404

i mozziconi di sigarette,

i miei panni con addosso il tuo profumo,

gli asciugamani,

quello che hai lasciato.

Perché quando sei tranquillo non hai bisogno di tenere i ricordi dei momenti passati, li conservi nel cuore.

Mentre io ho paura, ho paura che se scappi di nuovo non avrò nulla da odorare, da vedere, da ricordare.

Mi rendi dannatamente fragile anche se tutto pare andare bene.

Forse dovrei lasciarti, nonostante ami da morire come mi fai stare.

Una parte di me si sente sicura, l'altra mi mette in tentazione.

Ti ho conosciuto dal braccio che si intravedeva da una macchina che non conoscevo, nonostante il tempo trascorso.

Ti ho riconosciuto così spontaneamente che non ho avuto dubbi sullo spegnere la sigaretta, correre in bagno, lavare i denti e tenere il cellulare con me, sapevo fossi tu e che mi avresti scritto per dirmi che eri sotto casa.

Quando sei spuntato dalla scala, dal giusto interno, immobili ci siamo guardati, come chi deve concretizzare e fermare il momento.

È stato bellissimo poterti abbracciare come se il tempo non ci avesse mai divisi così a lungo.

Quando sei andato via hai alzato lo sguardo per vedere se fossi fuori a guardarti, ed io con gli occhi innamorati ti ho guardato come si guarda un bene prezioso.

Chissà se diventerai un ricordo o il mio presente, sospesa, come le cose che prima o poi dovrò togliere, con una risposta che prima o poi arriverà da sola.