PRESENZA

NUOVE FORME DI VITA


Ieri pomeriggio ho assistito ad un momento straordinario.In una scuola di un quartiere periferico diverse centinaia di persone si sono ritrovate per una castagnata nel giardino.Un quadro multietnico con una forte presenza di rom. Una festa,un popolo,delle identità arricchite.Un tentativo di integrazione,di convivenza,di festa,di condivisione. Un gesto semplice fatto di strette di mano,di sorrisi,di sguardi,di condivisione,di canti,di musica. Un quadro straordinario che non dimenticherò per il resto della vita.Un rom alla fisarmonica e un docente universitario alla chitarra. Una scuola,un popolo,delle identità,una proposta educativa,delle persone impegnate a condividere l'umanità di ognuno. Ieri ho capito una cosa fondamentale.Quella che chiamo una faticosa ricostruzione di nuove forme di vita.Nuove forme di vita.Vuol dire , senza un grande supporto dei benpensanti,degli intellettuali, degli analisti, , metterti lì, rimboccarti le maniche e costruire pezzo per pezzo seguendo in modo autentico il tuo desiderio e rispondendo alla realtà che hai davanti abbracciando il significato di tutto in tutto.Questa è una rivoluzione che sto imparando lentamente. Una rivoluzione dell'umano,una rivoluzione della persona. E' un altro mondo,un modo di condividere che abbraccia il disagio e le contraddizioni. Una modalità che costruisce e non analizza. Non ci sono tante strade.C'è una strada percorribile.Il lavoro non tanto come una serie di teorie da applicare,ma come scoperta continua.Il lavoro stesso,vissuto intensamente costruisce un popolo e ti provoca a scoprire i tuoi e i talenti degli altri.Questo ci rende uomini e protagonisti.