POVERA CAULONIA

RICCHI INTRALLAZZISTI & MISERABILI MESTIERANTI

 

 

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BASTA NIENTE PER FAR CADERE LA CRICCA DEL PAESELLO DI LINU DA GURNA NIGRA. PROVARE PER CREDERE!

CONFERIMENTO INCARICHI E CONSULENZE ESTERNE. OBBLIGO DI PUBBLICAZIONE, AI SENSI DEI COMMI 18 E 54 DELL'ART. 3 DELLA FINANZIARIA 2008 (LEGGE 25.12.2007, N. 244) DEGLI INCARICHI PROFESSIONALI CONFERITI DAL COMUNE DI... PUBBLICAZIONE CONFERIMENTO DI INCARICHI A COLLABORATORI E CONSULENTI ESTERNI.

Art. 3 comma 18 L. 24/12/2007 n. 244

I contratti relativi a rapporti di consulenza esterna con le pubbliche amministrazioni sono efficaci a decorrere dalla data di pubblicazione del nominativo del consulente, dell’oggetto dell’incarico e del relativo compenso sul sito istituzionale dell’Amministrazione stipulante.

PUBBLICAZIONE DEI COMPENSI EROGATI AI COLLABORATORI E CONSULENTI ESTERNI
Art. 1 comma 127L. 23/12/1996 n. 662, così come modificato art. 3 comma 54 L. 24/12/2007 n. 244

Le amministrazioni pubbliche sono tenute a pubblicare sul proprio sito web, i provvedimenti di incarico a collaboratori e consulenti esterni indicando il nominativo, la ragione dell’incarico e l’ammontare erogato.

ANAGRAFE DELLE PRESTAZIONI
Art. 53 D. Lgs. n. 165 del 30/03/2001 così come modificato dall’art. 34 L. n. 248/2006

Le amministrazioni pubbliche sono tenute a comunicare semestralmente l’elenco dei collaboratori esterni e dei soggetti cui sono stati affidati incarichi di consulenza al Dipartimento della Funzione Pubblica, con l’indicazione della ragione dell’incarico e dell’ammontare dei compensi. Devono poi rendere noti, mediante inserimento nelle proprie banche dati accessibili al pubblico per via telematica, gli elenchi dei propri consulenti indicando l’oggetto, la durata e il compenso dell’incarico. Tale obbligo è in vigore dall’anno 2006. 

