POVERA CAULONIA

RICCHI INTRALLAZZISTI & MISERABILI MESTIERANTI

 

 

« REGGIO, L'ATTESA E' FI...BASTA NIENTE PER FAR CAD... »

PIU' SPREGEVOLE DEL P.I., LA QUESTIONE MORALE E LA GUERRA ALLE MAFIE E' PRIORITARIA SU TUTTO.

I PAESANELLI VOGLIONO SAPERE LA VERITA' SU 30 ANNI DI LADRONEGGIO, DI ARRICCHIMENTI PERSONALI, DI VELENI SPARSI SU TUTTO IL TERRITORIO DEL PAESELLO, COLORO CHE IN TUTTI QUESTI ANNI HANNO SPOGLIATO LA COMUNITA' DEVONO PAGARE FINO ALL'ULTIMO CENTESIMO DI EURO, DEBBONO FINIRE DIETRO LE SBARRE! IL DECLINO VOLUTO DA QUATTRO FARABUTTI PER TENERE AL GUINZAGLIO UN INTERO PAESE.  SI INVITANO I SIGNORI DELLA MINORANZA A NON FARE MELINA E PASSARE DALLE PAROLE AI FATTI. LA CRICCA E' CAPACE DI TUTTO, CAMBIERANNO LE CARTE IN TAVOLA. NON E' LA PRIMA VOLTA E NON SARA' L'ULTIMA! DOBBIAMO FARE I CONTI CON QUESTA GENTAGLIA...

 difensoredelcomune il 11/10/12 alle 17:38 via WEB
Scoperta piantagione canapa indiana. Indagini del corpo forestale per individuare autori coltivazione. 11 ottobre, 15:02 ANCORA UNA VOLTA IL PAESELLO DI LINU DA GURNA NIGRA, IL FAMOSO LINU AFFILIATO ALLA LOCALE 'NDRANGHETA, E' AGLI ONORI DELLA CRONACA QUALE CROCEVIA DI SPACCIO E PRODUZIONE DI OGNI GENERE DI DROGA. L'ORGOGLIO DEL PRIMO PAESANELLO E DI TUTTA LA CRICCA. (ANSA) - CAULONIA (REGGIO CALABRIA), 11 OTT - Una piantagione di canapa indiana e' stata scoperta dal personale del corpo forestale dello stato a Caulonia. La coltivazione era composta da 140 piante la cui altezza variava da i 2 ai 3 metri. Il tutto era irrigato con un impianto di irrigazione a goccia assistito da un serbatoio in materiale plastico. Le indagini del corpo forestale proseguono per individuare coloro che hanno realizzato la piantagione.

 sifaw il 11/10/12 alle 08:37 via WEB
SIAMO CIRCOSCRITTI DALLA DELINQUENZA PIU'BECERA ED INVOLUTA CHE LA CALABRIA PUO' ESPRIMERE. E'QUELLA PARTE DI 'NDRANGHETA ASSERVITA AI CLUBS DEI COMUNI VICINIORI A CAULONIA. IL CAPO, DOBBIAMO RICONOSCERLO, ANCHE PERCHE' SI E' DICHIARATO CON TANTE AZIONI QUASI DELITTUOSE E' NIENTEPOCODIMENO CHE: L I N U   DA GURNA NIGRA I SANTUNICOLA. DIETRO L'OPERAZIONE PORTATO AVANTI DAI DUE COMPARI CHE DILIGENTEMENTE METTEVA IN EVIDENZA "I CAMERIERI" SONO QUELLI CHE HANNO ESPROPRIATO A CAULONIA CON IL B.B. DIVERSE CASE CON I SOLDI DELLA REGIONE, C'E' LUI.. DIETRO LA VAN ZANTEN C'E' LUI, CON LA MONACHELLA E GIGETTO, ANCHE LUI IN MERCEDES DELLA CHIANA... C'E' LUI ANCHE NELLA OPPOSIZIONE DEL BRIATORE PER I TRE MILIONI DI EURONI DELLE CASE INCOMPIUTE A MARINA. C'E' SEMPRE LUI PER LA CAUSA CHE IL COMUNE HA PERSO NEI CONFRONTI DEL SOCIO DEL BRIATOR...
 
 sifaw il 11/10/12 alle 08:48 via WEB
....C'E' SEMPRE LUI, CHE RAPPRESENTA TUTTE LE FAMIGLIE.. C'E' ANCORA LUI CHE BLOCCA I PIANO REGOLATORE PER TRASFORMARRE I TERRENI AGRICOLI O PSEUDO ARANGETI.. C'E' PURTROPPO LUI CHE HA FATTO FALLIRE E PREGIUDICARE IL RISULTATO ELETTORALE DEL MAGGIO C.A., ACCORDANDOSI CON IL SUO PAESANELLO DOTTOR 69... E' SEMPRE ED ANCORA LUI CHE PROMUOVE CON 118 E IL REVISORE L'APERTURA DELLE LOGGE... ERA FORTISSIMAMENTE LUI DIETRO LA VENDITA DEI BOSCHI DEL COMUNE DI CAULONIA, APPOGGIATO DELL'ALTRO DR. XXXXX... E COSTANTEMENTE LUI CHE VOLEVA L'APERTURA DEL CENTRO COMMERCIALE, SOSTENUTO DAI PREGIUDICATI LARIU E PINU CON LA FAMIGLIA DI SANTA DOMEINICA.. BOCCASSINI E GRATTERI VOI SAPETE.. ANCHE SUI DIRIGENTI COMPAGNI...!!!!!!
 
 caro.gnone il 11/10/12 alle 06:03 via WEB
Il brutto fattaccio della causa pendente al Tibunale di Siderno (è sempre troppo tardi per la sua chiusura) tra il paesello di linu da gurna nigra e un potentissimo personaggio non è altro che dolo!!! Do ut des, la manina del baro.. è ben visibile dietro questo affaire che mettera' ancora più in rosso i conti del comune. Gli autori di questo inqualificabile fatto sono i super professionisti voluti, fortemente voluti da linu da gurna nigra. A pagare al posto dei paesanelli dovra' essere questo squallido personaggio, che tanti danni ha già portato al paesello, con i beni "personali" che non si è capito con che soldi li ha comprati. Giustissimo controllare tutti i terreni che negli anni sono diventati edificabili per mano della cricca. Sarebbe altrettanto interessante sapere i proprietari sulla carta e quelli occulti delle migliaia di immobili sparsi per marina di caulonia.

 caro.gnone il 11/10/12 alle 05:16 via WEB
COLPO GROSSO DELLA BENEMERITA A REGGIO CALABRIA. 'Ndrangheta,arrestato Domenico Condello. Era ricercato dal 1992, deve scontare condanna per omicidio. 10 ottobre, 23:44 (ANSA) - ROMA, 10 OTT - Il latitante di 'ndrangheta Domenico Condello, di 56 anni, detto Micu 'u pazzu', ricercato dal 1992, e' stato arrestato stasera dai carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria e del Ros. Il suo nome era nell'elenco dei 30 ricercati piu' pericolosi d'Italia. Condello, bloccato a Rosali' di Reggio Calabria, deve scontare una condanna all'ergastolo per omicidio, passata in giudicato,ma era ricercato anche per associazione mafiosa, intestazione fittizia di beni ed altri reati.

