PRESENZA

EDUCARE LA RAGIONE


Ho davanti ai miei occhi le immagini di ieri sera relative all'inaugurazione dei Giochi del Mediterraneo. Una scenografia straordinaria che ha messo in risalto alcuni simboli che dovrebbero rappresentare i Paesi del Mediterraneo. Naturalmente c'era l'acqua, la pasta, il pomodoro, l'ulivo e il Guerriero di Capestrano. C'era tutto e mancava l'essenziale, lo specifico, l'anima, la carne e il sangue dei Paesi del Mediterraneo. Ho riletto con timidezza un pezzetto della Metafisica di Aristotele: "Tutti gli uomini sono protesi per natura alla conoscenza". La natura, per Aristotele, segna il grado di perfezione di ogni essere e, nello stesso tempo, indica quel dinamismo intrinseco per il quale ogni essere tende al compimento che gli è proprio. Essendo l'uomo per natura ragionevole, anela a quella perfezione che consiste nella conoscenza della ragione ultima di tutte le cose, cioè della verità nella sua interezza. L'uomo è , dunque, esigenza di quella Sapienza, di quella cultura che concerne le prime cause e dei primi principi. Forse ieri sera hanno rappresentato tanto senza cogliere lo specifico, l'anima, il dinamismo del Mediterraneo. Mai come oggi la Ragione è ridotta a brandelli. Si tratta di educare la ragione. Mai come oggi la memoria storica è ridotta a brandelli. La smemoratezza ci consegna al terremoto dell'io.