 caro.gnone il 2012-10-12 17:44:36
DA CINQUE MESI ASSISTIAMO CON SOFFERENZA E MALESSERE ALL'EPILOGO ANNUNCIATO GIA' NELLA PRIMA SEDUTA PROPRIO 
DAL SINDACO "NUOVO", "UN PAESE DESTINATO A SCOMPARIRE" O COME HA DETTO E CONTINUA A DIRE IL VICE "UN PICCOLO PAESELLO". PENSO DI CAPIRE COSA ILLUDEVANO I DUE, COMUNQUE EVITO DI SCRIVERE QUANTO MALE PENSO NON SOLO DEL PRIMO CITTADINO E DEL SUO "MEZZO". STESSA COSA PER IL RESTO DELLA COMPAGINE DELLA CRICCA. CI TENGO A RIBADIRE CHE PER ME MEDESIMO NON E' UNA QUESTIONE DI DESTRA, CENTRO-DESTRA O SINISTRA CENTRO-SINISTRA, NON CADIAMO IN UNA BANALITA' NELLA QUALE IL 55% O FORSE DI PIU' DEI CAULONIATI CADONO! IL PROBLEMA O MEGLIO I PROBLEMI SONO ALTRI. PRIMO SU TUTTI (SEMBREREBBE) IL DISINTERESSE TOTALE DELLA MAGISTRATURA SU TUTTE LE VICENDE DELL'ENTE COMUNALE, A SEGUIRE L'ESALTAZIONE DEL POTERE PERSONALE DEI SINGOLI INDIVIDUI COMPONENTI DELLA GIUNTA E LA FORZA INVINCIBILE DELLA CRICCA, QUELLA DEI QUATTRO PSEUDO DIRIGENTI COMUNALI. QUANDO LI VEDI PER STRADA SI SENTONO DEGLI ESSERI SUPERIORI, SUPER INTELLIGENTI E PRONTI A SCHIACCIARTI COME UN VERME CHE GLI TAGLIA IL PASSO. A SEGUIRE I VARI PORTABORSA TESTE DI LEGNO DEL GRUPPO TECNICO. PER TUTTO CIO' IL RINGRAZIAMENTO VA ALLA MINORANZA CHE PUR AVENDO NELLE MANI PREZIOSISSIMI MOTIVI PER CACCIARLI A CALCI NEL CULO, NON FA NULLA! LA CRICCA DA 5 MESI NON E' RIUSCITA A FARE NULLA, ANZI HA PEGGIORATO DI MOLTO L'INQUINAMENTO AMBIENTALE, QUELLA SPECIE DI DIFFERENZIATA CHE COMUNQUE IL SUVERO PORTAVA AVANTI, LA COLPA E' DEI PAESANELLI CHE NON HANNO VOLUTO O SAPUTO ESSERE DILIGENTI, TRANNE UNA PICCOLISSIMA PERCENTUALE, E' STATA SOSPESA. I 40.000 EURO SERVONO ALLA CRICCA PER ALTRI INCARTI. IN QUAST'ULTIMO PERIODO LA CRICCA NE HA STUDIATA UN'ALTRA, BLOCCANO LA RACCOLTA DELLA RSU FACENDO FINTA CHE IL COMPATTATORE E' ROTTO E DACCORDO CON QUALCHE LESTOFANTE PEGGIO DI LORO INTASCANO I SOLDI DELLE RIPARAZIONI, E' UN VECCHIO TRUCCO CHE ULTIMAMENTE A MANDATO IN GALERA PARECCHI PERSONAGGI. NON E' STATA RISOLTA L'ANNOSA QUESTIONE DELL'ACQUA ALL'ARSENICO, SONO ANNI E ANNI CHE I CAULONIATI BEVONO VELENO, IL PROBLEMA E' VENUTO FUORI PERCHE' QUALCUNO NON HA POTUTO TENERE NMASCOSTA LA COSA. SUL LUNGOMARE DEL PIANTO (E' STATO RIBATTEZZATO COSI' DA QUALCUNO) IO AGGIUNGO, LUNGOMARE VALLELUNGA-LEUZZI GIA' DEL PIANTO! TUTTO IL GIORNO SONO ACCESE LE LUCI, CENTINAIA DI LAMPADE. A MONASTERACE LA SINDACHESSA HA ORGANIZZATO LE GIORNATE PER LA PULIZIA DELL'AMBIENTE, I NOSTRI NON SI SFORZANO NEANCHE AD INVITARE I PAESANELLI PER RIPULIRE TARANTINO, GLI ANNI SCORSI CI HA PENSATO IL SINDACO ODIERNO A CONTRIBUIRE AD INQUINARE DI PIU' LA ZONA, C'E' LA ZONA VIGNACORTE E TANTE ALTRE ANCORA CHE VANNO RIPULITE. ANCHE LA ZONA CORTIGLIO E' PIENA DI RIFIUTI, MA QUESTA E' UN'ALTRA STORIA. LE FIUMARE SONO PIENE DI RIFIUTI E MATERIALI PERICOLOSI. LE CONTRADE SONO DISCARICHE APERTE A TUTTI I RIFIUTI. SONO TUTTI SITI DA BONIFICARE. LA CITTADINANZA HA LE TASCHE PIENE. SINDACO, VICE SINDACO E ASSESSORI RINGRAZIATE LA MINORANZA, I TRE VI VOGLIONO VERAMENTE BENE E NON FARANNO NULLA PER FARVI CADERE. SE LA POSTO VOSTRO CI VOSSERO STATI LORO, SONO PIU' CHE CERTO CHE IN MENO DI UNA SETTIMANA LI AVRESTE FATTI FUORI. GRAZIE MIMMO, GRAZIE DOMENICO E GRAZIE ATTILIO. NON E' COSI' CHE SI FA IL BENE DEL PAESELLO DI LINU DA GURNA NIGRA. UN PICCOLO SUSSULTO DI DIGNITA', NON PERSONALE QUELLA C'E', QUELLA POLITICA NON ESISTE!!! 

