POVERA CAULONIA

RICCHI INTRALLAZZISTI & MISERABILI MESTIERANTI

 

 

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IL PAESELLO IN MANO AI MAFIOSI E 'NDRANGHETISTI, AI SINDACALISTI, AL DIPENDENTE INPS, AGLI ABBOCATI E AI COMPAGNI DI MERENDE.

 difensoredelcomune il 30/09/12 alle 16:00 via WEB
LA REGIONE LAZIO E', A DETTA DI MOLTI, SOLO LA PUNTA DELL'AISBERG DEL DEGRADO, DELLA CORRUZIONE, PECULATO E CONCUSSIONE DELLA POLITICA ITALIANA. ALTRE REGIONI, FORSE TUTTE, HANNO APPROFITTATO DELLA MANGIATOIA CHE IL PARLAMENTO IN PRIMIS HA CONCESSO A PERSONE CHE AVREBBERO DOVUTO FARE POLITICA PER SERVIZIO AI PROPRI ELETTORI E NON UNA PROFESSIONE PER SISTEMARSI A VITA. GIUSTO RICONOSCERE UNA INDENNITA E UN RIMBORSO SPESE MA NEI LIMITI DI UN BUON STIPENDIO, UN MEDICO DEL S.S.N. PORTA A CASA CIRCA 4.850,00 EURO NETTI AL MESE. UN POLITICO NON HA STUDIATO, PER 7 ANNI MEDICINA E MAGARI ALTRI TRE DI SPECIALIZZAZIONE, E NON OFFRE IL SERVIZIO E LE COMPETENZE DEL MEDICO DI BASE. IL LAZIO HA DIMOSTRATO CHE DI PURI E DURI L'ITALIATTA NON HA BISOGNO, LA PRESIDENTE E' STATA A STIPENDIO DELLA UGL CON UN OTTIMO STIPENDIO, MA HA DIMOSTRATO CHE UNA VOLTA NELLA CAMERA DEI BOTTONI, OGNUNO PENSA AGLI INTERESSI PERSONALI E DEGLI AMICI. STESSA COSA VALE PER I COMUNI, IL VERMINAIO DI PEDACE E DI TANTI TANTISSIMI ALTRI COMUNI PICCOLI E GRANDI. PER CAPIRE COSA SUCCEDE IN UN COMUNE BASTA TELEFONARE AL CENTRALINO O AD UN NUMERO INTERNO DI UN QUALSIASI SERVIO, NON RISPONDE NESSUNO. QUALCHE GIORNO FA MI E' CAPITATO DI TELEFONARE AD UN COMUNE IN PROVINCIA DI CATANZARO E DOPO AVER FATTO SQUILLARE PER ORE E ORE TUTTI I GIORNI DA LUNEDI A VENERDI NON SONO RIUSCITO A METTERMI IN CONTATTO NEANCHE CON UN CANE, HO DOVUTO PREGARE I CARABINIERI PER POTERMI METTERE IN CONTATTO CON UN NOTABILE DEL COMUNE PER FAR SI CHE UNO DEI TANTI IMPIEGATI POTESSE RISPONDERMI. IL PAESELLO DI LINU DA GURNA NIGRA E' RISAPUTO E' UN VERMINAIO DI CORRUZIONE, CONCUSSIONE, PECULATO, TRUFFE ALLO STATO E ALLA CITTADINANZA. A CAPO DELL'AMMINISTRAZIONE CI SONO IGNORANTI TAMARRI E BUZZURRI, CI SONO LADRI BUGIARDI INCALLITI, CI SONO DELINQUENTI DI PROFESSIONE, MAFIOSI E 'NDRANGHETISTI, CI SONO PERSONE CHE FANNO I MASSONI CONVINTI DI AVERE UNA CHANCE IN PIU', CI SONO SINDACALISTI CHE ESTORCONO TUTTI GLI ARRETRATI DELLE MISERE PENSIONI O DELLE INVALIDITA' E PRETENDONO UN TOT ANCHE SULLE DISOCCUPAZIONI AGRICOLE, CI SONO AVVOCATI CHE SI COMPORTANO ALLA STESSA STREGUA DEI SINDACALISTI E IN PIU' SI PROCURANO VANTAGGI CON I FALSI ALLE ASSICURAZIONI INSEGUENDO E CORROMPENDO QUA E LA QUALCHE INDEGNO GIUDICE DI PACE. TUTTI SANNO CHE NEL PAESELLO DI LINU DA GURNA NIGRA I TRIBUTI SONO PAGATI DAI POVERI FESSI E LA MAGGIOR PARTE DELLA POPOLAZIONE, QUELLI DISONESTI, SI RACCOMANDANO COL COMPARE DEL COMUNE E DA ANNI IMMEMORI NON PAGNO I CANONI DELL'ACQUA E SE LI PAGANO LI PAGANO IN MODO RIDOTTO CON SCONTI DELL'80 %. E' SULLA BOCCA DI TUTTI LA DISTRUZIONE DI CENTINAIA E CENTINAIA DI RUOLI CHE UN ASSESSORE HA MESSO IN ATTO PER POTER ESSERE RIELETTO CON IL MASSIMO DEI SUFFRAGI. E' AGLI OCCHI DI TUTTI QUELLO CHE UNA DIRIGENTE HA FATTO IN VIA MARINA PER SISTEMARE UNA ATTIVITA' COMMERCIALE ESTIVA AL PROPRIO FIGLIO E QUELLO CHE STA ARCHITETTANDO PER FAR CHIUDERE ALTRE ATTIVITA' CHE POTREBBERO DARE FASTIDIO A QUELLA DEL FIGLIO. A TAL PROPOSITO L'ASSESSORE CHE HA CREATO IL GRAVISSIMO DANNO ERARIALE AL COMUNE E' IN PROCINTO DI APRIRE INSIEME AL SUO COMPARUCCIO UN ALTRO BAR, NON C'E DUE SENZA TRE! COME SI COMPORTERA' LA FELINA DIRIGENTE? NEL PAESE DI LINU DA GURNA NIGRA DOVE LO STESSO, AFFILIATO ALLA LOCALE 'NDRINA, SI COMPORTA DA PADRE PADRONE SI E' SISTEMATO LA NOBILE CONSORTE CONOSCIUTA COME LA GUARDIANA DELLE CIAVOLE. CI SONO ASSESSORI E CONSIGLIERI ANCHE DI MINORANZA CHE SI SONO FATTI PASSARE TERRENI NEANCHE AGRICOLI IN TERRENI EDIFICABILI. NON SI SALVA NESSUNO. CON LE NUOVE REGOLE DEL DDL ANTICORRUZIONE FINIRA' IL MAGNA MAGNA, FINIRA' LA CERTIFICAZIONE FASULLA DEI RAGIONIERI COMMERCIALISTI REVISORI DI COMODO DEI CONTI DEL COMUNE E FINALMENTE QUALCUNO SARA' PRELEVATO PER ESSERE PORTATO IN GALERA.
 
