PRESENZA

LA PIU' GRANDE STORIA


Noi semplici viaggiatori,poveri viaggiatori,uomini moderni,anzi del postmoderno,fragili e sofferenti viaggiatori di fronte alla notizia di oggi. Noi che assecondiamo il pettegolezzo quotidiano di fronte al Venerdì Santo.Noi di fronte ai drammi del nostro tempo abbiamo la stessa domanda della bambina giapponese:"La mia casa ha tremato,e molti miei amici sono morti.Perchè devo avere tanta paura? Perchè dei bambini devono provare tanta tristezza?Tu,che parli con Dio,puoi spiegarmelo?". Questo ha chiesto la bambina giapponese al Papa. La stessa nostra domanda. La stessa domanda del Papa. Le nostre case tremano. Il nostro cuore trema di fronte ai drammi del nostro tempo:terremoti e guerre. E poi la guerra quotidiana del disfacimento dell'io. Quella tragedia che corrisponde all'assenza di gusto di fronte al reale. Noi fragili passeggeri nel percorrere la Via Crucis interpelliamo Chi ha vinto la morte. Noi che ci diciamo "acculturati" tendiamo la mano verso il Mistero che riaccade oggi e irrompe di nuovo nella storia. Noi che desideriamo un ordine civile,culturale,politico,economico, giudiziario di fronte al più grande disordine della storia: un uomo morto e risorto. L'evento più grande della storia. Abbiamo provato a cancellarlo in tutti i modi. Abbiamo provato a censurarlo scimmiottando la rincorsa a generici valori. Noi moderni di fronte ad un fatto starordinario che abbraccia i nostri drammi. E' il momento di risvegliare i sensi di fronte ad un avvenimento carnale che interpella la nostra povera libertà. Apriamo gli occhi su una sofferenza che abbraccia il nostro io e tutta la storia fino a renderla feconda. Mistero eterno dell'esser nostro. Mistero della terra e del cielo.Mistero dell'oggi e del per sempre.