 kosmos1986 il 2012-10-12 18:31:45
CAULONIA SI DEVE PREPARARE PER IL DOPO ALLA PRESENTE AMMINISTRAZIONE. Un SINDACO-MEDICO, il VICE sotto 
osservazione e sospettato gia' di qualche cosa o altro. Gli assessori che ancora devono dimostrare il loro valore e di saper fare la giusta amministrazione (e non solo questa sporca politica), Un Comune gestito bene, avrebbe gia' risolto il problema "DIFFERENZIATA". Dove abbiamo il clima migliore del mondo che viene inquinato dal comune stesso che brucia la plastica, carta e tutt'altro che dovrebbero invece portare soldi nella cassa comunale. Ci delule vedere questi totali EGOISTI, al comando di un paese che potrebbe vivere solo col turismo. I Britannici sono qui, ma totalmente IGNORATI da questi personaggi al comando. Hanno perso la strapagata TARANTELLA. La recente gestione di immigrati ha' arricchito nipotine, ma quando si parla di TRASPARENZA, BUONGOVERNO, sono totalmente dei falliti. Dove sono i soldi dell'Europa per progetti? Appena arriva la legge, vogliamo vedere un po' di controlli alle finanze del Comune. Vogliamo sapere PERCHE', certi individui di questo comando si arricchiscono in proporzione all'impoverimento dei paisani. Siamo gia supertassati, ora l'IMU, dopo ICI, l'acqua avvelenata straapagata, spazzatura nelle strade, e fogne che non funzionano. QUESTO E' IL MEGLIO CHE QUESTI LESTOFANTI POSSONO/sanno FARE? 


  

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Commenti al Post:
comuneufficiocoltura
comuneufficiocoltura il 13/10/12 alle 16:10 via WEB
Trovo disdicevole, senza senso e di una tristezza l'uso personale e propagandistico che la cricca del paesello di linu da gurna nigra fa del sito ufficiale del comune. Il "portale" del comune è e deve essere una porta aperta su tutto cio' che riguarda la gestione amministrativa e non un foglio ad uso e consumo della cricca. Il pretino tanto amato dalle paesanelle permette di mischiare Sacro e profano, diventanto di fatto lo sponsor ufficiale al ciucciaro & c. Sotto l'effigie di Santo Ilarione primeggia il logo della tarntella. I paesanelli contenti e felici grideranno evviva evviva il ciucciaro e chi lo porto'. Torniamo all'uso personale e propagandistico del portale del comune, la cricca si gurda bene dal mettere on line i nominativi delle persone foraggiate a spese dei paesanelli, come non metteranno mai le copie dei bilaci e le copie delle dichiarazioni complete di 770. Banalizzano su tutto e nel contempo si vedono i propri interessi. Stasera ci sara' l'ennesimo incontro, richiesto dai tre da chiazza, ovvero l'apologia dei cirlatani alla scaltrezza della cricca. Ci racconteranno le solite cazzate ma si guarderanno bene dal mandare alla malora la giunta del paesello di linu da gurna nigra. Hanno per le mani armi micidiali per mandare tutto all'aria, ma non faranno niente per riportare e ristabilire la verita' storica sulle malverserie, sugli abusi e prevaricazioni che per 30 lunghi anni ha e sta subendo il popolo cauloniese. Non ci sono riscontri uguali o peggiori in altri enti comune. Non ci sono riscontri di alcun genere neanche gurdando nelle carte delle commissioni dei comuni sciolti per mafia in una qualsiasi parte d'Italia. Quello che è accaduto e accade a caulonia è inimmaginabile per tutti gli esseri normali. Quanto è accaduto con la riconferma della bassotta nana, e la coaptazione del nipote du sguerciu e di qualche altra/o nullafacente è lo specchio del mito della vagabonderia cauloniese. A sentire il lancia senior, lo sguerciolino ha macinato lauree e master a non finire per poi finire nel paese di linu da gurna nigra a braccetto col gayo pretino dalle mutande cacate.
 
pepepaglione
pepepaglione il 13/10/12 alle 22:52 via WEB
CERCATE DI NON FARVI IMBROGLIARE, PER QUANTO RIGUARDA LA TRASPARENZA E L'OBBLIGO-DOVERE DI PUBBLICAZIONE SUL SITO ISTITUZIONALE GLI INCARCHI E LE CONSULENZE A PERSONE ESTERNE ALL'AMMINISTRAZIONE IDEM PER IL PERSONALE DELL'ENTE, LA LEGGE ESISTE GIA' DAL 2001 ED E' LA 165. PERTANTO SI PUO' CHIEDERE CONTO DEGLI ULTIMI DIECI ANNI. CONSIDERATO CHE NESSUN INCARICO O CONSULENZA E' STATO MAI RIPORTATO SUL SITO DEL COMUNE CHI HA FIRMATO LA CONSULENZA E L'INCARICO DEVE PAGARE DI PERSONA QUANTO SPESO DALL'ENTE. I CAULONIATI STIANO COMUNQUE TRANQUILLI, I TRE DA CHIAZZA NON FARANNO NULLA PER FAR VENIRE A GALLA LE SPESE ALLEGRE DEL BARO.. E DI TUTTA LA CRICCA. Incarichi art. 7 decreto legislativo 165/01 conferiti dalla Città di ........ determinazione numero ................ esecutiva dal ........................ oggetto dell'incarico ................ nominativo ........................... incaricato ........................... inizio incarico ...................... fine incarico ........................ ammontare impegno di spesa (iva inclusa) ............................. Vanno messi online anche i Canoni di affitti passivi.
 
