Creato da OCCHIBLU07 il 02/09/2007

I Voli della Mente

i miei viaggi sopra i cieli grigi della banalità....

 

 

la vita e fatta a scale

Post n°485 pubblicato il 30 Novembre 2010 da OCCHIBLU07

I candidati alle primarie per il centrosinistra
si stanno allenando duramente per prepararsi all'evento.
In questi giorni si è svolta la gara a chi scalava per primo

il tetto della facoltà di architettura di Roma.
Ecco i risultati:
1° BERSANI
2° DI PIETRO
3° VENDOLA
Il popolo sovrano  attende con ansia la prossima perfomance
:-)))

 
 
 

un anno in più ...

Post n°484 pubblicato il 29 Novembre 2010 da OCCHIBLU07

 

è una nuova perla

infilata nella collana della

saggezza


(ha-iku)

 

 

 
 
 

scomporre e ricomporre ...

Post n°483 pubblicato il 22 Novembre 2010 da OCCHIBLU07

 

 

...rimane e rimarrà solo la sabbia e la pietra

come simboli di eternità e fugacità ....

 
 
 

VOTO ... di castità?

Post n°481 pubblicato il 07 Novembre 2010 da OCCHIBLU07

A me sembra che in troppi, presi da un'improvvisa ventata di puritanesimo,

finiscano per scambiare la figura del Presidente del Consiglio con quella del Papa.

Dimenticando che il primo ha fatto incetta di VOTI, senza promettere, a buona ragione

anche quelli di castità e povertà

 

 
 
 

RICORDI

Post n°480 pubblicato il 01 Novembre 2010 da OCCHIBLU07

Cos'è un ricordo....

nulla...

non puoi vederlo ne toccarlo

eppure 

è così grande

che non puoi distruggerlo ...

 
 
 

THE WAY WE WERE

Post n°479 pubblicato il 10 Ottobre 2010 da OCCHIBLU07

Le memorie fanno luce sugli angoli della mia mente,
sbiadite memorie con tenui colori di come eravamo

Immagini distrutte dei sorrisi che ci siamo lasciati dietro
sorrisi che abbiamo scambiato per come eravamo 

Può essere che fosse tutto così semplice allora 
o il tempo ha riscritto ogni cosa?
se avessimo l'occasione di rifare tutto ancora una volta
dimmi, vorremmo? potremmo? 

I ricordi possono essere belli adesso
e ciò che è troppo doloroso da ricordare
scegliamo semplicemente di dimenticare
così sono le risate che ricorderemo 
ogni volta che ricorderemo come eravamo 

Come eravamo... come eravamo ...

 
 
 

L'ALTIPIANO

Post n°476 pubblicato il 05 Ottobre 2010 da OCCHIBLU07

 


Qui dove la pietra
è ritratto del tempo

e lo spazio
è l'unico albero

e il suo fogliame: nubi
e i suoi frutti: astri.

E il vento:
solo vento.


.......


Aquí donde la piedra

es retrato del tiempo

y el espacio
el único árbol

y su follaje: nubes
y sus frutos: astros.

Y el viento:
sólo viento.


Eduardo Mitre  Bolivia, 1943)

 

 
 
 

IL VENTO

Post n°475 pubblicato il 02 Ottobre 2010 da OCCHIBLU07

 

"il vento spesso

è talmente forte che

insieme ai capelli

ti spettina i pensieri"

 
 
 

REGNA

Post n°474 pubblicato il 28 Settembre 2010 da OCCHIBLU07

Apri i mari.

Regna.

Il tempo è tuo.

Scegli solo i mezzie i compagni di viaggio.

Le ombre ci sono sempre.

Sempre i colombi di mattina che non ti lasciano dormire.

C'è sempre qualcosa che ti fa ritornare.

Le dimensioni.

Sono qui perché tu le accetti.

Perché tu te ne appropri.

E le domini.

I ricordi sono la consapevolezzache conservi a cucchiaini.

Il presente è ciò nella cui scodella ti riversi.

