PRESENZA

GOMORRA


Gira la maratona sul libro di Roberto Saviano.Sono stato invitato ed ho espresso un giudizio molto lineare.Le denunce vanno bene soprattutto quelle che mettono a repentaglio la propria libertà. Le denunce rafforzano la vigilanza rispetto a fenomeni di malcostume e di sopraffazione. Le denunce aiutano a delineare una coscienza critica , ma in questo momento storico è necessaria una riscossa dell'io. I nostri quartieri periferici hanno assistito a decenni di analisi sulla malavita e sul disagio.Le analisi diventano troppo spesso un modo per fare salotto e per lanciare un dossier. E' necessaria la vita,l'esperienza,la condivisione,l'abbraccio del disagio. Sono necessari più tentativi e ce ne sono per rispondere all'emergenza educativa. Si tratta di "aparecchiar  a sostener la guerra sì del cammino e sì della pietate". E' l'unica vera guerra che tocchi il cuore degli uomini: quella contro la mistificazione,la menzogna,l'ideologia,quella contro il male,il male che è in me e in te. C'è una strada da percorrere con mille tentativi . C'è da sostenere la guerra contro l'indifferenza che emargina intere fasce sociali.C'è da accorciarsi le maniche per mettere su spazi e luoghi di condivisione reale.Centri di aiuto allo studio,biblioteche,luoghi per fare teatro,spazi musicali. Qualcosa sta accadendo mentre scrivo.Qualcosa sta capitando insieme ad altri.Sta accadendo che un "lavoro con" mette insieme più soggetti per rispondere all'emergenza educativa.Sta accadendo che una coscienza dell'io rimette in moto energie sopite.Sta accadendo una costruzione.E' possibile non fermarsi alla denuncia.E' possibile costruire opere che tentano di guardare l'umano per risollevarlo partendo dalla semplice  condivisione. Questo è il tempo delle "minoranze creative" che non hanno tempo per fare analisi.Operano con la coscienza di servire il popolo.