PRESENZA

I SOGGETTI DELL'EDUCAZIONE


Affacciati sul lago di Albano a Castelgandolfo ci interroghiamo sulla emergenza educativa e sui tentativi da porre in atto. A contatto con la bellezza del posto è facile stare davanti ad una evidenza elementare: educare alla bellezza. Educare in questo tempo ad una ragione aperta al reale. Una ragione aperta al reale che non trascura i desideri di verità, di bellezza, di bene di cui è fatto il cuore dell'uomo. Siamo fuori tema? Siamo dentro il dramma della nostra scuola. Siamo dentro il dramma dell'educazione. Dobbiamo aiutarci sui tentativi. L'educazione non riguarda solo gli addetti ai lavori. Tutti siamo interpellati su questa questione centrale. L'educazione non riguarda solo regole di comportamento, ma il senso stesso dell'esistenza e la sua comunicazione attraverso la testimonianza di chi ha cominciato a farne esperienza. Sostenerci sulle testimonianze significa riprendere continuamente il viaggio educativo. Sostenerci su questo compito significa osare di più nelle nostre scuole autonome. Questa mattina ho proposto a tanti amici una rete di scuole per la bellezza. Non possiamo più attardarci in vaghe analisi. E' arrivato il momento di operare. Una rete di scuole che metta in comune esperienze reali di cambiamento. C'è già una prima data: il 12 e 13 dicembre di quest'anno. Giornate della bellezza con le scuole aperte. Giornate della bellezza per comunicare che la bellezza salverà il mondo attraverso una strada percorribile. Giornate della bellezza per riscoprire una tradizione antica e sempre nuova.