 caro.gnone il 30/09/12 alle 13:01 via WEB
RIESCONO A RICICLARSI SEMPRE, ROCCELLA CIRCA 7.000 ABITANTI, IN 86 ACCLAMANO xxxxxxxxxxxx, VUL DIRE CHE A ROCCELLA IL P.D. CONTA POCO PIU' DELL'UNO PER CENTO. IMMAGINATE IL BARO.. ELETTO SEGRETARIO P.D. DEL PAESELLO DI LINU DA GURNA NIGRA... Un trionfo voluto all'unanimita'. Mimmo Bova, figura sperimentata e stimata in tutta la Locride, ha deciso di impegnarsi di nuovo nella attività politica. L’assemblea degli iscritti al partito democratico di Roccella Jonica l’ha eletto segretario con 86 voti su 86 votanti. Accanto a lui, nella segreteria, sei giovani, tre donne e tre uomini: Lombardo Maria Teresa, Carella Fortunata, Iervasi Daniela, Condorelli Giuseppe, Vigliarolo Salvatore, Iervasi Nicola. Bova è stato già sindaco della città e deputato della Repubblica non nominato ma regolarmente eletto nel nostro circondario. La sua decisione è stata largamente voluta da tutti i democratici di Roccella. Raggiunto da la Riviera ha dichiarato: «Oggi la gente prova disgusto per come il ceto politico si sta comportando. La voglia di rivoltarsi contro un sistema politico che non pare in grado di affrontare i problemi posti da una crisi economica gravissima è grande. La crisi mette in discussione la capacità delle famiglie di far fronte ai problemi quotidiani. è necessario uno sforzo collettivo in cui tutti debbono impegnarsi per risollevare l’Italia. Deve essere chiaro a tutti che oggi la nostra società vuole che si recuperi quel senso di responsabilità, quella sobrietà e serietà che ha contraddistinto la vita dei partiti politici nel dopoguerra in Italia. Bisogna riportarli alla originaria funzione che ad essi attribuisce la Costituzione della Repubblica». «In tale direzione - ha concluso Bova - impegnerò il circolo in una serie di iniziative pubbliche di riflessioni interne per far crescere questa esigenza. Dobbiamo ricucire il rapporto tra i cittadini e la politica».
 
