PRESENZA

ELUANA E IL MISTERO DELLA VITA


Alla fine della mattinata andrò ad accarezzare i Trabocchi di San Vito. Porterò con me Eluana e il Mistero della vita. Andrò a guardare il mare mosso da un tremolio sempre uguale e continuo. Ho bisogno di silenzio. Ho bisogno di guardare. Voglio guardare i trabocchi. Voglio guardare il mare opera delle dita di un Altro. Guarderò con il distacco di chi non è padrone di nulla. Guarderò con la tenerezza  di un lattante. Porterò con me la lettura frettolosa dei giornali. Porterò con me l'indifferenza verso una vita preziosa: quella di Eluana. Porterò con me la stanchezza di una settimana con mille pensieri per riconoscere che la realtà è più grande di me. La realtà è più grande di me, di tutti i miei pensieri. Rimangono le preoccupazioni, le situazioni da risolvere, ma l'orizzonte è un altro. Il significato è un Altro. Il significato è una Presenza eccezionale. E' il senso del mio percorso. Al di fuori dell'incontro con una Presenza eccezionale è impossibile sfuggire alla tragica constatazione: "Niente di nuovo sotto il sole". Non siamo fatti per il cinismo. Non possiamo accontentarci del già visto e conosciuto. Oggi non è ieri. Gli istanti imprevedibili accendono il desiderio di una corrispondenza con la realtà. E' sempre il cuore che sgaiattola per pulsare e per riconoscere la sua sorgente. Per iniziare la giornata con il cuore grato bisogna imparare a riconoscere l'io bisognoso. Senza misure, senza lamenti, senza scoraggiamenti, senza nichilismo. Il cuore bisognoso che attraversa il dolore, la tristezza, la sproporzione, la pretesa, l'insoddisfazione della realtà. Fedeli al nostro cuore non siamo determinati da nulla. Il Mistero determina la nostra vita. Il Mistero determina la nostra nascita. Il Mistero deteremina la vita di Eluana. L'obbedienza al Mistero determina il grido di dolore per l'insensibilità rispetto alla vita di Eluana. Bisogna solo avere occhi e cuore semplici per riconoscere l'avvenimento della vita.