 difensoredelcomune il 10/10/12 alle 20:20 via WEB
BOTTA DA CENTINAIA DI MIGLIAIA DI EURO SULLE SPALLE DEI CAULONIATI, IL TUTTO SI E' CONSUMATO IN POCHI MINUTI NEL TRIBUNALE SEZIONE STACCATA DI SIDERNO. I CAULONIATI SARANNO COSTRETTI A PAGARE PER L'INEFFICIENZA DI UNA GIUNTA IGNORANTE SU TUTTI I CAMPI. LA MINORANZA TACE. CHI HA VINTO GONGOLA E BRINDA ALLA FACCIA DEI CAULONIATI. LA CRICCA AVRA' LA FACCIA TOSTA DI SOSTENERE IL CONTRARIO?
 
  i.camerieri il 10/10/12 alle 19:54 via WEB
Cronache dal paesello di linu da gurna nigra: I nodi arrivano sempre al pettine... è proprio così. Il pregiudicato Pino di focà dovra' restituire un po di euro indebitamente percepiti, dopo il grasso dirigente dovrebbero restituire il mal tolto ai paesanelli anche le altre dirigenti. La Royal Van Zanten finisce nelle mani del cassiere della 'ndrangheta di marina di gioiosa ionica e del cavaliere del lavoro il famoso briatore della torre del paesello di linu da gurna nigra. I due si sono gia' presentati alle maestranze facendosi conoscere già per i modi poco ortodossi, in particolare l'ex paron del parco dei pisciaturi, con atteggiamenti e ghigno da mafioso cerca di tirarsi fuori dalle responsabilità per il pagamento dei salari arretrati. I terreni per chi non lo sapesse sono stati dati in comodato dal comune di monasterace... attenta sindaca antimafia, ai due imbroglioni fanno gola sola i terreni. Dott. Gratteri questo è lavoro per Lei.

 caro.gnone il 10/10/12 alle 16:31 via WEB
IN LOMBARDIA A "SPESE PROPRIE" L'ASSESSORE ALLA CASA DELLA REGIONE HA COMPRATO 4.000 VOTI A CARO PREZZO E GIUSTAMENTE E' FINITO SOTTO INCHIESTA E ARRESTATO. NEL PAESELLO DI LINU DA GURNA NIGRA L'ASSESSORE ALLA COLTURA CON I SOLDI DEI PAESANELLI PROCURANDO UN NOTEVOLE DANNO ERARIALE AL COMUNE CON LA DISTRUZIONE DI OLTRE 400 CARTELLE DI RUOLI PER TRIBUTI NON PAGATI RICEVENDONE IN CAMBIO I VOTI NECESSARI PER ESSERE IL PRIMO DEGLI ELETTI. L'ASSESSORE E' PROPRIETARIO DI DIVERSI IMMOBILI ALCUNI DEI QUALI NELLA CAPITALE. CI SONO I VOTI DELLA LOCALE 'NDRINA RACCOLTI PER L'AFFILIATO LINU DA GURNA NIGRA. C'E' TANTO MATERIALE PER CUI INDAGARE.
 
 mafiapolitica il 10/10/12 alle 13:34 via WEB
NON E' ANCORA FINITO CON REGGIO!? La A3, nella PRIMA PAGINA DEL NY Times. Un quatidiano con una circolazione in millioni e in tutto il mondo, dichiara la A3, il "SIMBOLO FALLIMENTARE DELLO STATO"! "frutto marcio di una CULTURA che promuove lo scambio tra VOTI e POSTI DI LAVORO". Nel frattempo MONASTERACE e' in prima fila contro questo sistema, e in fatti iniziera' il progetto della DIFFERENZIATA. ROCCELLA, fa lo stesso. Caulonia invece la spazzatura non la ricicla. Si fa' pagare dai cittadini i servizi a peso d'ORO, pero' la plastica la BRUCIA, LA CARTA LA BRUCIA E IL VETRO? Non si puo' bruciare, ma la nostra Amministrazione lo fa'! ROTTAMIAMOLI TUTTI!!! Cominciamo col SINDACO/MEDICO!!
 
 rossella.amata il 10/10/12 alle 12:43 via WEB
E' LECITO CHIEDERE ALLA CRICCA DEL PAESELLO DI LINU DA GURNA NIGRA QUALI SONO IRISULTATI POSITIVI CHE HANNO RAGGIUNTO I DIRIGENTI PER MERITARE MIGLIAIA E MIGLIAIA DI EURO EXTRA. E' LECITO SAPERE PERCHE' LE LUCI DEL LUNGOMARE DEL PIANTO RESTANO ACCESE TUTTO IL GIORNO. E' LECITO CHE VOI DELLA CRICCA SAPPIATE CHE IL GIORNO CHE UNO SOLO DI VOI SARA' RIVIATO A GIUDIZIO, LA DARO' ALLA PRIMA PERSONA CHE PASSA SOTTO LA MIA CASA, ESCLUSA LA CRICCA.
 
 
 
 