 caro.gnone il 30/09/12 alle 13:01 via WEB
IL PAESELLO DI LINU DA GURNA NIGRA SEMPRE DI PIU' CENTRO DI PRODUZIONE, CONSUMO E SMISTAMENTO DI DROGHE. Caulonia: operazione antidroga, due persone arrestate per coltivazione illegale di canapa indiana. Nuova importante operazione sul fronte della lotta alla coltivazione abusiva e commercializzazione di canapa indiana condotta dal personale del Corpo Forestale dello Stato in provincia di Reggio Calabria. Nel corso dei continui servizi di controllo del territorio finalizzati alla prevenzione generale, personale dei Comandi Stazione di Caulonia e Mammola e del Nucleo investigativo di Polizia Ambientale e Forestale del Comando provinciale di Reggio Calabria, nel pomeriggio di ieri 28 settembre, individuava in una zona impervia della zona montana di Caulonia, una piantagione di canapa indiana. La coltivazione illegale si estendeva su due terrazzamenti adiacenti per una superficie di circa 300 mq, in terreno risultato di proprietà demaniale. Le circa 100 piante presenti, di altezza variabile tra i due ed i tre metri, si presentavano in ottimo stato vegetativo grazie anche alla presenza di un ingegnoso sistema di irrigazione che attingeva l’acqua da una vicina sorgente. Il personale operante decideva di effettuare un appostamento, al fine di individuare gli autori di tale coltivazione. Dopo poco tempo, infatti, sul posto giungevano due soggetti che, entrati nell’appezzamento, si adoperavano immediatamente alla cura delle piante di canapa. Considerate le circostanze, gli agenti procedevano a bloccare i due uomini ed a dichiararli in arresto. Dopo l’accompagnamento presso gli uffici del Comando Stazione di Caulonia, i due venivano identificati in I. R., di 44 anni, ed in C. A., di 30 anni, entrambi operai idraulico-forestali dipendenti della Regione Calabria e residenti alla frazione Cassari di Nardodipace, in provincia di Vibo Valentia. Contestualmente, in collaborazione con il personale del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Vibo Valentia, venivano effettuate diverse perquisizioni domiciliari al fine di acquisire ulteriori elementi di prova. Dopo le formalità di rito e su disposizione del Magistrato di turno presso la competente Procura della Repubblica presso il Tribunale di Locri, i due venivano tradotti presso la Casa Circondariale di Locri e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Le piante di canapa, ad eccezione di alcuni esemplari destinati agli accertamenti tecnico-scientifici, venivano distrutte sul posto.
 
 avalon1_1980 il 30/09/12 alle 08:41 via WEB
KATHY MIDDLELTON-la futura regina del U.K. si denuda all'aria aperta, e dopo va a chiedere protezione dai giudici che le sue foto non siano publicate. GRANDE PERDITA DI TEMPO! Una persona nell'occhio publico NON PUO' CHIEDERE PRIVACY. Questo e' un concetto legale che viene da una lunga storia, ma senza andare nei dettagli, potrei dire; "se non vuoi che la gente sappia dei tuoi affari privati, foto nude, ecc., NON TI SPOGLIARE dove ti possono fotografare!" Se non vuoi arrivare neanche a questo punto, NON DIVENTARE FAMOSA! Se non sei famosa, nessuno se ne frega del tuo seno a forma di uova fritte!. Dimettiti dai tuoi impegni publici, e NESSUNO, se ne strafottera' del tuo fondoschiena. Alla fine, non valeva neanche la pena il tempo perso, e neanche i 2 euro spesi per il giornale con le foto.
 
