Se c'è una cosa che non sopporto è l'ipocondria del maschio. Mi irrita mi fa friggere dal nervoso. Non si capisce come mai ma quando gli uomini stanno male, stanno male sempre un pò più di noi. Non so se c'avete fatto caso. I maschi hanno la solidità psicologica di un crème caramel. Senza contare che le loro malattie non sono mai comuni. Sono sempre delle sindrome ignote e terrificanti. Com'è come non è sono sempre in fin di vita, li lì per esalare l'ultimo respiro. Ci sono uomini che prima di farsi operare di emorroidi fanno testamento. Voi non avete il mal di schiena, no a voi si è direttamente disintegrata una vertebra. "Ho starnutito tre volte di fila... questa cosa gialla che c'è nel fazzoletto.. potrebbe essere cervello?" "No amore mio grandissimo. Quel poco che avevi di materia grigia ti deve essere evaporata molto tempo fa nel bagno turco". "Ho tutto il braccio sinistro che mi formicola... temo che mi stia venendo un infarto" Voi dall'ansia diventate verdi come un avocado, cercate di fargli il massaggio cardiaco come fanno in tivù, a calci nello sterno, e lui dopo un bel pò scende dal pero e fa: "No, aspetta... Sarà perchè ho scartavetrato tutto il pomeriggio lo sgabuzzino e son mancino?". Capite?. Voi siete ancora li con la tachicardia, avete perso sei anni di vita, siete più di là che di qua e lui si è già ripreso e canta come Arisa: "Sincerità...è un elemento imprescindibile..". Senza le volte che dobbiamo consolarvi quando andate in palestra. Succede questo: il maschio va in palestra, fa la doccia e scatta il confronto. A qualsiasi età. Lui ce l'ha così io ce l'ho cosà. Ma io non ho capito a noi donne non succede. Non è che quando andiamo in palestra ci mettiamo a guardare come le abbiamo. Chi se ne importa. Al limite, buttiamo un occhio alle tette, per capire come mai una prima aveva due smarties e dopo due mesi due rocce mesopotamiche. Per noi è un oggetto d'uso. Ci basta che funzioni bene e fine. Per i maschi invece no, è come l'automobile, l'orologio, il cellulare, uno status symbol da confrontare con quello degli altri per sentirsi fighi.