PRESENZA

IL SONNO DELLA SOLIDARIETA'


Le cronache da Rosarno chiedono un giudizio e un lavoro. Non possiamo più far finta di niente. Le telecamere hanno portato nelle nostre case lo scandalo della schiavitù. Il sonno della solidarietà genera mostri. Non possiamo stare tranquilli. Uomini costretti alla schiavitù che lavorano quattordici ore al giorno per venti-venticinque euro che vivono nei tuguri di cartone. L'eclissi della ragione. L'eclissi della solidarietà. L'eclissi della legge. Tutti sapevano e facevano finta di non sapere. Ora sappiamo anche noi.Tutti devono sapere. E' chiaro che la schiavitù genera la guerriglia. Altro che eccessiva tolleranza verso la clandestinità. Qui c'è un'eccessiva tolleranza verso l'ingiustizia. Ci piace il pettegolezzo mondano. Dimentichiamo facilmente il dramma di chi soffre. Qui c'è anche il gioco duro dei clan. Qui c'è l'indifferenza di un popolo che si dice civile. Le cosche governavano questo fenomeno ed ora hanno deciso che gli immigrati ddevono andare via. E' chiaro che la reazione di diversi immigrati è stata sproporzionata. E' chiaro che hanno sbagliato bersaglio. Al bando ogni violenza. Al bando la nostra indifferenza. Al bando la "pulizia etnica" decisa dalla 'ndrangheta. I primi che hanno sparato addosso agli immigrati sono stati i rampolli della mafia. Il dramma è che noi spariamo con le armi dell'indifferenza. Le nostre armi sono più potenti. Senza analisi e discorsi fumosi dobbiamo mettere mano ad un lavoro. Ricominciamo dalle nostre scuole. Ricominciamo a svegliare la solidarietà. Ricominciamo a svegliare il nostro cuore. La ragione verrà dopo. Insieme alle leggi.