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IL PAESELLO DI LINU DA GURNA NIGRA SPOSTERA' DAL SUO UFFICIO IL PREGIUDICATO COMPARE DEL BARO..!!!

Ddl Anticorruzione, è legge: ecco il testo e le novità.
Prevenzione e repressione corruzione e illegalità nella PA.

Il DDL anticorruzione è diventato legge, come molti altri provvedimenti di questo Governo tecnico, cerca di allineare il Paese agli standard europei; l’obiettivo, infatti, è quello di intensificare l’efficacia e la praticità delle misure di opposizione al fenomeno della corruzione, mirando ad omogeneizzare l’ordinamento, in virtù della tradizione giuridica italiana, alle indicazioni recepite da strumenti sovranazionali di contrasto alla corruzione già ratificati dall’Italia (Convenzione Onu di Merida e Convenzione penale sulla corruzione di Strasburgo). Si sono tenute in considerazione, inoltre, le raccomandazioni dettate all’Italia dai gruppi di lavoro interni all’ Ocse e al Consiglio d’Europa che controllano la conformità degli standards internazionali della normativa interna di opposizione alla corruzione.

Vediamo dunque tutte le novità del DDL.

 Le modifiche inserite hanno come fine, in base anche alle indicazioni Ocse e Greco, una precisazione migliore delle condotte ora previste dall’ art. 317 del codice penale (sanzionate con una pena da 4 a 12 anni) in maniera tale da bilanciarne il diverso disvalore. Dunque si interviene sull’ art 317 c.p. per circoscriverlo alla semplice ipotesi in cui la condotta concussiva abbia provocato un effetto di costrizione nei riguardi del privato da parte del pubblico ufficiale che, in virtù della sua autorità, ha la facoltà di stabilire il metus publicae potestatis.

La pena minima, nella fattispecie, è salita dagli odierni 4 anni a 6, restando inalterata la misura massima di anni 12. Le condotte di induzione attualmente contemplate dall’ art. 317 c.p. vanno a confluire nell’ Indebita induzione a dare o promettere denaro o altra utilità (art. 319 quater c.p.) In questa circostanza i soggetti attivi sono sia il pubblico ufficiale sia l’incaricato di pubblico servizio e la punibilità, oltre che per costoro (da un minimo di 3 ad un massimo di 8 anni) è prevista anche per il privato che, non essendo obbligato ma solamente indotto alla promessa o dazione, conserva una possibilità di scelta criminale che giustifica una, seppur limitata, pena (fino a 3 anni).

Un altro articolo a subire un cambiamento è l’art. 318 c.p. che concerne la corruzione per atto conforme ai doveri d’ufficio con la nuova fattispecie di Corruzione per l’esercizio della funzione (pena da un minimo di 1 a un massimo di 5 anni) capace di garantire una copertura normativa sia alle suddette ipotesi, sia nelle circostanze riguardanti l’esercizio della funzione.

Sono previsti poi incrementi di pena per i reati di Corruzione in atti giudiziari (la pena contemplata per l’ipotesi base passa da tre – otto anni a quattro – dieci, mentre per la forma aggravata di cui al secondo comma dell’art. 319 ter si prolunga la pena minima da quattro a cinque anni), di corruzione propria (da quattro a otto anni rispetto agli attuali due – cinque), di Peculato (la pena minima passa da tre a quattro) e di Abuso di ufficio ( dagli attuali sei mesi – tre anni si passa da uno a quattro anni).

 Il completamento del sistema di tutela si verifica con l’introduzione nel codice del delitto di Traffico di influenze illecite osservato dall’art. 346 bis c.p. (da uno a tre anni di reclusione). L’obiettivo è garantire una tutela anticipata dei beni del buon andamento e dell’imparzialità della pubblica amministrazione, sanzionando così gli atteggiamenti eventualmente preannunciatori all’ accordo corruttivo. La previsione osserva, in conformità con le indicazioni sovranazionali, la punibilità sia di chi si fa consegnare o promettere del denaro o altra utilità, sia di chi eroga o promette, mediante una azione con riferimento ad un atto avverso ai doveri dell’ufficio o all’omissione o al ritardo di un atto dell’ufficio.