femalerosa
femalerosa il 13/10/12 alle 23:35 via WEB
13-10-2012 - 17:28:00 - Alessandro Marciano' libero, la deputata Lagana' condannata. Non hanno piu' fiato in gola. Lo hanno utilizzato tutto per chiedere le dimissioni della Polverini, di Formigoni e Scopelliti, e cosi' i Minniti, i D'Attorre, i Lumia, in permanenza contigui all'Innocente Signora della Sanita', tacciono. di PASQUINO CRUPI Alessandro Marcianò, della cui qualità di mandante dell’assassinio Fortugno abbiamo sempre dubitato, è tornato a casa. La VI sezione penale della Cassazione non gli ha cucito addosso il sacco dell’ergastolano, non essendoci prove a suo carico. Il pronunciamento della Cassazione, che ha lasciato di sale i profittatori dell’assassinio Fortugno e i barbari della giustizia come vendetta di parenti prossimi e lontani delle vittime, è avvenuto il 3 ottobre. Nella stessa giornata, in un’aula del Tribunale di Locri, il Pm, a conclusione della sua requisitoria, chiedeva tre anni di carcere per l’imputata Maria Grazia Laganà, deputata del Pd, avanguardia fiammante dell’antimafia, della Legalità, gola canora della lingua forcaiola acclamante a ogni arresto, a ogni retata giudiziaria, a ogni condanna in primo grado, e già nemica di ogni garantismo. Che ora, lasciato il suo reo ufficio di garante dei malfattori, dovrebbe farla andare tra la gente come persona presuntivamente innocente fino a giudizio definitivo. Poiché ben si capisce che il garantismo non è il nervo più sensibile della Costituzione, ma il sofà in cui gli eccellenti macellai del diritto si stravaccano quando finiscono sub judice. Riprendo la cronaca. Il 6 ottobre il Collegio giudicante accoglie parzialmente la richiesta del Pm e condanna la fiera parlamentare a due anni di carcere (pena sospesa) per truffa, falso e abuso ai danni dell’azienda sanitaria di Locri della quale era vicedirettrice sanitaria. Non esiste più l’immunità parlamentare e non è entrata nell’uso, che spesso vale più d’una legge, l’immunità da gramaglie. Siccome il silenzio è d’oro e la parola è d’argento, durante tutte le fasi del processo l’imputata Maria Grazia Laganà s’è avvalsa della facoltà di non rispondere, come in genere fanno i pezzi di malacarne. Ma il codice di procedura penale prevede anche questa risorsa per l’imputato e non ce ne scandalizziamo. Ci colpisce soltanto l’affinità oggettiva tra i consolidati malfattori e i raffinati difensori della legalità. Comunque, la Signora ha parlato. Nella mattinata del 6 ottobre ha reso dichiarazioni spontanee al Collegio giudicante prima che entrasse in Camera di Consiglio e, come ogni imputato che si rispetti e che abbia rispetto di sé, la signora deputata ha respinto ogni accusa. S’è proclamata innocente, ha condannato come non vere le cose dette contro di lei. Poiché, da imputata, non poteva dire cose diverse, alcunché che la accusasse, Ella s’è retoricamente impigliata in un esercizio di lingua senza senso. La Signora ha poi parlato di nuovo a sentenza pronunciata. Sentenza - ripeto - di condanna. E ha detto cose che sarebbe stato meglio tacere. Ha detto, e noi le sue parole le mettiamo in maiuscolo perché meritano il massimo dell’attenzione: «Non pensavo di dover pagare anche questo tributo all’impegno per la legalità e la lotta a qualsiasi forma di criminalità, a cominciare da quella mafiosa». Aveva torto Rabelais. Se, come lui sosteneva, il ridicolo uccide, a quest’ora la offensa deputata del Pd per grazia di crisantemi dovrebbe essere stata ridotta a cenere. E, poiché a cenere non è stata ridotta, ci chiarisca: ma è stata condannata per il reato di tributo alla lotta contro la ‘ndrangheta o per il reato di truffa? Avrà voluto significare che la ‘ndrangheta non perdona e ha a sua disposizione un po’ di giudici che offrono il loro braccio giuridico alle sue vendette? è purtroppo vero. Il dolore toglie libertà al pensiero e lo distorce. Tale il caso dell’addolorata deputata Pd. A voler dire tutta la verità, noi non siamo colpiti da queste dichiarazioni che solo per non alzare sui tacchi il personaggio non definiamo eversive. Siamo sconcertati dal silenzio tenero della coorte della Laganà. Dal silenzio di De Sena e di Lumia, di D’Attore e di Minniti. Delle donne antimafia, che sempre solidarizzano con la magistratura e, questa volta, consentono che che la Laganà la azzanni. Siamo sconcertati dal silenzio sul tartufismo della signora Maria Grazia Laganà, che non onora né la democrazia né la legalità, quando compie l’estremo sacrificio di dimettersi dal gruppo parlamentare del Pd e di sospendersi da dirigente e iscritta del Pd. E perché non anche dalla Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali. E perché non anche da deputata? Enzo Tortora fu capace di tanto e di più. Rinunciò all’immunità parlamentare. Si dimise da deputato europeo. Rischiò di tornare in carcere, e ci tornò. Nella situazione data, la deputata Maria Grazia Laganà rischia solo di perdere lo stipendio. Ma di dimissioni dalla Camera non se ne parla. E i muti del suo Partito moralizzatore questo estremo sacrificio pecuniario non chiedono. Non hanno più corde vocali. Si sono sgolati per reclamare le dimissioni della Polverini, di Formigoni, e Scopelliti, i Minniti, i D’Attorre, i Lumia, contigui alla deputata Maria Grazia Laganà, tacciono. L'EX MANDANTE Alessandro Marcianò, Caposala dell’Asl di Locri, fu arrestato con l’accusa di essere il mandante dell’omicidio del vicepresidente del Consiglio Regionale, Dr. Francesco Fortugno. Condannato all’ergastolo insieme al figlio Giuseppe, Salvatore Ritorto, Domenico Audino, ai quali avrebbe commissionato l’esecuzione del delitto. Il 3 ottobre la VI Sezione penale della Cassazione ha sentenziato che non ci sono prove per inchiodare Alessandro Marcianò quale mandante e per farne - deduciamo noi - il capro espiatorio del Gran Giallo cruento della Locride. I BRACCISTI Il 3 ottobre 2012 la Cassazione ha confermato la condanna all’ergastolo per Salvatore Ritorto, Domenico Audino, Giuseppe Marcianò quali esecutori materiali dell’assassinio Fortugno. Esecutori materiali per conto di chi e mandati da chi, visto che la Cassazione, per ragioni di civiltà giuridica, ha cassato Alesandro Marcianò quale mandante? LA VEDOVA Figlia dell’ex deputato Mario Laganà, ex vicedirettore dell’Asl di Locri, nominata parlamentare nel 2008 dal Pd dopo l’assassinio del marito Francesco Fortugno. Ha aperto bocca per declamare, imprecare, accusare, plaudire a ogni arresto e condanna, l’uno e l’altro già prova definitiva di colpevolezza. Il 6 ottobre è stata condannata dal Tribunale per truffa ai danni dell’Azienda ospedaliera di Locri. Naturalmente si è dichiarata innocente. Innocente, non presuntivamente innocente. LA VITTIMA Francesco Fortugno, Primario dell’Ospedale di Locri, vicepresidente del Consiglio regionale della Regione Calabria, ha fatto parte della Commissione per la legge di riforma sanitaria. Galatumo e politico per bene, sindacalista della Cgil, nel 2005 entra, per la seconda volta, in Consiglio regionale e ne diviene vicepresidente. Dopo l’omicidio, sul suo nome s’è scatennata una indicibile strumentalizzazione. LA DICHIARAZIONE «Prendo atto della decisione dei giudici, che rispetto ma che non posso assolutamente accettare, ribadendo ancora una volta la mia completa estraneità ai fatti contestati. La presunta tentata truffa che avrei commesso si basa su atti che non recano la mia firma ma quella di un’altra persona che, imputata nello stesso processo, è stata assolta. A questo punto, non intendo sottrarmi neppure a un’ulteriore valutazione di merito: quei presidi sanitari, che non ho mai ordinato né imposto ad altri di ordinare, erano comunque utili e, anzi, indispensabili per una struttura fondamentale come quella del pronto soccorso dell’ospedale di Locri. In attesa di poter ricorrere in appello reputo doveroso autosospendermi da ogni incarico di partito, dal gruppo parlamentare e anche da iscritta del Partito Democratico».
 
