PRESENZA

LA FEDELTA' ALLE COSE


Le mie ore di supplenza mi riempiono di gratitudine. Oggi in una classe ho letto un brano di H.Arendt:"Essere fedeli alla realtà delle cose, nel bene e nel male, implica un integrale amore per la verità e una totale gratitudine per il fatto di essere nati" (H.Arendt, Carteggio con Karl Jaspers,11 giugno 1965).Troppo spesso soffriamo di ingratitudine. Viviamo l'esperienza di uno strano rancore.  Pian piano privilegiamo l'ideologia e il sogno. La realtà non è come la vogliamo noi. Iniziamo l'anno con una strana pretesa. Arendt ci restituisce una modalità sovversiva nel vivere le cose di tutti i giorni. Essere fedeli alla realtà delle cose. Essere fedeli a tutto ciò che accade ci riempie di gratitudine. Questa esperienza non eslude nulla ed implica un amore alla verità totale. Nello stare di fronte alla realtà si imposta il problema umano nelle sue più profonde attese. Così ci introduciamo alla realtà e sfidiamo i ragazzi. L'educazione è questa grande avventura: introduzione alla realtà totale. E' una sfida affascinante. Educare significa aprire l'uomo alla realtà, a ciò che sta fuori, ma anche dentro di sé.