 asinellinews il 30/09/12 alle 09:00 via WEB
CAULONIA SI TROVA NELLA STESSA SITUAZIONE DELLA REGIONE LAZIO! Dipendenti publici che si MANGIANO TUTTO! Rimane NIENTE per i bisogni comuni. La causa di questo disastro ETICO, MORALE, e mancanza di INTELLIGENZA, siamo noi Italiani. Tutti e dovunque ci fidiamo DEL MEGLIO della natura UMANA, NON PENSANDO che il POTERE CORROMPE, E IL POTERE ASSOLUTO, CORROMPE ASSOLUTAMENTE! Perche' questi politici fanno quel che vogliono con i soldi publici? Perche' si possono votare incrementi e aumenti ai compensi senza l'approvazione di NESSUNO? Ci dobbiamo chiedere; e' CAULONIA nella stessa strada sbagliata? Chi controlla i soldi e' anche RESPONSABILE per la mancanza di soldi e la loro scomparsa? Come mai i nostri amministratori non publicano tutte(TUTTE!) LE SPESE in modo che anche un semplice cittadino puo' controllare? Finche' questi LESTOFANTI in TUTTI i comuni, e vari livelli governativi e enti publici NON son controllati dai cittadini, FARANNO QUEL CHE VOGLIONO. Ma anche il cittadino deve essere RESPONSABILE e non votare solo PARENTI, amici, compari, ma deve entrare LUI O LEI STESSI nella mix della politica e fare la sua PRESENZA POTENZA. Hi Ha!!
 
 
 
 

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pgmma
pgmma il 01/10/12 alle 20:09 via WEB
Quelli che pagano le tasse, oggi, in questo Paese, sono furiosi. Un’indignazione sacra che sta diventando rabbia sacra,la collera del giusto, la misura è ormai colma, non si tollera più di appartenere alla minoranza che le paga, pronto a passare alle vie di fatto per l’uso che viene fatto del sudatissimo denaro che versa: utilizzato soprattutto per colmare l’avidità mai sazia dei vari politici e amministratori ladri d’Italia. Ladri di fiducia: “Io ti voto e tu mi tradisci così?”. Ladri di presente: “Con un’Italia sull’orlo del baratro, tu pensi alle feste con i porcelli in maschera?”. Ladri di futuro: ”Parli di investire e l’unica cosa in cui investi è il tuo patrimonio personale a spese mie?”. Ladri di denaro e beni pubblici: ”Perché la finanza non va a vedere con quali redditi vivono e come sono costruiti i patrimoni personali di tutti quei politici e amministratori improvvisamente diventati dei cresi?”. “Restituirò quello che ho preso” dice qualcuno di quelli trovati con le mani nel sacco. “Ah sì, restituirai? No, non basta restituire in parte. Intanto deve essere tutto quello che illecitamente hai preso. Poi, siccome rubare è ancora reato (davvero?) in questo Paese, dovresti prenderti un bel processo civile e penale per direttissima”. “Poi mi ricandido”. “Ah sì? No, intanto vai in galera per il tempo che ti meriti, e poi sarai bandito da ogni pubblico incarico, amministrativo, giuridico o politico fino alla morte, “perinde ac cadaver”, come avrebbero detto i Gesuiti”. In qualsiasi Paese civile i ladri di denaro pubblico andrebbero banditi per sempre da ogni attività pubblica. “Tanto mi ricandida il mio partito. E poi avrò la pensione”. “Ah, sì? E io non voterò mai più un partito che ricandida i ladri dimostrati. E la pensione non dovrebbe più essere pagata a chi se l’è già anticipata, rubando. Lavora anche tu fino a settant’anni come i poveri cristi che hanno trecento euro di pensione al mese”. E dato che la spending review (in inglese è più nobile?) è necessaria, il nostro premier Mario Monti (che vedo benissimo per un secondo mandato) dimostri equità di interventi tagliando davvero i troppi privilegi di parlamentari e affini. Anzi, perché non cominciamo a mandare a casa il 70% dei parlamentari? Meglio pochi e ben scelti. Tanto i più non sono in aula quando c’è da votare qualcosa che non li tocchi nell’interesse personale. Via lo stuolo di portaborse scelti tra parenti, amici e conoscenti. E la Sanità? Che gli ospedali tornino, con passione, ad avere il malato al centro, e medici e infermieri in prima linea di servizio, invece di essere un’agenzia di collocamento di impiegati e amministratori piazzati dai partiti. Possibile che, zitti zitti, la prima cosa ad essere di fatto tagliata negli ospedali sia l’analgesia durante il parto, oggi offerta solo al 10% delle donne, contro il 100% della Francia? Possibile che adesso al Nord, per avere un taglio cesareo, una debba rischiare di morire o di avere un bambino leso, solo perché il cesareo “costa troppo” e bisogna ridurre la media italiana (mentre al Sud continuano ad avere percentuali triple del Nord, con punte del 100% di cesarei nel week-end nelle case di cura convenzionate)? Davvero, la misura è colma. E basta parlare di etica, parola sublime con cui sono state coperte immondezze morali e comportamentali d’ogni tipo. Parliamo solo di responsabilità personale: e ognuno risponda, in ogni sede necessaria, dei suoi comportamenti, dei suoi redditi, e del mandato fiduciario che ha tradito con arroganza imperdonabile.
 
