PRESENZA

LA POSITIVITA' DEL DESTINO


Un cuore autenticamente umano non può non riaffermare tutte le mattine la positività del destino. Il nostro cuore lo grida. E' così forte il grido dell'esigenza che costitusce il cuore dell'uomo, è così forte e potente e bello che, come per natura, non ci si può non sentire trascinati e riconoscere che è così. Da qui nasce l'attesa. Noi attendiamo ogni giorno. Siamo strutturalmente attesa. Chi non attende più è spacciato. Chi non attende più è vecchio dentro e fuori. Attendiamo con tutta la nostra sproporzione di fronte al reale. Simao fragili, vili e poveretti ma l'attesa ci fa grandi. L'attesa ribalta il tempo e ci ripropone la realtà come avvenimento. L'attesa implica una risposta. L'attesa implica una meta. L'attesa si porta dietro una tensione ultima, una tensione ad una risposta ultima, ad un ultimo risolutivo. Un io che non attende brucia gli istanti con risposte prefabbricate. Un io che non attende vive dietro le mode . Un io che non attende si accoda a quest'età superba. Con la nostra attesa affermiamo una presenza.