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La cultura
Post n°58 pubblicato il 06 Marzo 2011 da eli.eli1970
Non posso fare la gnorri e sorvolare sull'argomento. Sarà anche possibile che mi sbagli, ci mancherebbe e tra l'altro sbagliare è una delle attività che mi riesce meglio. Però queste enciclopedie per bambini del corpo umano con allegato lo scheletro da montare pezzo a pezzo lo trovo un pò inquietante. Con il primo numero un teschio in omaggio e con il secondo (prenotalo subito) emisfero sinistro più calotta del cranio. Siamo proprio sicuri che i bambini non vedano l'ora di piazzarsi uno scheletro di un metro e dieci ai piedi del letto? Siamo veramente certi che svegliandosi di colpo in piena notte non gli prenda uno spago da lasciarli secchi? Io da bambina sarei morta di fifa. Ma io non faccio testo. Chissà se sono previsti anche dei bulbi oculari fosforescenti, così, per dare quel tocco di macabro in più che non guasta. Mi consolo pensando che tanto la maggior parte si comprerà solo il primo numero, come sempre. Centinaia di miglialia di piccoli teschi, per anni, nelle case. Tutti piccoli Amleti che andranno in giro per i corridoi e su e giù per i tinelli a declamare "Essere o non essere...."Mah. Certo che le case editrici valle a capire. Per dirne un'altra, la questione dei libri di testo. Io vorrei sapere una cosa. Come è mai possibile che tutti gli anni quando inizia la scuola si ordinano i libri di testo e i libri di testo non ci sono mai. Ma io mi chiedo. Ma le case editrici dei libri scolastici non lo sanno che a settembre inizia la scuola? Non è una novità di quest'anno. E' dall'Ottocento che le scuole iniziano in autunno. Non a primavera quando sbocciano le primule o in estate durante la raccolta del fieno. A settembre. Fine. Ma stampateli prima sti libri. Aspettate fino all'ultimo per essere sulla notizia? Capisco. Ma dipende dalla notizia. Per dire. Napoleone è morto. Ve lo dico io. Potete pubblicarlo tranquillamente. Non c'è rischio che esca dal coma. Il volume della sfera è sempre quello. I volumi delle sfere non sono cambiati tranne quelli delle sfere dei genitori che nella questua alla cartoleria alla ricerca del libro scolastico hanno assunto proporzioni preoccupanti. Senza contare la quantità di testi. Tre di scienze, due di storia e ben cinque di italiano. Grammatica uno, grammatica due, letteratura, epica, antologia. I bambini vanno a scuola con degli zaini pesanti come quello di Messner. E poi il flauto, la chitarra, la cartellina di artistica larga come un pianerottolo, il tubone dei disegni della misura di quelli dell'acquedotto, la tuta da ginnastica e le scarpe da basket, l'accapatoio per il nuoto, la merenda, il pranzo da scaldare e magari anche una borraccia e una rivoltella per tenere alla larga i coyote. Certo che poi arrivano a scuola e non capiscono una mazza, perchè sono delle gerle di acido lattico. L'unico vantaggio è che abbiamo studenti somari che però a otto anni hanno spalle di ferro e culi di marmo e son pronti a un futuro di atleti olimpici. |
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