E' finita la tre giorni dei presidi a Montesilvano. Si è concluso il lavoro di centinaia di dirigenti scolastici aderenti all'associazione professionale Di.S.A.L. che hanno messo a tema la sfida delle competenze. Naturalmente sono stati giorni intensi. Tre giorni dedicati all'educazione e alla scuola. Tre giorni dedicati all'emergenza educativa. Testimonianze, esperienze, fatti raccontati. C'è un lavoro in atto nella scuola italiana. Ci sono mille tentativi di risposta all'emergenza educativa. Sono emerse esperienze di educazione nello specifico delle discipline. Sono emersi brani di realtà in cui già si sperimenta l'essere "protagonisti". Si sono alimentati rapporti tra soggetti in azione. Quando delle "minoranze creative" si mettono in movimento si costruiscono rapporti, si generano reti. Adesso è arrivato il momento di allargare queste reti. I grandi assenti: i mezzi di comunicazione di massa. La scuola non è un loro problema.Senza scoraggiamenti dobbiamo continuare a dar credito all'educazione, alla dirigenza, all'insegnamento, alla cultura. C'è di mezzo il presente e il futuro dei nostri ragazzi. Il futuro della comunità si chiama cultura, ma la cultura ha un futuro se c'è educazione. Cultura ed educazione sono la stessa cosa: la cultura è quella comunicazione che realizza il significato della presenza dell'uomo sulla Terra, dando valore a questa presenza attraverso le diverse generazioni. Una sfida affascinante.
L'EDUCAZIONE IN AZIONE
E' finita la tre giorni dei presidi a Montesilvano. Si è concluso il lavoro di centinaia di dirigenti scolastici aderenti all'associazione professionale Di.S.A.L. che hanno messo a tema la sfida delle competenze. Naturalmente sono stati giorni intensi. Tre giorni dedicati all'educazione e alla scuola. Tre giorni dedicati all'emergenza educativa. Testimonianze, esperienze, fatti raccontati. C'è un lavoro in atto nella scuola italiana. Ci sono mille tentativi di risposta all'emergenza educativa. Sono emerse esperienze di educazione nello specifico delle discipline. Sono emersi brani di realtà in cui già si sperimenta l'essere "protagonisti". Si sono alimentati rapporti tra soggetti in azione. Quando delle "minoranze creative" si mettono in movimento si costruiscono rapporti, si generano reti. Adesso è arrivato il momento di allargare queste reti. I grandi assenti: i mezzi di comunicazione di massa. La scuola non è un loro problema.Senza scoraggiamenti dobbiamo continuare a dar credito all'educazione, alla dirigenza, all'insegnamento, alla cultura. C'è di mezzo il presente e il futuro dei nostri ragazzi. Il futuro della comunità si chiama cultura, ma la cultura ha un futuro se c'è educazione. Cultura ed educazione sono la stessa cosa: la cultura è quella comunicazione che realizza il significato della presenza dell'uomo sulla Terra, dando valore a questa presenza attraverso le diverse generazioni. Una sfida affascinante.