POETARE

Intimità

Intimità

Stringato il pensiero si  dimena
nell'avvolger di baci
ogni desiderio di pelle.

Frid@

Bimba

Bimba

Sei giunta un giorno
bocciolo di fine estate
arricciando raggi di sole
in spire di tempo.

Interminabile viaggio
abbottonando il cielo
nei tuoi occhi
fessure di baci e parole.

Ombelicale il cordone
mai reciso
d'appartenenza amniotica
il navigare luminescente.

Velate le tue ali
impaginate di sogni
riflessi nei miei.

Frid@

Sulla battigia

Sulla battigia

Schiudo il sipario
di un cielo mesto
che sibila il nome tuo
incagliandolo
nelle scogliere del ricordo.

Sbiaditi i contorni
si dissolvono
nel grigiore malinconico
d'appannate ombre
stemperando i miei soli passi
sulla battigia di un prato in fiore.

Frid@

Dolente rimpianto

Dolente rimpianto

Dolente il rimpianto
s'annida silente
nelle ragnatele dell'anima.

Delusa,mi specchio nei tuoi occhi
schegge di vetro confuse
nel mosaico che mi circonda.

 [ L'amicizia è valore assoluto,intaccarla è pericoloso,la superficialità delle parole,mi sgomenta ]

Frid@

A presto

Mi assenterò qualche giorno,

finalmente le mie vacanze stanno per iniziare.

Buon rientro a voi tutti,

anime celestiali,

il mare, il sole,la sabbia,

reclamano il mio nome.

Buon viaggio della vita!!!!

Frid@

Gocce d'amore

Gocce d'amore

Sollevo un angolo di mare,
nell'avvolgermi d'onde setose.

Perlaceo il mio volto si rifrange
in cristalli di sale,
brucianti gocce d'amore.

Frid@

Il cuore

Il cuore è specchio sfaccettato,

ad ogni riflesso

la visione muta

in caleidoscopiche emozioni

Frid@

Chi sono

Chi sono

Chi sono io,
spersa nei meandri
della mia anima
a scovar risposte
nell’eterno dilemma
che attanaglia
luci d’umanità.

Un fascio di rose
di pungenti spine
servienti liquida linfa.

Una carezza di vento
spugna imbevuta
di solitarie lacrime.

Un rivolo di sudore
d’afflato perduto
nel passato disciolto.

Un velato sorriso
di compiaciuti assensi
nell’oscurità notturna.

Un grammo di terra
calpestato e rinato
di germogli in fiore.

Stemperati i pensieri
si mescolano
all’immensità
di un creato
che m’inghiotte.

Frid@

Ingannevole luna

Ingannevole luna

Specchiati
nell’oblio della solitudine
luna ingannevole
rimirando te stessa
attraverso i miei occhi.

Tra fauci di menzogna
hai sfregiato l’aurora
prosciugando l’oceano
di lacrime asprigne.

Infame la tua bocca
ha sporcato la nitidezza del cielo,
d’oleosi rigurgiti di verità.
Un ghigno sul cereo volto
t’ha macchiato d’adulterio,
peccatrice tu
dissolviti dallo sguardo.

Or lasciami sola
rinchiusa in me
nel dolore malconcio
di una complice notte
ladra d’amore.

Frid@

Singhiozza il cielo

Singhiozza il cielo

Singhiozza il cielo stanotte
nella cupidigia
di una luna dispregiante,
complice del mio affanno in cerca di te.

E percorro i ricordi
pellicole in bianco e nero,
strappate a un sogno lontano,
radiografie nell'eclissato ieri
che ci ha vissuto insieme.

Il nulla inghiotte le mie pene,
morendomi accanto
mano nella mano
nel lapidario silenzio
che ci ha avvolti.

Frid@

Mio Poeta

Mio Poeta

Una trapunta di stelle
ricopre le tue spalle,
sotto coltri di silenzio
rosai di speme sgrani,
mio poeta,
con corolle di parole t'offri
fra dune del cuore
e orme lucenti dell'anima.

Le dita tue,grammi di fantasia
intagliano in origami da sciogliere,
il chiarore d' una pallida luna
alona le gote
nel plauso che cela il sipario.

Frid@

Piange la terra

Piange la terra

Piange la terra
di lacrime amare,
retrogusto passivo
d'inquinante beltà.

Luoghi affamati
arsi al suolo,
da braceri appicciati
per sadismo incolto.

Acquitrini di mare
brulicano fievoli respiri,
ormai persi
nel buio dell'umanità.

Frid@

Tu notte

Tu Notte

Tu notte che hai tamponato
le mie lacrime confuse
sul ciglio di un cuore stremato d’amore.

Tu notte che hai confidato in silenzio
ogni peccato reflusso di dolore
accarezzando lieve i miei lamenti.

Tu notte seduta accanto
spalla su cui bagnare il tormento
d’esser sola a sfogliare i giorni.

Tu notte velata  di cielo
d’oscura nostalgia
abbottonata ad un greve sospiro
intagli il desiderio
di frammenti d’eternità.

Posa la tua mano
sul mio capo chino
sussurrandomi speranza
di un nuovo avvenire.

Frid@

La solitudine è spina nel cuore,il tempo abitua anche al dolore

Uscio d'aurora

Uscio d'aurora

Vita imperfetta
t'adombri d'oscure realtà
falciando fili d'erba
nel calpestar i giorni
che scorrono lievi,
levigati gli angoli
umettati di speme
leniscono vocii d'addio.

Uscio d'aurora
t'apri oltre la vita
rischiarando il cammino
dipinto d'oceani di stelle.

Frid@

Amico vento

Viscere

Viscere

Nelle viscere tu,
fluido anelito
di promontori perduti.

Scorri inquieto
nel silenzio che ovatta
cauterizzando
 gocce di dolore.

T’odo nel frustarmi
padrone
d’ogni orgasmico spasmo
devoto a te.

Cingimi dei tuoi baci
lingue incandescenti
educande perle
d'osceni e riservati
pensieri.

Frid@

Mute poesie [ la voce del cuore ]

Smarrita la via - Renga

Smarrita la via

Pupille sfatte
dilaniate dall'ombra
meta perduta.

Inerme l'alma
conpempla lo scorrere
d'un greve giorno.

Smarrita la via
ingesso il mio domani
di sogni e amore.

Frid@

Comparsa [ mai sarà ]

Comparsa

Vestito d'abiti logori
sprezzanti il tempo
che ha masticato i tuoi anni
calpesti la scena
godendo del fascio di luce
che per un istante
ti ha dato vita.

Comparsa
celata nel muto volto
spolverato di malinconia
sollevi un applauso
nell'ombra scucita di dolore
attraverso i giorni
petali di ricordi
soffiati via.

Frid@

Nel copione della vita, i ruoli si alternano,nel vorticoso andirivieni d'anime in pena.

Pugno chiuso verso il cielo

Pugno chiuso verso il cielo

Ho udito la voce
di passi lontani
spersi in recondite valli,
l'ombra divorante
che allungava la sua mano...
pugno chiuso verso il cielo.

Scalza su spine e rovi,
avvolta nel dolore,
in silenzio ho giunto
il pensiero all'anima
inanellando specchi di luce:
giovane alba riflessa
di nuovi giorni da poter sognare.

Frid@

L'anima è un labirinto di spine  che puntellano solitarie,  lacrimando sofferenza a singhiozzi. Nel morire del sole ogni contorno sfuma
deragliando in vicoli ciechi ove l'uscita e la salvezza appaiono smarrite:
perdersi per ritrovarsi, talvolta accade.