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u.spiritatu
u.spiritatu il 11/10/12 alle 21:16 via WEB
P R O C U R A della R E P U B B L I C A Presso il Tribunale di Reggio Calabria Direzione Distrettuale Antimafia Decreto di Fermo di indiziato di delitto - artt. 384 e segg. c.p.p. – Procedimento n. 1389/2008 R.G.N.R. D.D.A. Ad ogni modo, BARRANCA Vittorio è fermamente convito che l’uccisione di VALLELUNGA Damiano sia stata voluta da uomini per così dire “vicini” al gruppo della vittima; una trama alla ordita per evitare la spartizione di sostanziosi interressi frutto di alcuni appalti per dei lavori pubblici da compiere nel comune di Caulonia Marina (RC). Infatti, spiega che VALLELONGA Giovanni si sarebbe accordato con tale “LEUZZI”: “Ma per me adesso ci sono altre cose sotto che ha preso impegni dalla parte di là pure con LEUZZI chissà che cavolo ha preso”. Tuttavia, aggiunge, quel “gioco” sarebbe molto rischioso, dal momento che: “…questi giovanotti non gli sono stati agli impegni che ha preso con GIANNI con LEUZZI... avete capito che non gli stanno… questi si rivoltano contro”. Come a dire che gli uomini di “LEUZZI” potrebbero tirargli un brutto scherzo. Il soggetto indicato come “LEUZZI”, s’identifica per il pluripregiudicato LEUZZI Cosimo Giuseppe, di Antonio e SOTIRA Caterina, nato a Stignano (RC) il 6 ottobre 1954, ivi residente in contrada Favaco 102. È coniugato con TASSONE Rosalba, nata a Monasterace (RC) il 22 febbraio 1963. Tra l’altro, prosegue affermando che tale “VICI SARACO”, assieme a “LEUZZI”, si sarebbe accordato con “Gianni” (VALLELONGA Giovanni) per estrometterlo dagli appalti illeciti presi dal Comune di Caulonia Marina (RC): “VICI SARACO... quella volta hanno fatto, hanno fatto, il fatto mio però quella volta l’hanno fatto apposta questa è una cosa che l’hanno studiata per farla apposta... là è stata tutta studiata da LEUZZI… e lì hanno fatto accordi con questo LEUZZI, di qualche cosa di prendersi tutti questi lavori di Caulonia che se li prende tutto questo LEUZZI no? … E questo GIANNI ha fatto accordi con questo LEUZZI di fare il gioco a me no?... e di giocare a me, mi hanno giocato a tavolino”. Il soggetto indicato come “VICI SARACO”, s’identifica per SARACO Vincenzo, nato a Locri (RC) il 1° gennaio 1975, residente a Stignano (RC) in contrada Favaco 89. Un’esclusione giustificata dal fatto di non conoscere con esattezza i contenuti della spartizione di quell’appalto: “…questo MICHELE e VICI SARACO dicono che io non ho partecipato agli accordi che erano... gli accordi li ha fatti solo GIANNI e adesso si stanno scoprendo gli altarini... adesso si stanno scoprendo, va bene... che io gli ho dato un appoggio… per stare vicini, ci vediamo, ci guardiamo... ci difendiamo... (incomp.)...la maggioranza, però senza di quello… che quello, dopo da allora non è più venuto ne a domandare ne chi ne cosa e ne quando... non è sceso più per sotto...”. Ora, però, per quei sotterfugi, i tre uomini si starebbero giustificando con il “Locale” di Caulonia Marina (RC): “Di questo si stanno rendendo conto alla marina (inteso Caulonia marina)...”. È verosimile che i due si riferiscano all’appalto per i lavori di ricostruzione e stabilizzazione della spiaggia prospiciente il lungomare del Comune di Caulonia (RC), bandito, il 20 agosto 2009, dalla Provincia di Reggio Calabria, con gestione associata con il Comune interessato, per un costo complessivo di € 398.400,00. In tutto ciò, BARRANCA Vittorio sospetta esserci stato una sorta di “gioco sporco” da parte di VALLELONGA Giovanni, e per questo confida al COMMISSO: “…MASTRO ci sono cose le cose poco chiare…io vedo le cose poco chiare … vedo le cose poco chiare!”; dal momento che, continua, costui “Non è venuto più… vi dico che neanche è sceso, né a parlare, né a ragionare o che ci vediamo… perché non si è presentato quella sera… perché ha detto che si è sentito male ma non era vero niente…”. Un’ipotesi, quella, che avrebbe preso ancor più piede dopo la mancata presentazione di VALLELONGA Giovanni a un incontro chiarificatore con SARACO Vincenzo (“Vici”) e tale “PINO CHIERA”: “Un’ora prima avevano un appuntamento per vedersi con questo PINO CHIERA con VICI... e questo si è presentato con tutti i giovanotti là... e si è tirato indietro... dice... quando me ne sono andato io ha detto “COSIMO, ci dobbiamo vedere solo noi tre, ed ora tutti questi qua che sono venuti a fare?” ...no questi qua, non c'è niente da nascondere, gli ho detto che dobbiamo ragionare, ragioniamo tutti insieme…”. Il soggetto indicato come “PINO CHIERA”, s’identifica per il pregiudicato CHIERA Giuseppe, di Fiore, nato a Caulonia (RC) il 13 agosto 1960, ivi residente in Via Allaro. Il 28 febbraio 2010, alle ore 16,18, lungo la Strada Statale 106, nei pressi del porto di Roccella Ionica, costui veniva controllato a bordo dell’autovettura Jaguar “X-Tipe”, di colore blu, targata CH456FL, assieme a SARACO Vincenzo, nato il 1° gennaio 1975, SARACO Cosimo, nato il 28 settembre 1976, CAPECE Nazareno, nato il 19 dicembre 1957 e RUSSO Pietro Giovanni, nato il 7 luglio 1966. E dunque, nonostante lo sforzo del genero “Cosimo”, recatosi addirittura a casa per convincerlo, VALLELONGA non si sarebbe presentato alla riunione, dicendo di sentirsi male in salute: “…ha preso questo COSIMO, il genero, ha detto: “va bene, adesso vado a trovare a GIANNI che deve arrivare” ... questo è stato un’ora prima che ci vedessimo alla riunione per fatti loro, quella sera… e GIANNI non si è presentato neanche alla riunione che ha visto che c'era tutta la squadra, quel gruppo della marina... all’appuntamento e non si è presentato... e dopo è venuto con la barzelletta che si è sentito male la dietro...(frase inc.)…”. Il soggetto indicato come “Cosimo”, genero di VALLELONGA Giovanni, s’identifica per FRANZÈ Cosimo, di Vincenzo e MAIOLO Maria Immacolata, nato a Locri (RC) il 22 novembre 1965, residente a Caulonia (RC) in Via Frauzzo snc. È coniugato con VALLELOGA Antonietta, di Giovanni e RULLO Rosa, nata a Caulonia (RC) il 23 maggio 1970. 1412 Tutta la questione sugli appalti potrebbe essere al centro delle ragioni dell’omicidio di VALLELUNGA Damiano; una logica che potrebbe essere stata mascherata dai classici raggiri interni al clan stesso, le così dette “carrette” o “tragedie”, come chiarisce il BARRANCA stesso: “...se la sbrigano loro MASTRO a questo punto … se la sbrigano loro in che senso… noi siamo tutti qua… però io posso vedere queste carrette?”, e ancora, entrando più nello specifico, “Erano nella pace… erano nella tranquillità... erano tranquilli che andavano tranquilli avanti… ed hanno voluto la tragedia… ora se la devono sbrigare loro la tragedia, loro sanno gli accordi che hanno fatto e gli impegni che hanno preso… io, dicono di no, che io non ho partecipato agli accordi che hanno fatto con LEUZZI”. omissis BARRANCA: Ma per me adesso ci sono altre cose sotto che ha preso impegni dalla parte di là pure con LEUZZI chissà che cavolo ha preso.-/// COMMISSO: Con quelli di la?...-/// BARRANCA: Adesso quest’altri giovanotti.-/// COMMISSO: LEUZZI e venuto?...-/// BARRANCA: Si… però questi giovanotti non gli sono stati agli impegni che ha preso con GIANNI con LEUZZI... avete capito che non gli stanno… questi si rivoltano contro.../ COMMISSO: I giovanotti chi?...di dove sono.../ BARRANCA: ...(inc.)