PRESENZA

LA CULTURA DEL GERMOGLIO


Beato chi coglie  il Germoglio dentro l'inferno di questi tempi. Beato chi è piantato lungo corsi d'acqua e respira a pieni polmoni e non indugia sulla via degli stolti. Beato l'uomo che grida."Quando ti invoco, rispondimi, Dio, mia giustizia:dalle angosce mi hai liberato;pietà di me, ascolta la mia preghiera".(Preghiera della sera, Salmo 4)L'uomo vero è chi invoca l'Eterno per essere. L'uomo vero è chi attende una risposta. Desideriamo la giustizia, la realizzazione, la consistenza. Non possiamo vivere con le nostre povere forze. Ci siamo liberati facilmente di Dio per cadere nell'angoscia. L'angoscia è legata ad una vita senza significato, senza domande, senza speranza. Ciò di cui abbiamo bisogno è una speranza fondata sulla verità. Abbiamo abbandonato l'origine della speranza per fidarci degli idoli. Abbiamo bisogno di recuperare l'origine della speranza . Invocare Dio con tutte le nostre forze significa la liberazione. Siamo stati presuntuosi di pensare di cavarcela dopo aver tagliato le radici della nostra storia. Siamo stati presuntuosi a non seguire l'educazione che abbiamo ricevuto da piccoli. Ci siamo dimenticati della fede delle nostre nonne. Ci siamo dimenticati delle preghiere della sera di Zia Elvira per andare dietro le mode. Siamo cresciuti nel sapere ed abbiamo perso il sapore. Hanno spazzato via il nostro io. Ci hanno rubato l'anima per farci correre dietro una riuscita fasulla. La nostra esistenza desidera essere come un albero piantato lungo corsi d'acqua. Desideriamo avere frutto. Desideriamo essere fecondi. La fecondità è legata all'invocazione. La fecondità è legata al grido di chi concepisce tutta la sua povertà.