LA DOLCE VITA
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SETE DI TE M'INCALZA...PABLO NERUDA
Sete di te m'incalza nelle notti affamate.
Tremula mano rossa che si leva fino alla tua vita.
Ebbra di sete, pazza di sete, sete di selva riarsa.
Sete di metallo ardente, sete di radici avide.
Verso dove, nelle sere in cui i tuoi occhi non vadano
in viaggio verso i miei occhi, attendendoti allora.
Sei piena di tutte le ombre che mi spiano.
Mi segui come gli astri seguono la notte.
Mia madre mi partorì pieno di domande sottili.
Tu a tutte rispondi. Sei piena di voci.
Ancora bianca che cadi sul mare che attraversiamo.
Solco per il torbido seme del mio nome.
Esista una terra mia che non copra la tua orma.
Senza i tuoi occhi erranti, nella notte, verso dove.
Per questo sei la sete e ciò che deve saziarla.
Come poter non amarti se per questo devo amarti.
Se questo è il legame come poterlo tagliare, come.
Come, se persino le mie ossa hanno sete delle tue ossa.
Sete di te, sete di te, ghirlanda arroce e dolce.
Sete di te, che nelle notti mi morde come un cane.
Gli occhi hanno sete, perchè esistono i tuoi occhi.
La bocca ha sete, perchè esistono i tuoi baci.
L'anima è accesa di queste braccia che ti amano.
Il corpo, incendio vivo che brucerà il tuo corpo.
Di sete. Sete infinita. Sete che cerca la tua sete.
E in essa si distrugge come l'acqua nel fuoco
« piedi danzanti | madre » |
Post n°23 pubblicato il 03 Giugno 2010 da drusillamartatepes
C'era una volta una casina diroccata,in rovina....il giardino intorno era pieno di erbacce,di spine e rovi...la gente quando passava accanto si scostava dall'altro lato della strada per paura che dal tetto cadessero tegole,che dalla casa uscissero bestiacce velenose...nessuno aveva il coraggio di metterci le mani,tanto meno entrarci,tant'era lugubre quella casa...covo di demoni e mostri...metteva paura pure a se stessa...quella povera casina a volte triste e delusa,a volte incattivita dalla malvagità delle persone e preda dei suoi mostri e dei demoni che possedevano quella casa,si auto abbatteva ogni giorno di più...un giorno passò di li una fanciulla dal cuore d'oro,che fiduciosa decise di porre le mani sulla casa e di tentare la ristrutturazione...si fece aiutare da un esperto aiutante,ed in poco tempo fecero di quella casa diroccata una splendida casina colorata...svuotarono la casina da mostri e demoni...ripulirono il giardino decorandolo di rare piante e fiori..divenne così bella,o almeno ciò che diceva la gente,che nemmeno lei si riconosceva più...all'interno della casa posero due colonne portanti di marmo prezioso sulle quali la casina volle far incidere le iniziali dei nomi dei suoi salvatori..su una era incisa una A,sull'altra una M...quando la gente chiedeva chi in così poco tempo aveva fatto risorgere una rovina dalla cenere,lei rispose:"due angeli,divenuti parte della mia anima,che m'hanno salvato la vita"..e indicò loro le due colonne..."se mancasse anche solo una di quelle colonne cadrei in rovina di nuovo,e non potrei più risorgere,troppo il mio amore per loro"...da quel giorno si pentirono amaramente di non aver avuto lo stesso coraggio nel portare ad antichi splendori quella casa...parte di quella casa,parte di quell'anima...questo è ciò che sono le colonne...un equilibrio fragile ma stabile che non deve venire a mancare...a ciascun lettore,a te mio amore,la morale..
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