PRESENZA

OBBEDIRE ALLA REALTA'


Ci alziamo per obbedire alla realtà. Viviamo per obbedire alla realtà. Lavoriamo per obbedire alla realtà. La fatica dell'obbedienza bisogna viverla tutta. Non possiamo permetterci di fuggire. Non possiamo permetterci di non rischiare di fronte al reale. L'inerzia della disobbedienza ci allontana da noi stessi fino a renderci sterili. E' ormai tempo per svegliarci dall'inerzia del sonno. E' tempo per svegliarci dall'inerzia dell'uniformità e del già capito. E' tempo di riprendere la decisione di stare nel reale con tutta la freschezza del nostro essere. E' interpellato il nostro io. "C'è qualcuno che desidera la vita e brama lunghi giorni per gustare il bene?". Questo Salmo non riguarda gli altri. E' il grido del Mistero che si palesa oggi nella vicenda di ognuno di noi. Siamo interpellati personalmente. Chi desidera la vita non si attarda nella difesa della propria sistemazione e del proprio comodo. Chi desidera la vita brama per gustare la vita. Chi desidera la vita brama per essere. Chi desidera la vita brama per gustare il bene per sempre. E' una rivoluzione dell'umano.  Non c'è nulla di spirituale. C'è l'umano, la carne, il corpo, la testa, l'intelligenza, il cuore. E' uno scombussolamento della vita di ognuno di noi. La vita non si attacca a ciò che non risponde al gusto. La vita si vive fino in fondo per gustare il bene. C'è il desiderio e la brama per essere quello che si dovrebbe essere. Alla domanda del Salmo dobbiamo rispondere con il nostro io. Non si tratta di un invito generico e moralistico. Non si tratta di rispondere con delle regole. Si tratta del mio io che risponde ad un invito straordinario. chi di noi non desidera la vita. Chi di noi non desidera gustare il bene? Chi di noi non desidera realizzare il sogno della giovinezza? Chi di noi non desidera che il tempo abbia senso? Chi di noi non desidera costruire sulla roccia? Chi di noi non desidera il per sempre?