PRESENZA

IL NON CONFORMISMO


Le celebrazioni per i santi Pietro e Paolo hanno seguito la chiusura dell'Anno Paolino e l'annuncio del ritrovamento che fa pensare ai resti mortali di Paolo. Non si celebra un morto. Non si accenna ad una ideologia. Si fa contemporaneo un avvenimento storico che continua ad interrogare la vita di ciascuno di noi. Si ripropone un fatto storico. Si rimette in circolazione l'Apostolo del non-conformismo. Il Papa ieri ha insistito sulla fede, una speranza che dà ragione alla vita. Il veleno del nichilismo e del conformismo si diffonde fino all'omologazione totale. Si avvera la profezia di Pier Paolo Pasolini. L'omologazione sfibra l'io riducendolo ad un fascio di emozioni. L'anoressia dell'umano bracca ogni possibilità di cambiamento reale. Eppure riemerge in ognuno di noi prepotentemente la domanda. Desideriamo la bellezza. Come dice Lewis: "Noi non ci accontentiamo di vedere la bellezza, anche se il Cielo sa che gran dono sia questo. Noi vogliamo qualcos'altro, che è difficile esprimere a parole - vogliamo sentirci uniti alla bellezza che vediamo, trapassarla, riceverla dentro di noi, immergerci in essa, diventarne parte".