PRESENZA

VORREI UNO SCOPO PRECISO


Adesso sono andati via. Io sono rimasto in silenzio. Tre ragazzi incontrati davanti al cancello della scuola. Sono rientrati di pomeriggio in un luogo che troppo spesso è estraneo alla loro vera vita. Tre ragazzi di questo nostro tempo. Tre ragazzi con i problemi di tutti i giorni. Abbiamo parlato di scuola. Come si fa a non parlare di scuola. I soliti problemi: lo studio, l'interesse, le bocciature, la vita vita. Di schianto, Emanuele mi ha detto: "io vorrei uno scopo preciso nella mia vita. Io vorrei una direzione". Nulla di astratto. Nulla di intellettuale. Il desiderio di uno scopo preciso. Una direzione. E' vero che sono crollate le "antiche sicurezze". E' vero che il deserto avanza. Eppure le domande nessuno riesce a soffocarle. Dentro lo smarrimento dell'io riemerge di schianto la considerazione di Emanuele: vorrei uno scopo preciso. Non siamo fatti per vivere senza uno scopo. Non siamo fatti per vivere senza una direzione. Non basta la ripetizione di discorsi. Non bastano le prediche. Non bastano. Possiamo morire con un discorso corretto e pulito. Desideriamo stare in piedi. Desideriamo respirare e assaporare il tempo che passa. Desideriamo che gli istanti siano per sempre. Desideriamo uno scopo preciso. Desideriamo una direzione per camminare. Desideriamo una scopo per affrontare la fatica. Desideriamo che la vita sia un avvenimento adesso. Non possiamo stare tranquilli davanti al desiderio di Emanuele.