PRESENZA

SCIAME SISMICO E VOTO


La terra continua a tremare in Abruzzo. La gente non vive tranquillamente. Per questo trovo fuori luogo le lunghe maratone televisive sui risultati elettorali . Trovo non adeguate alla realtà quelle analisi che annunciano con euforia il cambiamento. L'Abruzzo scosso non era pronto per il voto. Questo non è il tempo delle "sfilate" e dei "comizi". Il dramma ci ha abituati a guardare i fatti . Troppe "facce televisive" parlano di cambiamento senza uno straccio di ideale. Questo è il tempo dell'io. Questo è il tempo di guardare i bisogni e abbracciarli. E' giusto il ricambio in politica. Mi preoccupa il fatto che si sbandierino i valori dentro un ottimismo fiacco. C'è da lavorare per il bene comune. C'è da rifare un popolo. C'è da attraversare il dolore di un popolo per ricostruire su solide fondamenta. Non bastano facce nuove. Non basta mandare a casa chi vive di politica. E' arrivato il tempo della condivisione. Siamo tutti interpellati. Dobbiamo chiedere alla politica di sostenere il nostro desiderio di verità, di giustizia e di bellezza. Dobbiamo chiedere alla politica di sostenere ciò che nasce dal basso. Più i cittadini contribuiscono a rendere la realtà sociale una dimora umana, più l'Europa, l'Italia, la città, il quartiere diventeranno uno spazio di libertà creativa. Questo è il tempo della responsabilità e della libertà dell'io.