DEVO DIRE QUALCOSA

Post N° 2

Certi Giorni. Li guardi come un quadro abbozzato: senza cornice, tela stesa tra dentro e fuori. Solo un tratto leggero e indeciso nero-carboncino; segni veloci che riempiono e riempiono, senza senso o con un senso nascosto, ancora da trovare [ed io lo devo trovare].

Certi Giorni. Li amalgami ai pensieri: ne fai un uno radiante e non esiste linea demarcatrice che fa cominciare uno e finire l'altro. [certe volte la somma delle unità è più delle singole unità sommate ...]

Certi giorni. Te li senti addosso, che se per caso ti distrai un attimo sei già là, dove non sei. [ma invece sei ..]

Certi giorni. Piovono lenti, ti gocciolano dagli occhi, ti spremono quell'anima di ferro e fuoco; ma oggi il ferro fonde, è molle e non riesci a plasmarlo e farne l'armatura da guerriera. [la solita].

Certi Giorni. Da combattere: scudo e spada, a testa alta ... [che poi usi più lo scudo che la spada... e resta]

Ma Certi Giorni. Finestre spalancate, lenzuola stese ad asciugare, profumo di bello che solo ad essere lì [ è già tanto].
Erba profumata da accarezzare, sabbia calda setacciata con le dita, abbracci stretti, perfetti [inaspettati].

Chiudi un cerchio; ti fai un nido di vento. E' un passo stoppato. Una stilla di cosa non sai.
Respiri. Respiro. Respiro.

Certi giorni. E certi giorni.

A volte è favola.

Streghetta