nella.merda
nella.merda il 14/10/12 alle 14:54 via WEB
DOPO IL SINDACO TAUMATURGO CHE TANTA MODERNITA', LAVORO, RICCHEZA E FELICITA' HA PORTATO AI CAULONIATI OGGI GLI STESSI SI INCHINANO AL SINDACO BENEFATTORE. IL BENEFATTORE HA DICHIARATO: SE ENTRO CINQUE GIORNI NON SI RISOLVE IL PROBLEMA DELL'ACQUA ALL'ARSENICO, LO RISOLVERO' IO STESSO CON I MIEI RISPARMI. A QUESTO PUNTO LA DOMANDA LECITA E'; IL SINDACO QUESTI RISPARMI COME LI HA ACCUMULATI SE IN VITA SUA NON HA MAI LAVORATO? I QUATTRO SOLDI CHE FACEVA COPIANDO RICETTE AL POSTO DEL DENTISTA SE LI GIOCAVA A POKER. SARANNO I SOLDI RUBATI CIRCONVENZIONANDO LA SIGNORINA DI VIA VINCENZO NIUTTA. SARANNO I SOLDI RUBATI ALLE ASSICURAZIONI CON I FINTI INCENDI AL NEGOZIO DELLE NOBILE CONSORTE. SARANNO I SOLDI RUBATI ALLE ASSICURAZIONI DEL PRODE SUOCERO ILARIO O QUALCHE MAZZETA ANTICIPATA SUI FUTURI APPALTI CHE SARANNO CONCESSI ALLA LOCALE COME SUGGERITO DA LINU DA GURNA NIGRA? L'ENIGMA PERMANE, I CAULONIATI NEL RINGRAZIARE SAPRANNO RIPAGARE IL SINDACO BENEMERITO, ALLE PROSSIME POLITICHE RICEVERA' 7898 VOTI DAL PAESELLO DI LINU DA GURNA NIGRA.
 