... VICI SARACO... quella volta hanno fatto, hanno fatto, il fatto mio però quella volta l’hanno fatto apposta questa è una cosa che l’hanno studiata per farla apposta... là è stata tutta studiata da LEUZZI… e lì hanno fatto accordi con questo LEUZZI, di qualche cosa di prendersi tutti questi lavori di Caulonia che se li prende tutto questo LEUZZI no? E questo GIANNI ha fatto accordi con questo LEUZZI di fare il gioco a me no?... e di giocare a me, mi hanno giocato a tavolino, questo MICHELE e VICI SARACO dicono che io non ho partecipato agli accordi che erano... gli accordi li ha fatti solo GIANNI e adesso si stanno scoprendo gli altarini... adesso si stanno scoprendo, va bene... che io gli ho dato un appoggio… per stare vicini, ci vediamo, ci guardiamo... ci difendiamo...(incomp.)...la maggioranza, però senza di quello… che quello, dopo da allora non è più venuto ne a domandare ne chi ne cosa e ne quando... non è sceso più per sotto... (incomp.)...-/// COMMISSO: Ah!-/// BARRANCA: Di questo si stanno rendendo conto alla marina (inteso Caulonia marina)...-/// COMMISSO: Lui è venuto...-/// BARRANCA: E questo GIANNI tutto sommato… e che ne so… GIANNI non si è avvicinato per dire: che cosa avete fatto e che cosa non avete fatto … di che avete parlato di come è la situazione… COMMISSO: Ah, non ha detto niente?...-/// BARRANCA: MASTRO ci sono cose le cose poco chiare…io vedo le cose poco chiare … vedo le cose poco chiare!...-/// COMMISSO: Ah, non si andava d'accordo?.../ BARRANCA: Non è venuto più… vi dico che neanche è sceso, né a parlare, né a ragionare o che ci vediamo… perché non si è presentato quella sera… perché ha detto che si è sentito male ma non era vero niente.../ COMMISSO: Io addirittura ho saputo che era all'ospedale...-/// 1413 BARRANCA: Un’ora prima avevano un appuntamento per vedersi con questo PINO CHIERA con VICI... e questo si è presentato con tutti i giovanotti là... e si è tirato indietro... dice... quando me ne sono andato io ha detto “COSIMO, ci dobbiamo vedere solo noi tre, ed ora tutti questi qua che sono venuti a fare?” ...no questi qua, non c'è niente da nascondere, gli ho detto che dobbiamo ragionare, ragioniamo tutti insieme… ha preso questo COSIMO, il genero, ha detto: “va bene, adesso vado a trovare a GIANNI che deve arrivare” ... questo è stato un’ora prima che ci vedessimo alla riunione per fatti loro, quella sera… e GIANNI non si è presentato neanche alla riunione che ha visto che c'era tutta la squadra, quel gruppo della marina... all’appuntamento e non si è presentato... e dopo è venuto con la barzelletta che si è sentito male la dietro...(frase inc.).../ COMMISSO: E io gli ho chiesto, gli ho detto... c'era il BARRANCA, compare GIANNI...- /// BARRANCA: ... si è sentito male... che si è sentito male, no?...-/// COMMISSO: Eh, io ho saputo che era andato all'ospedale.../ BARRANCA: Chi?... all’ospedale, si…/ COMMISSO: Dopo di allora non l’ho visto più a lui...-/// BARRANCA: Eh!... vi dico che non è sceso neanche per la marina non è venuto a trovare a nessuno, non è venuto a ragionare di nessuna cosa … non è venuto a parlare di nessuna cosa… niente proprio!... ogni volta che ci vediamo io gli chiedo: non è sceso GIANNI? non è sceso?… mi dicono: no!... io la sera non esco, non vado in giro… non so che cazzo di accordi ….-/// COMMISSO: Ma qua per questo DAMIANO c'è qualche tragedia nel mezzo.../ BARRANCA: Si, si… MASTRO, arrivato a questo punto, io….-/// COMMISSO: Una tragedia brutta c'è...-/// BARRANCA: ...se la sbrigano loro MASTRO a questo punto … se la sbrigano loro in che senso… noi siamo tutti qua… però io posso vedere queste carrette?.../ COMMISSO: ...qualche tragedia...-/// BARRANCA: Erano nella pace… erano nella tranquillità... erano tranquilli che andavano tranquilli avanti… ed hanno voluto la tragedia… ora se la devono sbrigare loro la tragedia, loro sanno gli accordi che hanno fatto e gli impegni che hanno preso… io, dicono di no, che io non ho partecipato agli accordi che hanno fatto con LEUZZI.-/// COMMISSO: Può darsi qualche lavoro?...-/// BARRANCA: Per lavori, per cose no...-/// COMMISSO: Questo fatto non lo so...-/// omissis Tuttavia, per BARRANCA Vittorio una cosa sembra essere certa, ossia che l’omicidio di VALLULUNGA Damiano sarebbe maturato in quel contesto di affari illeciti e inique spartizioni di appalti pubblici: “Che io dopo, quando hanno parlato per questo lavoro, io gli ho detto: c’è COSIMO DE LUCA ed è giusto che li deve avere pure lui, è di Caulonia due se li fa DELUCA e uno se lo fa COSIMO (inteso come COSIMO LEUZZI)... due se li fa... perché non gli è stato bene a questo qua, poteva prendere tutto per lui?”; insomma, l’intransigenza dimostrata dal gruppo composto da LEUZZI Cosimo Giuseppe, SARACO Vincenzo e VALLELONGA Giovanni potrebbe essere costata cara al boss dei “Viperari”. In quel panorama di ripartizioni incontrollate, infatti, sarebbero sorte delle controversie per la presenza di tale “COSIMO DELUCA”, un imprenditore che avrebbe preteso la sua fetta di lavori a discapito di LEUZZI Cosimo Giuseppe: “… c’è il paesano che è un cristiano…non è che dici che… per giusta regola viene prima lui…(inc.)… non che ho parlato con COSIMO, sempre parlando la, che questo VICI SARACO sempre se lo difendeva… se lo difendeva per qualsiasi cosa, dicendo che doveva lavorare lui… e deve lavorare lui per l’amore di Dio… e COSIMO DELUCA che mi ha fatto: e che facciamo, gli teniamo il sacco ai forestieri?”. Sebbene sulla questione egli stesso abbia cercato di mediare, proponendo una sorta di salomonico compromesso, gli attriti tra le parti sarebbero degenerati al punto che BARRANCA prospetta al “Mastro” di non abbandonare da solo il DE LUCA in quella disputa: “E giusto che deve lavorare, vuol dire che quando sarà due uno ed uno l’altro si fa… così lavorano tutti e due… e penso che non gli ho detto niente di sbagliato io… gli possiamo dare tutto per lui?... tutto per lui?... tutto per lui?... ma non è giusto, che tu sei di Stignano (Cosimo LEUZZI) sempre… ha sbagliato DELUCA perché ha sbagliato, che ha fatto quello che ha fatto… non ha dato conto a nessuno, ha fatto per i fatti suoi… però voglio dire, adesso che facciamo lo abbandoniamo?... lo lasciamo solo?”. A questo punto, COMMISSO chiede se LEUZZI è ancora proprietario di un silos, riferendosi certamente a un contenitore per lo stoccaggio del cemento: “Ma lui adesso non ce l’ha più il silos?”. BARRANCA Vittorio lo informa che l’uomo, grazie all’aiuto di tale “MARCELLO CAVALLARO”, avrebbe fatto circolare la voce che l’impianto non era più di sua proprietà, forse per evitare di incappare in un nuovo provvedimento giudiziario di confisca, come quello che lo colpì nel 2007: “Ma adesso hanno messo la voce in giro che lo hanno venduto… che lo ha venduto a quell’altro… (frase inc.)… con MARCELLO CAVALLARO… hanno messo questa voce qua, adesso se è vero o non è vero... perché io non gli ho chiesto ne se è vero e ne se non è vero... d'ora in avanti se hanno problemi se li devono chiarire e se li devono aggiustare... che se li aggiustino...”. L’uomo indicato come “MARCELLO CAVALLARO”, s’identifica per CAVALLARO Marcello, di Ilario e LOCCISANO Antonietta, nato a Caulonia (RC) il 24 aprile 1957, ivi residente in Via Salingridi 3/N. Attualmente detenuto. In qualunque modo, COMMISSO Giuseppe s’informa se il gruppo di LEUZZI, SARACO e VALLELONGA ha una certa disponibilità economica: “Ma loro hanno soldi?”