PRESENZA

IL TERREMOTO E L'EDUCAZIONE


Continuano le scosse di terremoto. Continua il dramma degli sfollati. Continua il nostro viaggio per recuperare fatti, parole,esperienze significative. Le scuole della costa sono mobilitate per accogliere 2500 studenti sfollati. Già tanti studenti attraverso l'autocertificazione hanno iniziato il loro percorso scolastico. Le scuole con tutte le loro difficoltà si sono aperte all'accoglienza senza tentennamenti. E' tanto. C'è bisogno di spazio, di banchi, di sedie. C'è bisogno di facce che accolgono. C'è bisogno di umanità abbracciata. E' scattata anche la mobilitazione delle scuole italiane. Attraverso le associazioni professionali dei dirigenti e degli insegnanti le scuole si organizzano per i gemellaggi. C'è bisogno di un rapporto che duri, che non si fermi agli aiuti iniziali. C'è bisogno di accompagnare il percorso di ricostruzione delle scuole crollate. C'è bisogno di condividere i loro bisogni. C'è bisogno di condividere l'educazione. C'è bisogno di capire e abbracciare l'esperienza vissuta dagli studenti e dagli insegnanti aquilani. C'è di mezzo un popolo. C'è in ballo la nostra esperienza di popolo. Dopo il terremoto l'educazione diventa essenziale. Il livello più grande della nostra esperienza educativa è quello che riguarda il destino. L'avventura educativa rifà un popolo.