PRESENZA

COSTRUIRE


Mi capita spesso di raccontare nei posti più svariati dei tentativi di costruzione nei più svariati ambienti.La cosa che più mi impressiona ogni volta è lo sguardo patetico di alcuni che ti guardano con quell'aria da grandi esperti dell'umano che ammiccano allo scetticismo e all'impossibilità di costruire. Sembra che il costruire appartenga all'idealista.Il costruire appartiene al "realista". Sembra che chi costruisce appartenga alla categoria degli illusi.Questo è il cancro maligno che si aggira in tutti gli ambienti.C'è il sospetto che non sia possibile costruire.C'è il sospetto che il costruire non vada ad edificare un mondo degno di essere abitato. C'è il sospetto che la rivoluzione non possa ripartire dall'io.C'è il sospetto che il torpore vinca, che il potere vinca,che la pigritudine vinca e che in fondo ognuno si muove per i propri interessi.Sembra che non sia possibile che delle persone si mettano insieme per costruire.Che trovano l'energia e il coraggio di mettersi insieme per sostenersi; che realizzino un'opera,un tentativo educativo,culturale o economico come risposta ai bisogni.Sembra impossibile che la gratuità rimetta in moto un popolo.Sembra che non possano esistere persone che costruiscono senza fermarsi alle contraddizioni.Un popolo può ripartire dall'io che si muove nel suo ambiente con mille tentativi per rispondere ai bisogni.Tanti anni di ideologie hanno impedito che si sviluppasse un'apertura al cambiamento vero.Tanti anni di nichilismo è come se impedissero l'apertura al miracolo del cambiamento.Eppure,un incontro può rimettere in moto l'io.L'io ridiventa il fattore di cambiamento per tutti.