. Sminuendone la figura, BARRANCA Vittorio racconta che costoro si sarebbero rivolti ad AQUINO Rocco chiedendogli di poter entrare in alcuni importanti lavori di edificazione edilizia: “Fesserie, non hanno niente, pidocchi... che è venuto ROCCO AQUINO che gli ha mandato a dire che li fa lavorare qua che vengono a lavorare per gli americani la per le case dice è giusto?... ma andate voi a chiederglielo… che io no vado a chiedergli niente a nessuno, se non avete soldi statevi a casa! giustamente andate la e gli dite vogliamo investire pure noi, è giusto che siamo a Caulonia... e vogliamo partecipare 1415 pure noi a questi lavori... prendete i soldi, li mettete e partecipate... “ma io ci devo pensare sopra…”… andate e diteglielo voi… che tutto il bordello questo è che dicono: viene quello!”. Il soggetto indicato come “Rocco AQUINO”, s’identifica per AQUINO Rocco, di Vincenzo e COLUCCIO Teresa, nato a Marina di Gioiosa Ionica il 4 luglio 1960, ivi residente in contrada Porticato 43. È coniugato con ALBANESE Silvana, di Francesco e DIANO Stella, nata a Siderno il 18 agosto 1958. Il riferimento agli importanti lavori di costruzione è il così detto affaire “Italian Connection”, una grossa speculazione edilizia tentata da quella multinazionale, per mezzo della “Medea group”, che prevedeva la costruzione di circa 600 mini- appartamenti e villette nel comune di Caulonia Marina. Tuttavia, con il crollo del mercato internazionale, bloccò gli investitori stranieri e quei lavori furono lasciati per così dire incompiuti. Avendo avuto contezza dei grossi interessi in ballo, il “Mastro” confida che è comunque difficile decifrare le vere ragioni dell’omicidio di VALLELUNGA Damiano: “A meno che non sanno qualche cosa loro, che ultimamente hanno avuto risposta di qualcosa che avrà potuto maturare una situazione di questi... non è che è una cazzata...”, riferendosi ovviamente al discorso della spartizione degli appalti a Caulonia Marina (RC). omissis BARRANCA: Che io dopo, quando hanno parlato per questo lavoro, io gli ho detto: c’è COSIMO DE LUCA ed è giusto che li deve avere pure lui, è di Caulonia due se li fa DELUCA e uno se lo fa COSIMO (inteso come COSIMO LEUZZI)... due se li fa... perché non gli è stato bene a questo qua, poteva prendere tutto per lui? … c’è il paesano che è un cristiano…non è che dici che… per giusta regola viene prima lui…(inc.)… non che ho parlato con COSIMO, sempre parlando la, che questo VICI SARACO sempre se lo difendeva… se lo difendeva per qualsiasi cosa, dicendo che doveva lavorare lui… e deve lavorare lui per l’amore di Dio… e COSIMO DELUCA che mi ha fatto: e che facciamo, gli teniamo il sacco ai forestieri? E giusto che deve lavorare, vuol dire che quando sarà due uno ed uno l’altro si fa… così lavorano tutti e due… e penso che non gli ho detto niente di sbagliato io… gli possiamo dare tutto per lui?... tutto per lui?... tutto per lui?... ma non è giusto, che tu sei di Stignano (Cosimo LEUZZI) sempre… ha sbagliato DELUCA perché ha sbagliato, che ha fatto quello che ha fatto… non ha dato conto a nessuno, ha fatto per i fatti suoi… però voglio dire, adesso che facciamo lo abbandoniamo?... lo lasciamo solo?…/-/// COMMISSO: Ma lui adesso non ce l’ha più il silos?.../ BARRANCA: Ma adesso hanno messo la voce in giro che lo hanno venduto… che lo ha venduto a quell’altro… (frase inc.)… con MARCELLO CAVALLARO… hanno messo questa voce qua, adesso se è vero o non è vero... perché io non gli ho chiesto ne se è vero e ne se non è vero... d'ora in avanti se hanno problemi se li devono chiarire e se li devono aggiustare... che se li aggiustino...(inc.).../ COMMISSO: …(frase inc.)…-/// 1416 [BARRANCA: Loro erano nella pace MASTRO... e nella tranquillità, tranquilli... e non sono stati comodi... vanno a vedere le fesserie, le coglionette... (frase inc.)... se avete soldi da investire, investiteli e partecipate in mezzo agli altri, non andate vedendo...-/// COMMISSO: Ma loro hanno soldi?...-/// BARRANCA: Fesserie, non hanno niente, pidocchi... che è venuto ROCCO AQUINO che gli ha mandato a dire che li fa lavorare qua che vengono a lavorare per gli americani la per le case dice è giusto?... ma andate voi a chiederglielo… che io no vado a chiedergli niente a nessuno, se non avete soldi statevi a casa! giustamente andate la e gli dite vogliamo investire pure noi, è giusto che siamo a Caulonia... e vogliamo partecipare pure noi a questi lavori... prendete i soldi, li mettete e partecipate... “ma io ci devo pensare sopra…”… andate e diteglielo voi… che tutto il bordello questo è che dicono: viene quello!... (frasi inc. coperte da rumori di sottofondo).../ omissis BARRANCA: Mah, adesso vediamo cosa esce fuori... vediamo cosa esce fuori, che questo... non si è fatto vedere per niente, non sappiamo che problema c'è sotto.../ COMMISSO: No questo fatto di compare DAMIANO buonanima è troppo difficile ...troppo... è troppo vasto il giro... -/// BARRANCA: Se sanno qualcosa loro... se sanno qualcosa loro...-/// COMMISSO: A meno che non sanno qualche cosa loro, che ultimamente hanno avuto risposta di qualcosa che avrà potuto maturare una situazione di questi... non è che è una cazzata... -/// BARRANCA: ...(inc.)... sono partiti a fare una cosa di questi... non lo penso mai...mah...- / COMMISSO: ...(frase inc.).../ omissis La conversazione ambientale del 12.1.2010, progressivo 9590 Nel dialogo che segue, sono stati identificati con certezza per COMMISSO Giuseppe, gestore della lavanderia “Ape Green”, e MUIA’ Carmelo, detto “Mino”, nato a Siderno (RC) il 9 luglio 1972 e ivi residente in contrada Ferraro. Proseguendo un discorso lungo e articolato, tutto incentrato in affari di ‘ndrangheta (i cui contenuti, per chiarezza di esposizione, si riportano nei paragrafi pertinenti) i due mettono alla berlina le figure di tale “BARRANCA”, di “MIMMO PAPANDREA” e dello zio di quest’ultimo, “Nicolino …quello del supermercato”, estromessi dalle posizioni di potere del “Locale” di Caulonia (RC). I soggetti s’identificano: - “BARRANCA”, per BARRANCA Vittorio, di Nicolino e DE BLASIO Anna Rosa, nato a Caulonia (RC) il 1° giugno 1958, residente a Siderno (RC) in contrada Campo Inferiore. È coniugato con CURCIARELLO Maria, di Giovanni e FEDELE Lucia, nata a Perth (Australia) il 30 settembre 1969; - “MIMMO PAPANDREA”, per o PAPANDREA Domenico, di Cosimo e BAGGETTA Giuseppa, nato a Locri (RC) il 14 luglio 1983, residente a Caulonia Marina (RC) via Ubaldo Franco 6; - “Nicolino”, PAPANDREA Nicola, di Arcangelo e CARICARI Paolina, nato a Roccella Jonica (RC) il 19 marzo 1954, residente a Caulonia Marina (RC) via Polo Orsi 18. Come precisa meglio il “Mastro”, a oggi quello stesso “Locale” è comandato da tale “CHIERA”, mentre il “Contabile” sarebbe un soggetto originario di Stignano (RC): “…CONTABILE è quell’altro… il figlio di quello… il padre di quello… è di STIGNANO…”. I soggetti s’identificano: “CHIERA”, per il pregiudicato CHIERA Giuseppe, di Fiore, nato a Caulonia (RC) il 13 agosto 1960, ivi residente in Via Allaro; il “Contabile”, per SARACO Vincenzo, nato a Locri (RC) il 1° gennaio 1975, residente a Stignano (RC) in contrada Favaco 89. Poi, chiarisce di non nutrire particolare interesse per “Caulonia” e le sue vicende di ‘ndrangheta e, a dimostrazione di ciò, racconta di aver bloccato alcune loro cariche di “Santista”, invitandoli a rivolgersi alla “Provincia”: “…ma non tanto mi interessa Caulonia… mi hanno chiamato l’altra volta che volevano fare i SANTISTI e glieli ho bloccati… gli ho detto io che non li dovevano fare… che si deve passare (inc.) alla PROVINCIA a tutti quelli che… e non li hanno fatti…”. Riferendosi a un uomo di Bovalino (RC), MUIA’ Carmelo domanda se costui ha ancora la carica speciale di “MANDAIO” (il “VANGELO”). Il “Mastro”, pertanto, gli spiega che ora quel mandato l’avrebbe preso in carico “…uno di Polistena”; per quanto riguarda l’area di Reggio, invece, sarebbe “‘NTONI MANGLAVITI” a detenere lo stesso titolo criminale. Poi afferma che, con il blocco momentaneo delle concessioni sociali del “Locale” di Siderno sarebbero decadute tutte le cariche speciali; cosicché, a oggi, il “Vangelo” l’avrebbe solo “…questo SAFFIOTI di …(inc.)