 
klassedirigente
klassedirigente il 02/10/12 alle 09:01 via WEB
LA DEMOCRAZIA ESPRESSA ANCHE NELLA LINGUA CON CUI SI PARLA. La lingua esprime i nostri sentimenti, come ci sentiamo, quello che vogliamo e non. Per questo resto °ammagato° quando leggo e sento ancora le parole "CLASSE DIRIGENTE". QUESETI GIORNALISTI/POLITICI e altri detriti sono convinti che ci vuole una CLASSE per gestire la politica. Sentendo questo mi preoccupa. guardiamo a quelli che sono nati nella CLASSE DIRIGENTE. Il TROTA per esempio. Siccome il BOSS suo papi era(e' ancora) nella CLASSE DIRIGENTE, anche LUI voleva ed e' stato nella CLASSE DIRIGENTE. Una volta nella CLASSE, e' difficile muoverli fuori. I grandi fondatori della liberta' americana, hanno sempre insistito che NON CI DEVONO ESSERE CLASSI, di nessun tipo, ma che siamo tutti parte della grande societa'. Qualcuno con le doti giuste riesce ad avere una posizione dove aiuta alla gestione della cosa publica. Finito il suo mandato, via, entra un altro con simile qualita' e virtu' che continua il percorso dell'uguaglianza e giustizia con il buon governo. Ma una volta che si forma una CLASS distinta e PERMANENTE, niente e nessuno li smuove dalle poltrone. La CLASSE si deve distinguere, quindi si paga profumatamente, si votano paga e pensioni fuori del normale, PRIVILEGIANO i loro parenti, e quindi pavimentano la loro strada al benessere con benefici simili e meglio dei nobili e degli ARISTOCRATICI di un tempo, e come loro si sono formati in CLASSE. Percio' cari giornalisti (ignoranti della storia) NON usate queste frasi disgustante e incorrette. Ogni volta che usate queste frasi ricordatevi che di sicuro VOI non fate parte di questa CLASSE e grazie al vostro modo di pensare, non sarete mai parte di niente.
 
