromestesso
L'arte e' cio' che non ti aspetti da essa. cosi' pietr mondrian, o almeno cosi' riferisce un blog scorto furtivamente. L'artefice, colui che crea che plasma. quale immenso piacere, quale potere. Mio padre ha l'immensa forza di un artefice e soprattutto l'umilta' per dimostrarlo. Con il suo orto iperproduttivo, con le sue sculture lignee e la sterminata fucina di una bottega in brianza, con il suo entusiasmo innato verso qualunque cosa. e l'istinto del cacciatore che non teme il sangue e la carne. un entusiasmo iconoclasta e polemico, tipico del freigeist, con certe venature manichee, forse semplicistiche (ma la semplicita' e' una delle massime virtu') , ma sempre pronto al riconoscimento del talento e della bellezza. e dunque allo smascheramento violento e non mediato di quanto lo soffoca-pertanto ovviamente martirizzante agli occhi di sua moglie (che si ostina a definire belloccia con un amore commovente e autentico). Nonostante egli, come me, non sia insensibile al fascino femminile. "L'en peca' diventa' vech." -ma nei suoi 67 anni sprizza una gioventu' che io solo ora riesco a pensare di poter esprimere-. Pertanto io amo i suoi racconti, vacanzieri o venatori. perche ' non indagano la metereologia (acnhe se spesso divagano nella politica, cioe' nell'applicazione pratica del sistema delle idee) ma colgono il senso e trasmettono sensazioni- (il mimetico latrare dei cani all'inseguimento, il lampeggiare del sole sui riflessi di una bionda che passa il metro e ottanta, il lento degradare dell'esperienza in saggezza). Dichiaratemente adulatore e terribilmente esteta. E' cosi' sottile il confine con l'artificio. con il manierismo. Lui ne sta al di qua, salvato da un temperamento eccessivo e istintuale. io sono al di la' della linea rossa e citare borges (e le sue Finzioni) non mi redime. anzi. troppo cerebrale la mia adorazione del bello. troppo filtrata da parole -spesso non dette con voce fisica ma scritte-e fin troppo meditate. controllate. ovvio che vagheggio immagini, squarci di bellezza, epifanie divine. E' difficile trovare una parola che designi cio' che sta agli antipodi del nichilismo. Quella parola vorrei che mi definisse, con il suo vago perimetro. Perche' se c'e' una cosa che vorrei salvare e non sommergere e' la straordinaria significanza del tutto. ma non un tutto generico e indistinto. un universo di dettagli, magari rappresentato dal talento iconografico di christopher nolan. oppure un msn -con versi di Verlaine- mandato per il compleanno di un'amica (ma ovviamente sono ben consapevole che non esiste un'amicizia al femminile). Il varco e' qui?
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Inviato da: luisasogna
il 14/10/2009 alle 17:13
Inviato da: altromestesso
il 11/02/2009 alle 15:06
Inviato da: nejoki
il 10/02/2009 alle 19:20
Inviato da: stellinacheguardiqua
il 06/02/2009 alle 21:45
Inviato da: asia601
il 23/12/2008 alle 16:32