PICCOLO INFINITO
"NOI STESSI SIAMO L'INFINITAMENTE PICCOLO E L'INFINITAMENTE GRANDE E LA VITA CHE LI UNISCE(GIBRAN)Vorrei parlare di tutto ciò che mi piace e che mi và sul momento....senza dare un limite o un' impronta precisa a questo blog....
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Post n°725 pubblicato il 02 Novembre 2010 da Io_piccolo_infinito
2 novembre: le tradizioni in Italia Un motivo ricorre nelle tradizioni popolari della festa dei morti: la credenza che in questo giorno i cari scomparsi tornino a farci visita sulla terra. Per questa ragione, i riti di commemorazione hanno assunto in tutta Italia significati e finalità simili: accogliere, confortare, placare le anime degli avi defunti. Se è vero che oggi il culto popolare commemora i defunti attraverso il suffragio e la preghiera, è vero anche che molte delle antiche usanze vivono ancora. Una suggestiva poesia del Pascoli, La tovaglia, rende in modo tenero e suggestivo la sensazione della presenza dei cari scomparsi in casa: "Entrano, ansimano muti: Stanno li sino a domani
In alcune zone della Lombardia, la notte tra l'1 e il 2 novembre si suole ancora mettere in cucina un vaso di acqua fresca perché i morti possano dissetarsi. In Friuli si lascia un lume acceso, un secchio d'acqua e un po' di pane. Nel Veneto, per scongiurare la tristezza, nel giorno dei morti gli amanti offrono alle promesse spose un sacchetto con dentro fave in pasta frolla colorata, i cosiddetti "Ossi da Morti". In Trentino le campane suonano per molte ore a chiamare le anime che si dice si radunino intorno alle case a spiare alle finestre. Per questo, anche qui, la tavola si lascia apparecchiata e il focolare resta acceso durante la notte. Anche in Piemonte e in Val D'Aosta le famiglie lasciano la tavola imbandita e si recano a far visita al cimitero. I valdostani credono che dimenticare questa abitudine significhi provocare tra le anime un fragoroso tzarivàri (baccano). Nelle campagne cremonesi ci si alza presto la mattina e si rassettano subito i letti affinché le anime dei cari possano trovarvi riposo. Si va poi per le case a raccogliere pane e farina con cui si confezionano i tipici dolci detti "ossa dei morti". In Liguria la tradizione vuole che il giorno dei morti si preparino i "bacilli" (fave secche) e i "balletti" (castagne bollite). Tanti anni fa, alla vigilia del giorno dedicato ai morti i bambini si recavano di casa in casa per ricevere il "ben dei morti" (fave, castagne e fichi secchi), poi dicevano le preghiere e i nonni raccontavano storie e leggende paurose. In Umbria si producono tipici dolcetti devozionali a forma di fave, detti "Stinchetti dei Morti", che si consumano da antichissimo tempo nella ricorrenza dei defunti quasi a voler mitigare il sentimento di tristezza e sostituire le carezze dei cari che non ci sono più. Sempre in Umbria si svolge ancora oggi la Fiera dei Morti, una sorta di rituale che simboleggia i cicli della vita. In Abruzzo, oltre all'usanza di lasciare il tavolo da pranzo apparecchiato, si lasciano dei lumini accesi alla finestra, tanti quante sono le anime care, e i bimbi si mandano a dormire con un cartoccio di fave dolci e confetti come simbolo di legame tra le generazioni passate e quelle presenti. A Roma la tradizione voleva che, il giorno dei morti, si consumasse il pasto accanto alla tomba di un parente per tenergli compagnia. Altra tradizione romana era una suggestiva cerimonia di suffragio per le anime che avevano trovato la morte nel Tevere. Al calar della sera si andava sulle sponde del fiume al lume delle torce e si celebrava il rito. In Sicilia il 2 novembre è una festa particolarmente gioiosa per i bambini. Infatti vien fatto loro credere che, se sono stati buoni e hanno pregato per le anime care, i morti torneranno a portar loro dei