mareaperto2011
mareaperto2011 il 02/10/12 alle 09:28 via WEB
Da settimane che Caulonia gode dal buon tempo e da un bellissimo mare e cielo blue. Ma come tutti gli ultimi anni passati, rimangono i danni fatti dai LIDI selvaggi, autorizzati dal Comune e dal suo SINDACO/MEDICO. Basta guardare la piazzetta dei Bronzi. La pavimentazione irriparabilmente DANNEGGIATA dal passa e spassa dei CAMION, MEZZI INDUSTRIALI, MACCHINE e MOTOCICLI autorizzati a provvedere per la costruzione e poco dopo alla DISTRUZIONE del USHUAIA del BRIATORE e il suo TROTA CHIASSOSO, che hanno fatto della piazzetta un grande ZERO! Oggi non serve a niente. Pavimentazione rotta e danneggiata, sporcizia sulla spiaggia e dintorni, ringhiere con corde strappate, pietre, mattoni, legno, tubi di plastica, vecchi giocattoli rotti, e anche MERDA di cani dapertutto. Questo NON E MODO DI PRESENTARE UN PAESE AI TURISITI, e neanche ai cittadini. Che vergogna quando un paese si fa controllare per un piatto di lenticchie, da gente che alla fine, PRENDONO, PRENDONO, senza MAI DARE NIENTE. AMMINISTRATORI, tagliate questo legame con un SINDACO/MEDICO assente e addormentato e innamorato di se stesso. Fate qualcosa VOI se potete.
 
caro.gnone
caro.gnone il 02/10/12 alle 19:08 via WEB
Caulonia: Finanza scopre agriturismo fantasma 5 denunciati FORSE PREGA QUALCHE SANTO IN PARADISO. PIAN PIANINO SI AVVICINANO AL PAESELLO DI LINU DA GURNA NIGRA. CHI C'E' DIETRO LA TRUFFA, QUALCHE NIPOTINO INO INO, UNO DEI COMMERCIALISTI MASSONI, IL PIU' DELINQUENTE E IRRESPONSABILE DEGLI ASSESSORI, CHI E'... AUGURIAMO TUTTO IL MALE POSSIBILE A CHI IN PIU' DI 30 ANNI HA PORTATO I CAULONIATI ALLA MISERIA, A CHI HA RUBATO I PROPRI CONCITTADINI, A CHI HA RUBATO I PROPRI CLIENTI, A CHI PENSA DI ESSERE PIU' FURBO E AL DI SOPRA DELLA LEGGE. Un agriturismo fantasma e' stato scoperto dalla Guardia di finanza della Tenenza di Roccella Jonica. I militari hanno seguito un finanziamento Feoga di centomila euro a un'azienda di Caulonia che avrebbe dovuto realizzare l'attivita' ricettiva. Invece hanno riscontrato l'assenza di documentazione riguardan te l'assunzione di personale alle dipendenze dell'agriturismo o deputate alla gestione dell'attivita', la mancata istallazione dell'impianto fotovoltaico previsto dal progetto e l'emissione, da parte di imprenditori compiacenti nella Locride, di fatture per operazioni inesistenti per duecentomila euro circa. I finanzieri hanno denunciato il titolare dell'azienda e quattro persone responsabili di truffa aggravata e l'emissione delle fatture. E' stata inoltre applicata una maxisanzione amministrativa di centomila euro, pari all'importo del finanziamento illecitamente percepito. A Pedace, comune di 2000 abitanti nel cosentino, 11 dipendenti comunali, tra cui cinque donne, finiscono agli arresti per assenteismo con l’accusa di truffa aggravata e continuata ai danni del Comune. Nella cittadina silana, gli uomini delle forze dell’ordine, per mesi, hanno assistito a un fenomeno particolare: i dipendenti comunali si sono accorti che 11 di loro (a tempo indeterminato e LSU) si recavano al lavoro uno per volta a timbrare per tutti gli altri 10 che per la giornata restavano assenti. Non solo. Lo “sfortunato” di turno si preoccupava di segnare per gli altri gli straordinari. L’ennesimo strappo tra istituzioni e cittadini, tra retribuiti nullafacenti e disoccupati impegnati a cercar qualcosa. In tempi in cui, pur di lavorare, la gente si inventa di tutto e il disinnamoramento verso le istituzioni è ormai tradimento da parte di entrambi, ai cittadini son girate, finalmente, le scatole. Le indagini sono partite non dall’Amministrazione comunale (ovviamente al corrente di tutto) ma dalla gente che da tempo lamentava file agli sportelli e tempi infiniti di gestione delle pratiche. Pedace è un pò il simbolo della nostra Calabria. Gente che fa audience per le truffe, amministrazioni immobili, svogliate e finte tonte e popolo silente e fuori dagli schermi che continua con coraggio a denunciare quelli che un tempo erano amici a cui si era perdonato tutto. Ma ci voleva la crisi?
 
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