… nel carcere” - a quanto pare concessogli come premio - e uno di Platì (RC): “Uno per uno… della piana, non mi ricordo come si chiama… e un’altro di Reggio… sempre tre, uno due e tre… sempre uno della Jonica…”. Nonostante il tentativo del “Mastro” di sfuggire alla domanda, dissimulando di non conoscere i detentori di quelle cariche, MUIA’ Carmelo sa bene che le cose non stanno così, e, infatti, chiude il discorso con un’affermazione di sufficienza: “So che li sapete… andiamo a mangiare…”. omissis MUIA': Comunque a quest’altro l’ho visto che è un asino da parata, questo il BARRANCA… allora a Caulonia a chi c’è, pure a… come si chiama MIMMO PAPANDREA?... / COMMISSO: A PAPANDREA lo hanno cacciato fuori pure a un altro …(inc.)…/ MUIA': A suo zio?…/ COMMISSO: A quello NICOLINO… quello del supermercato…/ MUIA': Si, si ho capito…/ COMMISSO: Niente e là adesso il CAPO LOCALE è… un certo CARÈ, so chi cazzo è… li so a tutti… ah, no, no quello, lo so è una brava persona… ma mi sono dimenticato come si chiama CHIERA mi sembra che si chiama…/ MUIA': CHIERA… CHIERA…/ COMMISSO: CONTABILE è quell’altro… il figlio di quello… il padre di quello… è di STIGNANO… sono… li so a tutti… ma non tanto mi interessa Caulonia… mi hanno chiamato l’altra volta che volevano fare i SANTISTI e glieli ho bloccati… gli ho detto io che non li dovevano fare… che si deve passare (inc.) alla PROVINCIA a tutti quelli che… e non li hanno fatti… se li volete fare io non vengo e poi come vi cade ve la prendete… però non li hanno fatti, abbiamo mangiato lo stesso che hanno fatto la mangiata… poi gli ho detto se li volete fare glielo avvisate ad ogni… se vi danno la CARICA… glielo dite a tutti… li avranno fatti… a me che non me lo dite non mi interessa… noi non abbiamo CARICHE a Siderno, gli ho detto io…/ MUIA': Quello è sempre MANDAIO no?…/ COMMISSO: Eh?…/ MUIA': È sempre di Bovalino?…/ COMMISSO: Il MANDAIO l’hanno buttato fuori i Rosarnesi…/ MUIA': E chi ce l’ha?…/ COMMISSO: A Rosarno, là in quelle zone?…/ MUIA': Non c’era compare (inc.) che l’hanno fatto MANDAIO…(inc.)…/ COMMISSO: E gliel’hanno tolta a quello…/ MUIA': E chi l’ha presa?…/ COMMISSO: Non lo so, uno di Polistena… qualcuno di (inc.)… qua ce l’ha ‘NTONI MANGLAVITI…/ MUIA': ‘NTONI MANGLAVITI…(frase inc.)…/ COMMISSO: A Reggio…/ MUIA': A Reggio …(frase inc.)… il VANGELO è possibile che non ce l’hanno?.../ COMMISSO: Sempre quello è…/ MUIA': Non ce l’abbiamo a Siderno… o ce l’ha Bovalino?…/ COMMISSO: A Siderno nessuno…/ MUIA': E chi ce l’ha?…/ COMMISSO: Il VANGELO ce l’ha questo SAFFIOTI di …(inc.)… nel carcere…/ MUIA': Ah ce l’ha avuta per premio?…/ COMMISSO: E basta, quello di Plati’…/ MUIA': Ah, ho capito…/ 1419 COMMISSO: Uno per uno… della piana, non mi ricordo come si chiama… e un’altro di Reggio… sempre tre, uno due e tre… sempre uno della Jonica… uno… non mi ricordo preciso comunque non mi ricordo, a me …(inc)… / MUIA': So che li sapete… andiamo a mangiare… questa sera vado a vedere questo fatto, che dovevo partire questa settimana e non parto che devo disbrigare un sacco di cose in giro…/ omissis La conversazione ambientale del 2.2.2010, progressivo 10596 Nel dialogo che segue, sono stati identificati con certezza COMMISSO Giuseppe, gestore della lavanderia “Ape Green”, e AQUINO Rocco, di Vincenzo e COLUCCIO Teresa, nato a Marina di Gioiosa Ionica (RC) il 4 luglio 1960, ivi residente in contrada Porticato 43. Ad un certo punto della conversazione, i dialoganti si soffermano sui preparativi di un prossimo incontro di ‘ndrangheta, che, in effetti, si terrà l’indomani a Bovalino (incontro sul quale ci si è già ampiamente soffermati sopra), AQUINO Rocco si informa con il suo amico su che tipo di cariche criminali bisognerà assegnare: “E allora… non ho capito… a questi cosa gli dobbiamo dare?”. Facendo mente locale, il “Mastro” cerca di rammentare l’ultimo mandato assegnato a un uomo di quel clan: “Loro hanno… che gli abbiamo dato all’epoca?... la SANTA gliela abbiamo data?… la SANTA gliela abbiamo data?”. Poi, riflettendo sulla figura del candidato, si chiede: “A compare FRANCO, poveretto… non so che cosa gli dobbiamo dare...”. AQUINO si mostra in linea con tali conferimenti, e, comprovando la propria stima, non mostra alcuna remora a concedere loro qualsiasi tipo di incarico: “Cosa vorrebbero che gli sia dato noi gli diamo…”. Ciò nondimeno, COMMISSO pone un veto assoluto su degli altri soggetti che ambirebbero ad ottenere quello stesso genere di attribuzioni: “Ma non a questi di Guardavalle che stanno sparando…”, riferendosi, con ciò, all’omicidio di VALLELUNGA Damiano. In questo modo, COMMISSO Giuseppe porta a conoscenza il suo interlocutore di quanto gli sarebbe stato confidato su delitto: “Lo hanno visto che lo ammazzava questo CHIERA…”, ovvero che alcuni testimoni avrebbero riconosciuto “CHIERA” come l’artefice di quell’uccisione. Ad ogni modo, AQUINO Rocco sembra voler incolpare la vittima di aver avuto un atteggiamento bellicoso: “Si, ma dicono che …(inc.)… dicono che lo sparato… (frase inc.) …ha scatenato una guerra contro…”. Il tutto, continua spiegando il “Mastro”, sarebbe scaturito per: “…per quei fatti là… questi fatti qua, si…”, ossia - per come riferitogli da BARRANCA Vittorio nel corso della conversazione del 10 ottobre 2009 - per problemi di spartizione di appalti pubblici nel comune di Caulonia Marina (RC). omissis AQUINO: E allora… non ho capito… a questi cosa gli dobbiamo dare?...-/// COMMISSO: Ah?...-/// AQUINO: Cosa gli dobbiamo dare?...-/// COMMISSO: A questi?...-/// AQUINO: Uhm…-/// COMMISSO: Loro hanno… che gli abbiamo dato all’epoca?... la SANTA gliela abbiamo data?… la SANTA gliela abbiamo data?.../ AQUINO: Uhm… uhm…/ COMMISSO: A compare FRANCO, poveretto… non so che cosa gli dobbiamo dare.../ AQUINO: …(inc.)…-/// COMMISSO: ... poi quando siamo là vediamo, ci sono questi…-/// AQUINO: Cosa vorrebbero che gli sia dato noi gli diamo...-/// COMMISSO: Ma non a questi di Guardavalle che stanno sparando…-/// AQUINO: Ma dice che lui, MASTRO… dice che… (inc. per bassa tonalità di voce)… il fatto che sanno tutte cose…/ COMMISSO: E non andiamo?.../ AQUINO: Io non ho visto a nessuno, non l’ho visto più …(inc.)… che non fosse lui che ammazzato a questo…(inc.)… che non gli sembra che…/ COMMISSO: (testuale: u vitturu ca u mazzava chistu CHIERA) Lo hanno visto che lo ammazzava questo CHIERA …(frase inc.)… perché quest’altro che hanno sparato era un (inc.)…/ AQUINO: Si, ma dicono che …(inc.)… dicono che lo sparato… (frase inc.) …ha scatenato una guerra contro…(inc.)… / COM
 
