PRESENZA

IL SOSPETTO


C'è una cultura del sospetto che si diffonde a vista d'occhio. Vi è da temere. Un clima avvelenato che genera scetticismo e deresponsabilizzazione. C'è da rileggere il saggio di Péguy sulla ragione pubblicato nel 1901: "Ma non vi è soltanto da temere  per la ragione un regime ufficiale dei sospetti, che aumenta qualche terrore ufficiale. Da temere ancora di più, più odioso, più nemico della ragione, più obbriobrioso ancora è un regime ufficioso dei sospetti, come quello cui ci sottomette il dominio della stampa. Nè le denunzie calunniose , nè le citazioni senza prove sono proprie della ragione. La ragione non è poliziesca. Essa non è polizia della stampa più di quanto non sia polizia di stato". Il clima di incertezza che determina la vita politica e sociale del nostro Paese è determinato da un regime dei sospetti. Si è abbandonata l'esperienza del bene comune. Questo è il tempo della difesa della libertà per sostenere la responsabilità personale. C'è un lavoro per ognuno. La ripresa dell'io è fondamentale per difendere la libertà.