PRESENZA

MI SI FU OFFERTO!


Riottosi come sempre non possiamo annullare la forza della Pasqua. Mai come in questi giorni ci ritorna in mente quel verso tratta da Geremia che mette i brividi, letteralmente:"Ti ho amato di un amore eterno, perciò ti ho attratto a me, avendo pietà del tuo niente".La radice della nostra vita è questa pietà per il nostro nulla. La radice della vita è descritta da quei tre monosillabi, terribili e straordinari di Dante:"io sol uno m'apparecchiava a sostener la guerra".Che potenza di definizione di coscienza che Dante ha di se stesso: "io sol uno". E' a tema l'io. E' a tema il nostro io. E' a tema il fatto che c'è un momento dell'esistenza in cui capisci che la vita è una guerra."e io sol uno m'apparecchiava a sostener la guerra sì del cammino  e sì della pietate".E' l'unica vera guerra da combattere che tocca ad ognuno di noi. L'opposto della passività.La Pasqua è un avvenimento per il nostro tradimento, per la nostra smemoratezza, per la nostra meschinità,per la nostra povertà rozza. Questo è il punto rivoluzionario che non ci lascia più tranquilli. Dio si è commosso per per il nostro niente.Auguri!