doni. Quando i fanciulli sono a dormire, i genitori preparano i tradizionali "pupi di zuccaro" (bambole di zucchero), con castagne, cioccolatini e monetine e li nascondono. Al mattino i bimbi iniziano la ricerca, convinti che durante la notte i morti siano usciti dalle tombe per portare i regali. In Sardegna la mattina del 2 novembre i ragazzi si recano per le piazze e di porta in porta per chiedere delle offerte e ricevono in dono pane fatto in casa, fichi secchi, fave, melagrane, mandorle, uva passa e dolci. La sera della vigilia anche qui si accendono i lumini e si lasciano la tavola apparecchiata e le credenze aperte. TORRONE MORBIDO DEI MORTI
Ingredienti:
- 300 g di cioccolato fondete per la copertura p.s. nei torroni al cioccolato o al gianduia potete sostituire la crema alba con la nutella. Sciogliete a bagnomaria il cioccolato fondente e versatene un po' in uno stampo da plumcake (potete utilizzare anche quelli in alluminio usa e getta) rivestite bene tutte le pareti dello stampo col cioccolato, aiutandovi magari con un pennello da cucina. Mettete lo stampo in frigo per qualche minuto in maniera che il cioccolato si solidifichi e ripetete l'operazione per altre 2 volte, in modo da ottenere un bello spessore (conservate un po' di cioccolato per ricoprire la parte superiore del torrone una volta finito).
Ora sciogliete a bagnomaria il cioccolato bianco, aggiungete la crema alba, la pasta di nocciole (io ne ho messi 100 g) e le nocciole intere, mescolate per amalgamare il tutto e versate nello stampo che avete rivestito col cioccolato fondente. Riponete in frigo per almeno 2 ore, dopodichè tirate fuori lo stampo e col restante cioccolato fondente ricoprite la parte superiore del torrone, che capovolgendolo diventerà la base del torrone.
Fonte Web. PAN DEI MORTI Ingredienti per circa 16 pezzi Preparazione Unite tutti i biscotti nella tazza di un mixer (1) e riduceteli in briciole finissime (2); mettete nel mixer anche le mandorle (3) e riducetele in polvere; tritate nel mixer i fichi secchi (4), mettete in ammollo l'uvetta (5) e quando è ammorbidita raggruppate tutti gli ingredienti ridotti in polvere in una ciotola piuttosto capiente, unendo anche lo zucchero, la farina, il lievito, la noce moscata, la cannella, il cacao (6) e gli albumi (7), a questo punto aggiungete anche l'uvetta precedentemente ammollata (nell'acqua o nel vino) e strizzata, quindi mescolate per bene tutti gli ingredienti (8) aggiungendo a poco a poco il vin santo; lavorate il composto fino ad amalgamarlo, poi trasferitelo su di una spianatoia leggermente infarinata e lavoratelo fino ad ottenere un impasto omogeneo e abbastanza consistente (9). Dividete quindi il composto in panetti da 90-100 gr l'uno (10) e modellate i vari pezzi in modo da conferirgli una forma piuttosto bassa (1 cm) e affusolata della lunghezza di circa 12 -15 cm e larghezza di 5-6 cm. ¡ Consiglio Se volete ulteriormente arricchire la ricetta del pan dei morti, potete aggiungere 120 g di scorza di arancia o di cedro candito che troverete facilmente nei supermercati.Il pan dei morti è ottimo da servire a fine pranzo o cena per la ricorrenza dei morti l'1 novembre; accompagnate il dolce con del vin santo. ¡ Curiosità Sapevate che non soltanto in Italia si festeggia la ricorrenza dei defunti preparando in pan dei morti? in Toscana, le ricorrenze dei morti e dei santi sono molto sentite e per questo motivo la produzione di questo dolce è molto intensa e di grande tradizione, tanto che si può affermare che il pan dei morti, sia diventato anche un dolce tipico toscano. Fonte Web. Vi ho suggerito qualcosa da fare ?.... personalmente oggi per non perdere il "vizio" devo studiare..... stasera niente festa per noi, si torna a scuola!!! CIAO |
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