PRESENZA

IL SAPORE DEL SAPERE


La "vera" riforma non sono le Indicazioni nazionali, ma la riscoperta del piacere di imparare. La scuola non può più funzionare da ammortizzatore sociale e da ricettacolo di molte altre attività (socializzazione, intrattenimento,alternativa alla strada, supplenza alla famiglia e alla società nel suo complesso). A scuola si va per imparare. A scuola si va per vivere l'avventura della conoscenza. La società affida alla scuola la responsabilità di fornire ai giovani gli strumenti conoscitivi necessari per potersi orientare nel mondo. L'educazione è una risposta decisiva alle domande dell'uomo sulla situazione attuale.  Educare significa aprire l'uomo alla realtà, a ciò che sta fuori, ma anche dentro di sé. E' necessaria un'ipotesi di significato che abbraccia tutta la realtà. Il compito dell'educazione è aiutare i nostri ragazzi a formulare un giudizio su ciò che accade, in cui sa implicato l'io, il soggetto della domanda e, nello stesso tempo, sia valorizzato in tutte le sue dimensioni l'oggetto della conoscenza. Ogni disciplina introduce uno sguardo umano su oggetti che resterebbero inerti senza questo sguardo. E' arrivato il tempo di ridestare la passione per l'avventura della conoscenza. C'è una evidenza prima e uno stupore del quale è carico l'atteggiamento del vero insegnante ricercatore: la meraviglia della presenza m attira, ecco come scatta la ricerca...E' arrivato il tempo di una ragione aperta e spalancata al reale.