caro.gnone
caro.gnone il 12/10/12 alle 17:44 via WEB
DA CINQUE MESI ASSISTIAMO CON SOFFERENZA E MALESSERE ALL'EPILOGO ANNUNCIATO GIA' NELLA PRIMA SEDUTA PROPRIO DAL SINDACO "NUOVO", "UN PAESE DESTINATO A SCOMPARIRE" O COME HA DETTO E CONTINUA A DIRE IL VICE "UN PICCOLO PAESELLO". PENSO DI CAPIRE COSA ILLUDEVANO I DUE, COMUNQUE EVITO DI SCRIVERE QUANTO MALE PENSO NON SOLO DEL PRIMO CITTADINO E DEL SUO "MEZZO". STESSA COSA PER IL RESTO DELLA COMPAGINE DELLA CRICCA. CI TENGO A RIBADIRE CHE PER ME MEDESIMO NON E' UNA QUESTIONE DI DESTRA, CENTRO-DESTRA O SINISTRA CENTRO-SINISTRA, NON CADIAMO IN UNA BANALITA' NELLA QUALE IL 55% O FORSE DI PIU' DEI CAULONIATI CADONO! IL PROBLEMA O MEGLIO I PROBLEMI SONO ALTRI. PRIMO SU TUTTI (SEMBREREBBE) IL DISINTERESSE TOTALE DELLA MAGISTRATURA SU TUTTE LE VICENDE DELL'ENTE COMUNALE, A SEGUIRE L'ESALTAZIONE DEL POTERE PERSONALE DEI SINGOLI INDIVIDUI COMPONENTI DELLA GIUNTA E LA FORZA INVINCIBILE DELLA CRICCA, QUELLA DEI QUATTRO PSEUDO DIRIGENTI COMUNALI. QUANDO LI VEDI PER STRADA SI SENTONO DEGLI ESSERI SUPERIORI, SUPER INTELLIGENTI E PRONTI A SCHIACCIARTI COME UN VERME CHE GLI TAGLIA IL PASSO. A SEGUIRE I VARI PORTABORSA TESTE DI LEGNO DEL GRUPPO TECNICO. PER TUTTO CIO' IL RINGRAZIAMENTO VA ALLA MINORANZA CHE PUR AVENDO NELLE MANI PREZIOSISSIMI MOTIVI PER CACCIARLI A CALCI NEL CULO, NON FA NULLA! LA CRICCA DA 5 MESI NON E' RIUSCITA A FARE NULLA, ANZI HA PEGGIORATO DI MOLTO L'INQUINAMENTO AMBIENTALE, QUELLA SPECIE DI DIFFERENZIATA CHE COMUNQUE IL SUVERO PORTAVA AVANTI, LA COLPA E' DEI PAESANELLI CHE NON HANNO VOLUTO O SAPUTO ESSERE DILIGENTI, TRANNE UNA PICCOLISSIMA PERCENTUALE, E' STATA SOSPESA. I 40.000 EURO SERVONO ALLA CRICCA PER ALTRI INCARTI. IN QUAST'ULTIMO PERIODO LA CRICCA NE HA STUDIATA UN'ALTRA, BLOCCANO LA RACCOLTA DELLA RSU FACENDO FINTA CHE IL COMPATTATORE E' ROTTO E DACCORDO CON QUALCHE LESTOFANTE PEGGIO DI LORO INTASCANO I SOLDI DELLE RIPARAZIONI, E' UN VECCHIO TRUCCO CHE ULTIMAMENTE A MANDATO IN GALERA PARECCHI PERSONAGGI. NON E' STATA RISOLTA L'ANNOSA QUESTIONE DELL'ACQUA ALL'ARSENICO, SONO ANNI E ANNI CHE I CAULONIATI BEVONO VELENO, IL PROBLEMA E' VENUTO FUORI PERCHE' QUALCUNO NON HA POTUTO TENERE NMASCOSTA LA COSA. SUL LUNGOMARE DEL PIANTO (E' STATO RIBATTEZZATO COSI' DA QUALCUNO) IO AGGIUNGO, LUNGOMARE VALLELUNGA-LEUZZI GIA' DEL PIANTO! TUTTO IL GIORNO SONO ACCESE LE LUCI, CENTINAIA DI LAMPADE. A MONASTERACE LA SINDACHESSA HA ORGANIZZATO LE GIORNATE PER LA PULIZIA DELL'AMBIENTE, I NOSTRI NON SI SFORZANO NEANCHE AD INVITARE I PAESANELLI PER RIPULIRE TARANTINO, GLI ANNI SCORSI CI HA PENSATO IL SINDACO ODIERNO A CONTRIBUIRE AD INQUINARE DI PIU' LA ZONA, C'E' LA ZONA VIGNACORTE E TANTE ALTRE ANCORA CHE VANNO RIPULITE. ANCHE LA ZONA CORTIGLIO E' PIENA DI RIFIUTI, MA QUESTA E' UN'ALTRA STORIA. LE FIUMARE SONO PIENE DI RIFIUTI E MATERIALI PERICOLOSI. LE CONTRADE SONO DISCARICHE APERTE A TUTTI I RIFIUTI. SONO TUTTI SITI DA BONIFICARE. LA CITTADINANZA HA LE TASCHE PIENE. SINDACO, VICE SINDACO E ASSESSORI RINGRAZIATE LA MINORANZA, I TRE VI VOGLIONO VERAMENTE BENE E NON FARANNO NULLA PER FARVI CADERE. SE LA POSTO VOSTRO CI VOSSERO STATI LORO, SONO PIU' CHE CERTO CHE IN MENO DI UNA SETTIMANA LI AVRESTE FATTI FUORI. GRAZIE MIMMO, GRAZIE DOMENICO E GRAZIE ATTILIO. NON E' COSI' CHE SI FA IL BENE DEL PAESELLO DI LINU DA GURNA NIGRA. UN PICCOLO SUSSULTO DI DIGNITA', NON PERSONALE QUELLA C'E', QUELLA POLITICA NON ESISTE!!!
 
