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Giorni tristi.

Tra una settimana è il tuo giorno e sarà, per me, uno di quei giorni che vorrei avere pieno zeppo in modo da non pensarti. Ma so già che non sarà così. Faccio finta che vada tutto bene mentre gli occhi emanano tristezza anche da lontano, anche quando li maschero con lenti da sole scuri. E faccio finta di ridere quando mi coinvolgono in battute, mi sforzo di apprezzare più del dovuto l'interesse che qualcuno ha nei miei confronti quando cerca di coinvolgermi, anche se vorrei solo urlare che no, non è ancora il momento. Ed anche se so che quell'affinità non potrei trovarla - quel genere di affinità non si costruisce, spacca da se quando la incontri - mi ripeto che va bene cosi, che va bene vivere anche se mancano alcuni pezzi, anche se probabilmente non avrai più quella magia, che quel corpo non ti stringerà più e dimenticherai quanto erano grandi quelle mani, e sarà solo un lontano ricordo che man mano si affievolirà abbandonandomi del tutto.

Ma oggi è troppo presto, oggi non riesco a rassegnarmi e per l'ennesima volta mi faccio violenza.

Ogni tanto spero che questa lontananza forzata ti faccia ravvedere, che magari il sapore di avermi perso è così amaro da non poterlo sopportare, che un'occasione - vera - ce la meritiamo.