La strategia di opposizione alla corruzione è messa in atto mediante un rafforzamento dell’attuale risposta penale rispetto a dazioni illecite nell’ambito privato. L’obiettivo è portato a termine con una revisione dell’attuale art. 2635 c.c. rubricato Corruzione tra privati ( pena da uno a tre anni di reclusione). Le modifiche influiscono soprattutto sulla collettività degli autori, comprendendo tra i soggetti attivi insieme ad amministratori, direttori generali, dirigenti preposti alla formulazione dei documenti contabili societari, sindaci e liquidatori, coloro che sono controllati o alle dipendenze di questi ultimi.

Si procede d’ufficio nella circostanza in cui ci sia una distorsione della concorrenza nell’ acquisizione di beni e servizi ( non più solo su querela di parte) e si prevedere la riferibilità della dazione o promessa di liquidità o altra utilità non solo ai soggetti attivi ma anche a terzi. C’è di più, l’art. 2635 c.c. viene introdotto fra i reati presupposto della responsabilità dell’ente ai sensi del d.lgs. 231 del 2001, avuto in merito al comportamento di chi dà o promette denaro o altra utilità, il quale avrà la possibilità di agire bene nell’ interesse dell’ente di appartenenza.

Per quanto riguarda, invece, le pene accessorie si incide sull’ art. 317 bis c.p. aumentando il catalogo delle ipotesi di reato, alla cui condanna segue l’interdizione continuativa dai pubblici uffici. Alla indicazione dei delitti di peculato e concussione oggi previsti nella norma, si associano le figure di corruzione propria e in atti giudiziari. Sul versante della confisca si mette in atto una modifica all’ art. 322 ter nel quale, rispetto alla confisca per equivalente, in base a casi specifici diversi dalla corruzione attiva richiamata nel secondo comma dell’art. 322 ter, si fa odiernamente riferimento al solo prezzo e non anche al profitto rendendo così congruenti la disciplina interna al diritto dell’Unione Europea.

 Secondo il DDL ciascuna amministrazione ha il dovere di adottare e aggiornare i propri piani anticorruzione entro il 31 dicembre di ogni anno.

Chi compie il reato di corruzione ha l’obbligo, sotto la propria responsabilità, di preparare il piano che deve identificare le aree soggette al rischio corruzione, il grado di esposizione e i meccanismi di prevenzione, controllando la messa in atto del piano e d’intesa con il dirigente competente, la rotazione degli incarichi negli uffici in cui il rischio è più alto. Il responsabile della prevenzione della corruzione sarà un dirigente di prima fascia, e negli enti locali, di prassi, il segretario comunale o provinciale. Il prefetto potrà fornire, per predisporre il piano di prevenzione della corruzione negli enti locali, supporto tecnico e informativo.

All’interno del DDL grande attenzione è rivolta alla realizzazione, presso la scuola Superiore della Pubblica amministrazione, di percorsi di formazione dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni statali su tematiche riguardanti etica e legalità.

Il responsabile può essere chiamato a rispondere per danno erariale e per danno all’ immagine della pubblica amministrazione in caso di commissione, nell’ amministrazione in cui opera, di un reato di corruzione accertato con sentenza passata in giudicato.

Le amministrazioni sono obbligate a rendere noti sui propri siti istituzionali anche i bilanci e i conti consuntivi, oltre i costi di realizzazione delle opere pubbliche e di produzione dei servizi.
Il Governo è delegato ad adottare un decreto legislativo per il riordino e l’ampliamento degli obblighi di trasparenza e di pubblicazione dei dati in possesso delle pubbliche amministrazioni, anche relativi ad incarichi dirigenziali, sui relativi siti istituzionali.

Il Governo ha il compito di definire un codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni al fine di assicurare la qualità dei servizi, la prevenzione dei fenomeni di corruzione, il rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà, imparzialità e servizio esclusivo alla cura dell’interesse pubblico.

Coloro che sono stati condannati, anche con sentenza non passata in giudicato, per reati contro la pubblica amministrazione, non possono fare parte di commissioni giudicatrici, non possono essere assegnati agli uffici che gestiscono risorse finanziarie e non possono fare parte delle commissioni per la scelta del contraente negli appalti pubblici.

