LA DOLCE VITA
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SETE DI TE M'INCALZA...PABLO NERUDA
Sete di te m'incalza nelle notti affamate.
Tremula mano rossa che si leva fino alla tua vita.
Ebbra di sete, pazza di sete, sete di selva riarsa.
Sete di metallo ardente, sete di radici avide.
Verso dove, nelle sere in cui i tuoi occhi non vadano
in viaggio verso i miei occhi, attendendoti allora.
Sei piena di tutte le ombre che mi spiano.
Mi segui come gli astri seguono la notte.
Mia madre mi partorì pieno di domande sottili.
Tu a tutte rispondi. Sei piena di voci.
Ancora bianca che cadi sul mare che attraversiamo.
Solco per il torbido seme del mio nome.
Esista una terra mia che non copra la tua orma.
Senza i tuoi occhi erranti, nella notte, verso dove.
Per questo sei la sete e ciò che deve saziarla.
Come poter non amarti se per questo devo amarti.
Se questo è il legame come poterlo tagliare, come.
Come, se persino le mie ossa hanno sete delle tue ossa.
Sete di te, sete di te, ghirlanda arroce e dolce.
Sete di te, che nelle notti mi morde come un cane.
Gli occhi hanno sete, perchè esistono i tuoi occhi.
La bocca ha sete, perchè esistono i tuoi baci.
L'anima è accesa di queste braccia che ti amano.
Il corpo, incendio vivo che brucerà il tuo corpo.
Di sete. Sete infinita. Sete che cerca la tua sete.
E in essa si distrugge come l'acqua nel fuoco
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Post n°82 pubblicato il 11 Marzo 2011 da drusillamartatepes
sono una donna, della peggior specie... santa mai son stata... buona un tempo, cattiva ora, che la vita m'ha cambiato... strega e vampira, pessimo soggetto... anima nera, cuore gelido e scuro... rosso il colore che amo, come il sangue di chi mi teme... sete di nettare mortale, questo è il mio nutrimento... bella d'aspetto, non farti ingannare... occhi di brace, bruciano gli sguardi, che incontro... freddo glaciale, se la mia pelle tocchi... l'amor più nn conosco, me l'hanno rubato... la vita, se vita è, è discapito dei poveri mortali, che incontrano il mio cammino... anche la tua anima, mia sarà, appena i miei occhi, si poseranno su di te... creatura eterna, dannata, malvagia, ciò che sono, è ciò che vedi... odiarmi o amarmi, le tue uniche scelte... uccidermi non puoi, è più facile che sia io, ad uccidere te... mi renderai l'anima, e in ginocchio, mi pregherai, di toglierti la luce, e donarti il buio... la tua non vita, mia sarà, mi nutrirò di te, fino a lasciarti esanime... supplicherai, di toglierti, quell'ultimo anelito di vita... ma ti renderò l'eternità... un regalo il mio, non sarà di certo... vagherai nel buio come me, e capirai, che significa, essere ripudiata, anche dalla braccia dell'inferno... strega e vampira, questo io sono... odiami o amami, a te la scelta... ma non avrai comunque scampo!
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