PRESENZA

APRIRE GLI OCCHI


Aprire gli occhi per cercarci e trovarci. Aprire gli occhi e alzare lo sguardo.Il rapporto con la realtà non è un rapporto accidentale,estemporaneo,estetico,casuale,ma è un rapporto costitutivo di appartenenza . Ieri ho sostato come spesso mi accade al belvedere di San Giovanni in Venere a Fossacesia e sono rimasto in silenzio di fronte all'accoglienza di quel luogo. Quella bellezza, quel mare, quei trabocchi,le vigne colorate,gli ulivi,gli aranceti testimoniano una bellezza che ci costringe ad aprire gli occhi e ad alzare lo sguardo. Spesso siamo chiamati a guardare in alto e nessuno sa sollevare lo sguardo.Siamo chiamati a guardare da tutte le parti e il nostro sguardo è ripiegato su noi stessi. Tu guardi le cose e queste ti urgono ad un significato,chiedono una risposta a te,la realtà ti chiama. Senza questo impatto travolgente con la realtà restiamo bloccati e senza una coscienza che vibra insieme alla ragione. Lo stupore della presenza,lo stupore per le cose,lo stupore per lo sguardo pieno di gratitudine.Lo stupore per il Mistero che si palesa nello sguardo e nel contraccolpo che lo sguardio genera. Non dobbiamo appiccicare nulla al reale.Non dobbiamo appiccicare nulla allo sguardo stupefatto.Lì c'è tutto.C'è la domanda di consistenza.C'è la domanda di una presenza inesorabile. Viene in mente quando Dio incalza Giobbe: "Dov'eri tu quand'io ponevo le fondamenta della terra? Dillo ,se hai tanta intelligenza!". Noi consistiamo nel semplice riconoscimento della grande Presenza.Noi consistiamo nell'accorgerci che siamo continuamente fatti. Noi siamo parte del miracolo dell'esistenza.Noi siamo rapporto strutturale con questa Presenza.Cresciamo.diventiamo grandi,andiamo sulle tombe dei nostri genitori,ci affatichiamo,costruiamo per affondare su questa grande Presenza.Noi dipendiamo totalmente.