PRESENZA

LA "COMMEDIA" NELLA SCUOLA


Siamo riusciti ad allontare dai ragazzi la gran Commedia di Dante. Questa mattina in un'ora di supplenza un ragazzo ha esordito: "noi siamo vivi e Dante viaggia nel mondo dei morti". Mi interessava capire il loro rapporto con l'opera di Dante. Tutti gli interventi hanno sottolineato la non attualità dell'avventura dantesca. Un buon numero di commentatori e specialisti hanno contribuito a rendere Dante ancora più lontano.  Uno studente ha messo in evidenza un'altra questione: "Dante parla di un sogno. Nella vita moderna il suo viaggio non è a tema". Sembra che il viaggio dantesco non abbia a che fare con la vita reale. Ho proposto ai ragazzi di ricominciare il viaggio con Dante.  Li ho sfidati. Per vivere intensamente questa avventura occorre mettere in gioco la nostra esperienza, la nostra vita, il nostro io immedesimandoci con quello che leggiamo. Desideriamo tutti come Dante "uscire a riveder le stelle". Desideriamo tutti rimettere in moto il cuore. A tema della Divina Commedia c'è la domanda che l'uomo porta con sé da quando nasce: se sia possibile che l'effimero che io sono abbia un rapporto con l'essere, con il destino.  Io voglio sapere se è possibile che questa mia vita abbia un rapporto con la totalità. Una didattica responsabile ricomincia da Dante.