kosmos1986
kosmos1986 il 12/10/12 alle 18:31 via WEB
CAULONIA SI DEVE PREPARARE PER IL DOPO ALLA PRESENTE AMMINISTRAZIONE. Un SINDACO-MEDICO, il VICE sotto osservazione e sospettato gia' di qualche cosa o altro. Gli assessori che ancora devono dimostrare il loro valore e di saper fare la giusta amministrazione (e non solo questa sporca politica), Un Comune gestito bene, avrebbe gia' risolto il problema "DIFFERENZIATA". Dove abbiamo il clima migliore del mondo che viene inquinato dal comune stesso che brucia la plastica, carta e tutt'altro che dovrebbero invece portare soldi nella cassa comunale. Ci delule vedere questi totali EGOISTI, al comando di un paese che potrebbe vivere solo col turismo. I Britannici sono qui, ma totalmente IGNORATI da questi personaggi al comando. Hanno perso la strapagata TARANTELLA. La recente gestione di immigrati ha' arricchito nipotine, ma quando si parla di TRASPARENZA, BUONGOVERNO, sono totalmente dei falliti. Dove sono i soldi dell'Europa per progetti? Appena arriva la legge, vogliamo vedere un po' di controlli alle finanze del Comune. Vogliamo sapere PERCHE', certi individui di questo comando si arricchiscono in proporzione all'impoverimento dei paisani. Siamo gia supertassati, ora l'IMU, dopo ICI, l'acqua avvelenata straapagata, spazzatura nelle strade, e fogne che non funzionano. QUESTO E' IL MEGLIO CHE QUESTI LESTOFANTI POSSONO/sanno FARE?
 
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Non è facile vivere in Calabria, non è facile scrivere di ‘ndrangheta, denunciare. Ma bisogna sacrificarsi per la libertà di informare. Ci hanno detto ‘siediti’ e ci siamo alzati, ci hanno detto ‘non fare questo, non fare quello’ e noi l’abbiamo fatto… Ci hanno detto ‘non scrivere’ e noi abbiamo scritto e continueremo a farlo. Non saranno proiettili, buste gialle, lettere minatorie a fermarci. Non sarà una macchina bruciata a fermare il nostro ardore, a frenare la nostra rabbia.

 

 

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