PRESENZA

LA SFIDA EDUCATIVA


Più passa il tempo, più si rende evidente ai nostri occhi la sfida educativa che siamo costretti ad affrontare. Si tratta di aprire ad un compito al servizio della libertà. C'è un lavoro reale da fare. C'è da essere. Si tratta di attivare un cammino di conoscenza di sé e della realtà senza tentennamenti. Non aspettiamo che arrivi sera per staccare.La nostra opera è un bene per tutti. Basta con le lamentele e il rivendicazionismo sterile ed ideologico. Il tuo lavoro è un'opera. Il mio lavoro è un'opera.Dobbiamo scoprire che cosa vuol dire che il nostro lavoro è un bene per tutti. Perchè sia un bene per tutti deve essere un bene per sé. Ognuno al suo lavoro. Insieme. Raccontiamoci i reali tentativi per rispondere alla grande domanda di educazione. Raccontiamoci i fatti per rispondere all'emergenza educativa. Non riduciamo la portata della nostra comunicazione. Non riduciamo le cose che scriviamo a sfoghi sentimentali. Non fermiamoci al pettegolezzo. I tempi sono duri. C'è bisogno di ricostruire. Non ci aiuta l'influsso nefasto e decisivo del potere, della mentalità comune, "dominante" in senso letterale. C'è bisogno di presenza. C'è bisogno di una ragione allargata. C'è bisogno di un ideale. Non bastano le analisi. Urgono tentativi reali per incrementare i nostri desideri. Dobbiamo essere coscienti del nostro desiderio. Dobbiamo essere coscienti di una responsabilità. Assumersi una responsabilità significa rispondere a qualcuno, per un determinato compito, una determinata storia, per il bene comune.