Il Governo è inoltre delegato ad adottare uno o più decreti legislativi al fine di predisporre una dettagliata disciplina dei casi di non conferibilità degli incarichi dirigenziali:
a) per coloro che sono stati condannati, anche con sentenza non definitiva, per reati contro la pubblica amministrazione;
b) per coloro che per un congruo periodo di tempo, non inferiore ad un anno, abbiano svolto incarichi o ricoperto cariche in enti di diritto privato sottoposti a controllo o a contribuzione economica da parte dell’amministrazione conferente;
c) per coloro che, per un congruo periodo di tempo, non inferiore ad un anno, abbiano fatto parte di organi di indirizzo politico, abbiano ricoperto cariche pubbliche elettive; in tali casi la non conferibilità andrà graduata in rapporto alla rilevanza della carica e all’ente presso il quale la stessa è stata ricoperta; l’inconferibilità è obbligatoria per coloro che abbiano svolto incarichi di indirizzo politico o ricoperto cariche pubbliche presso le medesime amministrazioni conferenti. Saranno altresì disciplinati i casi di incompatibilità tra gli incarichi dirigenziali e l’esercizio di cariche pubbliche elettive.

Anonimato per chi segnala illeciti nella pubblica amministrazione: l’identità di chi segnala illeciti non può essere mai rilevata, nell ’ambito del procedimento disciplinare, quando l’addebito sia fondato su accertamenti distinti e ulteriori rispetto alla segnalazione.

Il Governo si impegna ad esercitare tutte le deleghe immediatamente dopo l’approvazione della legge perché le nuove misure possano essere subito operative.

Sono introdotti un limite temporale massimo (10 anni complessivi) e talune regole stringenti per l’espletamento di incarichi extragiudiziari dei magistrati  (ordinari, amministrativi, contabili ) e degli avvocati dello Stato.

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Commenti al Post:
caro.gnone
caro.gnone il 01/11/12 alle 03:38 via WEB
COME BUTTARE I SOLDI A MARE O NELLE TASCHE DELLA CRICCA. QUESTO E' QUELLO CHE HANNO CHIESTO E LA REGIONE HA DATO. LE VOGLI E IL PENSIERO DEL BARO.. AVVERATI. LEGGETE E GIUDICATE. GLI EURO STANZIATI SONO POCO MENO DI QUATTRO MILIARDI VECCHIE LIRE, ECCO CHE FINE FARANNO. I progetti integrati per lo sviluppo locale dovrebbero sviluppare una capacità di programmazione dal basso. Infatti gli investimenti non sono solo pubblici ma prevedono la presenza dei privati. Da presidente del comitato dei sindaci della Locride ho seguito la problematica relativa ai pisl proponendo un progetto capace di andare oltre il rovinoso munipalismo puntando ad un piano strategico di sviluppo. Alcune garanzie ci erano state date al tavolo “Comune della Locride –Regione”. I risultati ci hanno dato piena ragione. Il Comune di Caulonia è entrato in ben quattro misure. Il punteggio accumulato da nostro comune è stato altissimo segno che si sono saputi individuare progetti in linea con il bando. Nello specifico: Caulonia , comune capofila sulla misura “borghi di eccellenza, ha avuto euro 746.948 per un centro di diffusione e conservazione della cultura popolare. Inoltre ha avuto euro 600.000 per l’albergo diffuso; Trecentomila per la pista ciclabile Caulonia Marna –Roccella; Infine Caulonia entra, unitamente ad altri, comuni della comunità montana per 500.0000 euro da spendere per il sentiero dell’acqua e delle edicole votive. Una pagina positiva è stata scritta.!!! (a cura del baro..)
 