 
babyminkia
babyminkia il 14/10/12 alle 19:51 via WEB
LA MIA INTERVISTA AL SINDACO/MEDICO. Buon giorno Sign. SINDACO/MEDICO. Oggi vorrei chiarire la questione delle sue funzioni. Ci puo dire cosa fa ogni giorno, il SINDACO o il MEDICO? RISP. Dipende come mi sento o cosa necessita di fare. DOM.-Lei viene pagato per fare il sindaco e per fare il dottore vero? RISP. Ma si! Se faccio 2 lavori mi devo pagare ed e' giusto. DOM. Il tempo per fare 2 lavori, dove lo trova? RISP. Io lavoro di giorno e di notte se e' necessario, e quindi la schiavitu' e finita e giustamente mi pago. DOM. Lei lavora pure di fine settimana? RISP. Si sempre. Non ho' piu' un minuto libero neanche di andare a fare la pipi', giocare le carte nella piazza Mese, non ho tempo per cenare con amici. DOM. E di medicina, cosa gestisce? RISP. Niente di essenziale. ci sono superiori con grande responsibilta' ma io non sono impegnato alla grande. DOM. Lei continuera' a fare politica? RISP. Finche' mi voteranno la faro'.
 
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Non è facile vivere in Calabria, non è facile scrivere di ‘ndrangheta, denunciare. Ma bisogna sacrificarsi per la libertà di informare. Ci hanno detto ‘siediti’ e ci siamo alzati, ci hanno detto ‘non fare questo, non fare quello’ e noi l’abbiamo fatto… Ci hanno detto ‘non scrivere’ e noi abbiamo scritto e continueremo a farlo. Non saranno proiettili, buste gialle, lettere minatorie a fermarci. Non sarà una macchina bruciata a fermare il nostro ardore, a frenare la nostra rabbia.

 

 

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