PRESENZA

IL MARACOLO TRA LE MACERIE A ONNA


Questa mattina ho letto con commozione l'intervista a Giustino Parisse del Centro, un quotidiano locale dell'Abruzzo. L'intervista si può trovare sul quotidiano on line il sussidiario. Giustino ha colto tutto il dramma del terremoto attraverso la perdita di due figli. Giustino descrive tutta la sua impotenza e il suo dolore senza censurare niente. Mi ha commosso lo stesso pezzo che Giustino scrive sul Centro di oggi: "A Onna tra le rovine dei ricordi". Nell'annunciare la festa della Madonna delle Grazie per il 10 maggio scrive: "Nel campo degli sfollati sorgerà un altare realizzato con le macerie. Sopra sarà posta la stuatua della Madonna. Sotto gli onnesi a pregare. Ancora.Sempre.Nonostante tutto". Giustino non chiude con la tragedia desiderando di voltare pagina quanto prima per dimenticare. Sta davanti al Mistero dell'esistenza con una domanda radicale. Sta davanti alla Madonna come un bambino. Sta davanti alla Madre della compagnia di Cristo in ginocchio nonostante tutto. Vorrei imparare da questa posizione. Si può ripartire da questa postura. Si può ripartire da questa coscienza di radicale dipendenza. Solo così dal dolore inaspettatamente sboccia il miracolo di un popolo rinnovato. C'è tutta la passione dell'uomo. C'è tutta la passione di Cristo. C'è la Resurrezione.