nella.merda
nella.merda il 01/11/12 alle 13:45 via WEB
Caulonia: Lettera di Ilario Ammendolia a Nini' Riccio. Caro sindaco, Una premessa, quando abbiamo deciso, non senza contrasti, di dichiarare Caulonia paese dell’accoglienza e della solidarietà non è stato, almeno per noi, un fatto propagandistico. Solidarietà e accoglienza verso chiunque ne abbia bisogno. E’ stata questa una parte, non secondaria , del progetto Caulonia. In questo momento è necessario essere solidali con i terremotati dell’Emilia Romagna, una terra generosa, che ci è particolarmente cara e vicina. Qualora si riuscisse a superare i confini municipale e ragionare come Locride , sarebbe cosa pregevole e di alto significato. Non dovrebbe essere difficile, essendo l’ospitalità parte importante della nostra cultura e la generosità una caratteristica del nostro popolo. Per entrare nello specifico vorrei che da Caulonia partisse la disponibilità di mettere delle abitazioni (almeno cinque) a disposizione dei terremotati dell’Emilia Romagna. Da parte mia, metto a disposizione l’abitazione che è stata dei miei genitori nel centro storico. Conoscendo la mia gente, sono convinto che altri, molti altri , saranno disponibili. Ti chiedo pertanto di verificare le disponibilità e di girare la proposta ai 42 sindaci della Locride e, nello stesso, di cominicare questa nostra disponibilità ai sindaci del Comuni colpiti del sisma. MA QUANTO GRANDE E' QUESTA ABITAZIONE DEL SIG. AMMENDOLIA E' LA 10 VOLTA CHE LA METTE A DISPOSIZIONE! Una considerazione, noi abbiamo un gran bisogno di praticare la solidarietà . Spesso i messaggi di egoismo hanno devastato la nostra anima ed annullato la nostra migliore identità, la ndrangheta è la degenerazione estrema di questo diffuso atteggiamento. PER IL MOMENTO SIG. AMMENDOLIA SI METTA L'ANIMO IN PACE, LA CRICCA HA ALTRO DA FARE C'E' LA DIVISIONE DEI PANI, 4 MILIARDI DI VECCHIE LIRE. LE BRICIOLE PER I FONTANINI E LE EDICOLE, IL RESTO PER LUCOTTO & C. Noi abbiamo dimostrato la volontà di invertire questa disastrosa rotta e su questa strada dobbiamo andare avanti. Resto a Tua disposizione e Ti ringrazio per quanto andrai a fare: Il Comune di Caulonia è entrato in ben quattro misure. Il punteggio accumulato da nostro comune è stato altissimo segno che si sono saputi individuare progetti in linea con il bando. Nello specifico: Caulonia , comune capofila sulla misura “borghi di eccellenza, ha avuto euro 746.948 per un "CENTRO DI DIFFUSIONE E CONSERVAZIONE DELLA CULTURA POPOLARE" Inoltre ha avuto euro 600.000 per "L'ALBERGO DIFFUSO"; 300.000 per la "PISTA CICLABILE" Caulonia Marna –Roccella; Infine Caulonia entra, unitamente ad altri, comuni della comunità montana per 500.0000 euro "DA SPENDERE PER IL SENTIERO DELL'ACQUA E DELLE EDICOLE VOTIVE". Una pagina positiva è stata scritta.!!! (a cura del baro..) SI UNA PAGINA DI VERGOGNA. COSI' SI BUTTANO MILIONI DI EURO! Ilario Ammendolia
 
ciclistasenzapista
ciclistasenzapista il 01/11/12 alle 20:54 via WEB
Molti anni fa', mi ricordo mia nonna Carmela che diceva; "NA VOTA SI FUTTI A VECCHIA". Perche' diceva questo? Perche' tante volte per causa della sua ingenuita', buona fede, e per mancanza di controlli, veniva fregata o da uno o da un altro. Pero' dicendo cosi, si ricordava dei fallimenti avuti e era piu' attenta. Ora con tutti questi soldi da ubriacare anche un vecchi marinaio, la tentazione di farli SCOMPARIRE, trammite CARTE FALSE, RUBARIE, FRODI, TORNACONTI PERSONALI, SCAMBIO DI FAVORI, e chisa' cosa altro questi PISCIATURI POLITICANTI riescono ad inventare nuovi modi per far si che i nostri soldi scompaiano dagli acconti del comune e appaiano trasformati in VILLE per impiegati publici, seconde case nelle grande citta' intestate ai figli, nipoti e prestanomi dei nostri AMMINISTRATORI, sindaci/medici, e altri gestori dei nostri soldi publici. A questo punto NOI cittadini ci dobbiamo motivare e tenere gli occhi aperti e vedere precisamente come, dove e con chi sono spesi questi denari. No facciamo i scemi e aspettiamo che qualcun altro facci quello che NOI dobbiamo fare per NOI stessi. Se questa volta i soldi per la PISTA CICLABILE scompaiano di nuovo(come l'ultima PISTA CICLABILE) inagurata dal nostro amato BARO/EXSINDACO, e il ZITELLONE di Roccella, la COLPA SARA' NOSTRA! APRIAMO GLI OCCHIO e seguiamo tutti soldi, perche' in un BATTITO di OCCHIO questi soldi potranno SCOMPARIRE.
 
ilguardiano5
ilguardiano5 il 01/11/12 alle 22:33 via WEB
Leggevo, qualche giorno fa, nel dettaglio la sentenza nel relativa alla faccenda della "faida dei boschi"...Tra le righe si capiva chiaramente che uno dei motivi scatenanti di quella barbarie fu la gestione degli appalti pubblici di Caulonia... a questo punto io vorrei sapere come mai in questo Paese caulunniato, non si faccia luce su chi ha concesso gli appalti a quelle aziende che si sa essere "Nutrite" dalla 'ndrangheta..
 