Quando a volte non ti appartieni,ù

ritorna.

Per ritrovarti.

Regna.

 
 
 

Riflessi

Post n°473 pubblicato il 01 Agosto 2010 da OCCHIBLU07

"Possiamo dare infinite interpretazioni

ad un riflesso confuso nell'acqua.

Ma l'immagine che dà origine a quel riflesso, è soltanto una".

 
 
 

In alto c’è ...

Post n°472 pubblicato il 20 Luglio 2010 da OCCHIBLU07

.... un pino distorto;
sta intento ed ascolta l’abisso
col fusto piegato a balestra.
 
Rifugio d’uccelli notturni,
nell’ora più alta risuona
d’un battere d’ali veloce.
 
Ha pure un suo nido il mio cuore
sospeso nel buio, una voce;
sta pure in ascolto, la notte.

.

.

Salvatore Quasimodo

 
 
 

el tunel

Post n°470 pubblicato il 19 Luglio 2010 da OCCHIBLU07

" arriba, a la izquierda, a través de una ventanita, se veía una escena pequeña

y remota: una playa solitaria y una mujer que miraba el mar."

Il romanzo comincia praticamente con la fine :

"Sono Juan Pablo Castel , il pittore che ha ucciso Maria Iribarne." 

 l'intera storia si basa sui ricordi,  ricordi intrecciati con tentativi di giustificazioni ...

E' la storia di un pittore, a sua volta narratore del romanzo, e assassino

della donna che ama, forse dell'unica donna che ha amato, della donna

più importante della sua vita: Maria Iribarne.
la metamorfosi del tunnel allude proprio alla solitudine di Casstel  e alla

solitudine di Maria. Col crescere della passione, Castel pensa che il tunnel

nel quale si sente rinchiuso possa, deviando, confluire con quello che ospita

la ragazza.

Ma via via che su Maria si addensano i suoi sospetti, più o meno

giustificati non importa, l'illusione frustrata di un contatto profondo si trasforma

in odio e sfocia nell'omicidio.

El Tunel  Ernesto Sabato

pubblicato nel 1948

 
 
 

Il Gioco del Mondo

Post n°469 pubblicato il 08 Luglio 2010 da OCCHIBLU07

per arrivare al Cielo

servono solo un sassolino e la punta di una scarpa

Rayuela - Julio Cortazar

 
 
 

Stare... essere

Post n°467 pubblicato il 20 Giugno 2010 da OCCHIBLU07

.

Sto dentro te
perché il tempo è finito.
Richiudi gli occhi;
forse scorgerai tutto
quel che l’assenza sfiora.

.

.

Estoy en ti
porque el tiempo es finito.
Cierras los ojos;
verás acaso todo
lo que mi ausencia toca.


 
 
 

Haiku

Post n°466 pubblicato il 18 Giugno 2010 da OCCHIBLU07

Resta per caso
la sete seducente
delle tue assenze.

.

.

Te queda acaso
la sed provocadora
de tus ausencias.

 
 
 

A volte ...

Post n°464 pubblicato il 16 Giugno 2010 da OCCHIBLU07

A volte mi sembrava di essere ad una distanza terribile dalla vita; di sentirne solo echi e riverberi lontani: filtrati e adattati, doppiati e interpretati da altri prima di arrivare fino a me

 
 
 

a memoria di mare ...

Post n°462 pubblicato il 06 Giugno 2010 da OCCHIBLU07

E andando lasciava la nave sul liscio dell’acqua
un nastro a ricciolo largo,
allucciolato d’oro,
ricolmo di liquide stelle
inghiottite dall’onda e sempre riaccese,
e spumiglie e fiocchi di mare
emblemi di specchi ritorti
sparenti e riapparsi poi sciolti
in barbagli, in scaglie di luce;

e lasciava, la nave
il lungo profilo del suo lento passare,
e del nostro, più incerto,
a memoria di mare scritta serrata, ma poi
appena stretta la cima alla bitta, la nave
viene solo richiesta di pronta consegna
del pesce pescato
ai camion del ghiaccio.




