PRESENZA

LA SPERANZA DI UN POPOLO


Giornata di bilanci elettorali. Proiezioni e delusioni. Contano le percentuali. Sconfitta storica per la sinistra europea. A terra Zapatero! Da noi cala il Pd e il PDL non sfonda. Cresce l'astensione: al voto il 6% in meno. E' inutile negare la disaffezione alle urne. Il virtuale non genera affezione. La democrazia sostanziale non si costruisce con nani e ballerine.  Spesso viene fatta fuori l'esperienza della partecipazione e del coinvolgimento delle persone. Viene fatta fuori la persona. C'è da ricostruire un soggetto politico che serva il popolo. Il virtuale non può generare partiti popolari.C'è bisogno di ideali, di carne e sangue. Spesso rimane solo la "spazzatura". Eppure è necessario sporcarsi le mani. C'è da difendere la persona nella sua unicità irripetibile e nella su libertà, capace di generare opere e tentativi. C'è da difendere l'io. C'è da difendere la libertà di educazione. E' necessario che l'educazione sia libera per ridestare un popolo che possa esprimere il suo desiderio di verità, di giustizia e di bellezza. Si ricomincia sempre da un avvenimento che genera tentativi di costruzione di una dimora umana per ognuno. L'esperienza in atto fa riconoscere la speranza che sostiene l'io e il popolo.