PRESENZA

GLI AUGURI DI NATALE


E' arrivato Natale. Mancano pochi giorni. Ci sono le luci. C'è la solita corsa ai regali. La posta si gonfia di tanti auguri.Questa mattina ho riletto tante volte la nota frase di Dante:"Ciascun confusamente un bene apprende/ nel qual si queti l'animo, e disira;/ per che di giugner lui ciascun contende".Dante va alla radice del nostro viaggio. Dante ci invita a non mollare sul desiderio soprattutto in questi giorni. Ognuno di noi cerca confusamente qualcosa, un bene: sappiamo che è un bene, ma non lo sappiamo definire. Abbiamo la bocca impastata di altro. Siamo condizionati da mille bombardamenti. Per questo Dante, così consapevole della nostra condizione umana, aggiunge l'avverbio "confusamente". Siamo fatti così. Siamo distratti dal paese dei balocchi. Siamo distratti dagli intellettuali, dai giornalisti, dai politici e dai potenti del tempo. E' sempre stato così. Ci vuole realismo.Ma qualcosa, comunque Dante sa: che quel bene che ognuno di noi cerca è un bene "nel qual si queti l'animo". In questi giorni desideriamo un bene nel quale possiamo trovare la quietitudine del nostro animo. Il Natale accade per questo compimento.