Donata Berra
A memoria di mare. Poesie

 
 
 

Libro di Qoelet - 3

Post n°461 pubblicato il 03 Giugno 2010 da OCCHIBLU07

           Il lavoro

Ho osservato la gente che lavora sodo
e che ha successo.
Ma ho capito che fa tutto
per invidia degli altri.
Anche questo è assurdo,
come andare a caccia di vento.
È stupido incrociare le braccia
e lasciarsi morire di fame.
Ma vale di più godersi un po' di riposo,
accontentandosi di poco,
che lavorare tanto per niente!
Ho scoperto un'altra assurdità.

Un uomo vive da solo,
senza nessuno, senza figli né fratelli.
Eppure lavora tutto il giorno
e non è mai contento di quello che ha.
Ma per chi lavora quest'uomo,
che rinunzia a ogni soddisfazione?

È proprio un brutto modo di vivere,
e non serve a niente

(dal libro di Qoelet  o Ecclesiaste 

IV Secolo A.C.)

parte terza

 
 
 

Libro di Qoelet - 2

Post n°460 pubblicato il 02 Giugno 2010 da OCCHIBLU07

Che cosa conta essere sapiente?

Ho tentato di fare un bilancio
di tutte le opere che avevo fatte
e della fatica che mi erano costate.
Ma ho concluso che tutto è vanità,
come inseguire il vento.
In questa vita sembra tutto inutile.
Anche il re che verrà dopo di me
non farà niente di nuovo
Poi mi son chiesto:
è meglio essere sapienti
oppure ignoranti e stolti?
Senz'altro la sapienza vale
più dell'ignoranza,
come la luce è più preziosa delle tenebre.
Il sapiente vede dove va,
lo stolto invece cammina nel buio.
Ma tutti e due fanno la stessa fine.
Anch'io morirò come muore lo stolto.
Ma allora, perché sono diventato sapiente?
Che cosa ci guadagno?
Tutto mi appare inutile.
La gente dimentica presto
tanto il saggio che lo stolto.
Con il passare degli anni
tutto è dimenticato.
E morirà tanto il sapiente che lo stolto.


Così ho cominciato a odiare la vita.
Tutto quel che si fa mi sembra male.
Tutto mi appare inutile

(dal libro di Qoelet  o Ecclesiaste 

IV Secolo A.C.)

parte seconda

 
 
 

Libro di Qoelet

Post n°459 pubblicato il 01 Giugno 2010 da OCCHIBLU07

L'uomo si affatica e tribola
per tutta una vita.
Ma che cosa ci guadagna?
Passa una generazione e ne viene un'altra;
ma il mondo resta sempre lo stesso.
Il sole sorge, il sole tramonta;
si alza e corre verso il luogo
da dove rispunterà di
nuovo.
Il vento soffia ora dal nord ora dal sud,
gira e rigira, va e ritorna di
nuovo.
Tutti i fiumi vanno nel mare,
ma il mare non è mai pieno.
E l'acqua continua a scorrere
dalle sorgenti dove nascono i fiumi.
Tutte le cose sono in continuo movimento,
non si finirebbe mai di
elencarle.
Eppure gli occhi non si stancano di
 vedere
né gli orecchi di
 ascoltare.
Tutto ciò che è già avvenuto
accadrà ancora;
tutto ciò che è successo in passato
succederà anche in futuro.
Non c'è niente di
nuovo sotto il sole.
Qualcuno forse dirà:
'Guarda, questo è nuovo!'.
Invece quella cosa esisteva già
molto tempo prima che noi nascessimo.
Nessuno si ricorda delle cose passate.
Anche quello che succede oggi
sarà presto dimenticato
da quelli che verranno.

Inutile cercar di  capire ....

(dal libro di Qoelet  o Ecclesiaste

IV Secolo A.C.)

parte prima

«¿  Qué es todo el penar y el afanarse del hombre bajo el sol ?

Nada, todo es una nada vacía y un hambre de viento  ».

 
 
 

.

 

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