PRESENZA

PADRI E FIGLI


"Quando incontrerò mio padre/gli darò un cesto di diosperi/e lo porterò al bar di Rodolfo/per un gelato alla crema/e poi dal barbiere/ad accorciare i capelli/ e poi al concerto della banda/in contrada San Martino,/ e poi gli preparerò una minestra di pane/per cena/ e lo metterò a letto presto/ sarà più giovane di me/quel ragazzo/lo tratterò come un figlio/lo tratterò come un padre. (Walter Rossi)Ho letto questa poesia di mio fratello con grande commozione.  Grazie Walter! E' come se il Mistero fosse venuto a disturbarmi. E' come se il Mistero questo pomeriggio mi facesse compagnia attraverso mio padre. Siamo stati introdotti alla realtà attraverso i nostri padri. Li abbiamo criticati. L'ho criticato. Quell'uomo amante del lavoro attraverso la sua semplicità ci ha trasmesso una cultura che veniva da molto lontano, da un'intelligenza antica, remota. Ci ha trasmessi il senso del sacrificio. E noi che continuiamo a vivere e a cercare la realtà ed a elemosinarla. Quell'uomo con il suo lavoro e con il suo sacrificio ci ha comunicato l'evidenza dell'essere. Un popolo senza genitori, senza filiazione non potrebbe pensare. A mio padre. Perchè mi insegnò a guardare e ad abbracciare la vita con le sue croci.