PRESENZA

LA RESURREZIONE DELL'AQUILA


Carissimo Mario,torno a scriverti dopo l'anniversario per chiederti un giudizio sulla situazione reale del nostro capoluogo. Ti chiedo senza giri di parole:l'Aquila è morta? Corrisponde alla realtà il fatto che all'Aquila c'è una situazione di stallo o di rinuncia e che ci sono tempi biblici per la ricostruzione? E' reale la rappresentazione che viene data o c'è molto di strumentale? Partiranno i cantieri entro il 2011? Ci spieghi la situazione paradossale dei soldi? E' vero che i soldi ci sono e che sono assenti i piani di ricostruzione che i sindaci dei comuni colpiti devono presentare per poter finalmente accedere ai fondi? Ci sono responsabilità? Il sindaco dell'Aquila sta operando con celerità o è al servizio delle telecamere? Quanto c'è di vero del maxi appalto da 50 milioni di euro, vinto dalla ditta "T&P" e la sua revoca da parte della giunta? E che dire del gran casino dell'amministrazione comunale sui 44 milioni di euro ottenuti per i "Mar", i moduli abitativi removibili,oggetto di scontri e veleni per le scelte dei terreni sui quali la giunta ha fatto marcia indietro? Gli appalti sono stati tutti fatti con bandi di gara trasparenti? Il sindaco ha criticato l'assenza di indicazioni certe per la ricostruzione. Ti sembra credibile? Mi piacerebbe capire di più il progetto Case tanto criticato. Ci sono stati sperperi e inerzia della classe dirigente locale? Ci sono responsabilità del Governo nazionale? Terra terra, arrivo alla domanda centrale. Come mai a livello nazionale passano soltanto le dichiarazioni dei "professionisti della protesta"? Stanno mascherando le loro colpe? Ti pongo queste domande per capire e soprattutto per ricostruire senza fondare tutto sulla chiacchiera e sulla protesta sterile. Anche noi abbiamo delle grandi responsabilità. Abbiamo vissuto l'esperienza straordinaria della "Città dei ragazzi" che ha rappresentato un pezzo di cambiamento reale nella città e non l'abbiamo messo a tema con tutte le nostre forze di fronte ai responsabili della cosa pubblica. Abbiamo ancora tempo. Non abbiamo vissuto appena appena un'esperienza di volontariato. Siamo stati protagonisti per un fattore di novità riconosciuto ed abbracciato. Per la Resurrezione dell'Aquila dobbiamo ripartire dalla novità di vita vissuta come ricostruzione dell'io e del popolo. Ci proviamo? Nell'attesa di una tua risposta ti abbraccio. Angelo