asinellinews
asinellinews il 02/11/12 alle 13:24 via WEB
POLITICA LOCALE-Il TUCCI/medico, e la ROCCISANO VICE/SINDACO(ultima amministrazione), VENGONO buttati fuori del P.D.(Partito dei Dinosauri). Perche' No? Prima erano nella lista PD come Consiglieri, dopo vanno con la lista civica che si oppone al PD, e ora si lamentano?? HiHa!! REGGIO Capitale della CORRUZIONE ancora aspetta il PONTE. 600 millioni di euro spesi solo sui salari e proggettazioni INUTILI. HiHi!! NEL CAMPO NAZIONALE: GRILLO vuole incoronare DIPIETRO prossimo PREMIER???HOHOHO!(e il TROTA di DiPietro dove lo mettiamo? Capo della FINANZA?? GRILLO doveva cominciare da Marsala o Palermo, no dalla Calabria nuotando. HIHa!!!
 
difensoredelcomune
difensoredelcomune il 02/11/12 alle 14:06 via WEB
L'IGNORANTE PAESANELLO LINU DA GURNA NIGRA "CONVOCA" I COMMERCIANTI DEL PAESELLO SUPERIORE. L'IGNORANTE COME TUTTI I PICCIOTTI DELLA CRICCA IGNORANO CHE IL PAESELLO E' UNO SOLO. NON ESTITE UNO SUPERIORE O UNO INFERIORE. PAESELLO E BASTA, POI, DOVE HA IL DORMITORIO LINU DA GURNA NIGRA E' MARINA DEL PAESELLO. LE CARTE SONO SEMPRE LE STESSE!!! POI VORREMMO CAPIRE CHI SONO E QUANTI SONO I COMMERCIANTI DEL PAESELLO, AD OCCHIO SARANNO DUE TABACCHINI, QUATTRO BAR, DUE ALIMENTARI UNA MEZZA PIZZERIA E UN FIORAIO. DOPO CHE HANNO E CONTINUANO AD AVVELENARE I PAESANELLI, L'IGNORANTE LI CONVOCA, A DIRE CHE?
 
ilguardiano5
ilguardiano5 il 02/11/12 alle 17:34 via WEB
ROMA - I carabinieri del Nas di Reggio Calabria, a conclusione di un'indagine svolta nel settore del contrasto alle truffe alla sanità pubblica, hanno individuato dei medici di base, convenzionati con il Servizio sanitaria nazionale (Ssn), che percepivano illecitamente emolumenti previsti per la gestione di una "associazione medica mista" di fatto non operante. TRUFFA ALLA SANITA'. Questo tipo di associazione permette ai pazienti di usufruire di ambulatori aperti per un periodo di tempo maggiore rispetto al singolo studio medico, evitando così, per i casi meno gravi ('codici bianchì), di rivolgersi ai pronto soccorsi. Inoltre, i medici di tali strutture hanno compensi maggiorati per ogni singolo assistito. LE INDAGINI. Le indagini svolte dai carabinieri reggini hanno invece dimostrato che l'ambulatorio, con orari di apertura al pubblico dalle ore 8 alle ore 20 dei giorni feriali, nella realtà era spesso chiuso perché i sanitari disattendevano il proprio turno. I militari hanno poi accertato che uno dei medici aveva più volte attestato assenze dall'ambulatorio, dovute ad attività sindacali, dichiarando la copertura del proprio turno da parte del figlio (specializzando in medicina generale), il quale - invece - era anch'egli spesso assente per la frequenza di corsi universitari; insieme ad un suo collega, aveva falsamente dichiarato l'assunzione di collaboratori di segreteria, percependo così illecitamente gli ulteriori incentivi previsti. LE DENUNCE. I quattro sanitari, coinvolti a vario titolo nella vicenda, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Locri (Reggio Calabria), che ha emesso avvisi di garanzia perché ritenuti responsabili di falsità ideologica e truffa in danno del Servizio sanitario nazionale per un danno causato all'erario, corrispondente agli emolumenti illecitamente percepiti, quantificato in circa 165mila euro. http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/articoli/ContentItem-271ec57a-04bc-4018-9502-fe374d4924ad.html
 
 
ilguardiano5
ilguardiano5 il 02/11/12 alle 17:35 via WEB
notizia del 2 novembre visualizzabile qui: http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/articoli/ContentItem-271ec57a-04bc-4018-9502-fe374d4924ad.html
 
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