PRESENZA

PIAZZE PIENE SENZA RAGIONI


Piazze piene di slogan senza ragioni.Ho provato a parlare con tantissimi ragazzi sugli scioperi di questi giorni:registro una protesta senza che si arrivi a dare delle ragioni. E' chiaro che c'è bisogno di un dialogo costruttivo senza ricorrere alla polizia.Ci mancherebbe! La scuola è il luogo del dialogo,delle ragioni,del confronto democratico, della verità e della testimonianza. Il dialogo non deve mai venir meno,anche se le situazioni a volte lo rendono difficile.E' inutile che un certo "mondo sepolto" dalla storia cerchi lo scontro senza guardare al bene dei ragazzi.Mi ritrovo con le indicazioni del Presidente della Repubblica date all'inizio dell'anno scolastico:"La scuola ha bisogno di scelte coraggiose di rinnovamento;non sono sostenibili posizioni di pura difesa dell'esistente. Non si tratta di ripartire da zero ogni volta che con le elezioni cambi il quadro politico (...) L'Italia,per gli impegni assunti in sede europea nel suo stesso vitale interesse, deve ridurre a zero nei prossimi anni il suo deficit pubblico per incidere sempre di più sul debito accumulato. Nessuna parte sociale e politica può sfuggire a questo imperativo; ed esso comporta anche , inutile negarlo,un contenimento della spesa per la scuola.Questo deve invece tradursi nel massimo sforzo sul piano della razionalizzazione e del maggior rendimento della spesa per la scuola,sul piano del sostanziale miglioramento della sua qualità".Dobbiamo senza schemi e senza strumentalizzazioni riflettere sui tagli.Solo una demagogia senza confini può sostenere che non sono necessari.Solo una scarsa conoscenza del sistema scolastico può indurre a dire che non sono necessari tagli a degli sprechi sotto gli occhi di tutti.Il punto è dialogare su come vengono fatti.I tagli devono e possono essere disposti non secondo un criterio livellante,impersonale,vagamente burocratico.I tagli sono negoziabili, così come è negoziabile ogni intervento pubblico mirato alla salvaguardia di un bene di interesse nazionale.